Teo Ciavarella è stato uno dei più noti e apprezzati pianisti jazz italiani, capace di lasciare un segno indelebile nella scena musicale nazionale e internazionale grazie alla sua poliedricità, al talento e all’umanità che ha saputo trasmettere sia sul palco che fuori.
Negli ultimi anni della sua vita, Teo Ciavarella ha combattuto contro una malattia oncologica rara e complessa. Era in cura presso l’ambulatorio Tumori Rari dell’IRCCS Sant’Orsola di Bologna, dove ha continuato a portare la sua musica anche durante le terapie, esibendosi in sala d’attesa insieme al dottor Giacomo Corradi, suo oncologo e compagno di duetti musicali.
La sua esperienza testimonia come la musica sia stata per lui non solo una professione, ma anche una fonte di forza e salvezza nei momenti più difficili. La malattia oncologica è stata la causa della sua scomparsa.
Nato nel 1954 a San Marco in Lamis, nel cuore del Gargano in Puglia, Teo Ciavarella si è trasferito a Bologna dopo la laurea al DAMS (indirizzo Musica), città che è diventata la sua casa e il centro delle sue attività artistiche e didattiche.
Fin da bambino ha mostrato una straordinaria predisposizione per la musica: a soli nove anni si è seduto per la prima volta alla batteria, per poi dedicarsi con passione al pianoforte, strumento che lo accompagnerà per tutta la vita.
Sul piano personale, Teo Ciavarella era sposato con Anna e aveva una figlia, Nicoletta. Era anche nonno di Giovanni Luigi. La famiglia ha sempre rappresentato per lui un punto di riferimento fondamentale, come emerge dai messaggi di affetto e gratitudine che i suoi cari hanno voluto esprimere pubblicamente.
La carriera di Teo Ciavarella è stata costellata da collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi del jazz e della musica italiana e internazionale.
Ha inciso dischi e si è esibito con artisti del calibro di Jerry Mulligan, Eddie Gomez, David Sanchez, Jeff Berlin, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Henghel Gualdi, Dhafer Youssef, Cheryl Porter e molti altri. Nel panorama italiano, ha lavorato fianco a fianco con Lucio Dalla, Renzo Arbore, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Claudio Baglioni, Enzo Jannacci, Iskra Menarini, Pupi Avati e Paolo Rossi, solo per citarne alcuni.
Oltre all’attività concertistica, Ciavarella ha inciso oltre trenta dischi – alcuni fonti parlano addirittura di cinquanta – di cui diversi come leader, tra cui “Half Way” e “Teo Ciavarella & Friends”. Ha partecipato come solista a importanti trasmissioni radiofoniche e televisive e a festival internazionali, portando la sua musica in Italia e all’estero. La sua cifra stilistica è sempre stata caratterizzata da una grande apertura alle contaminazioni: jazz, swing, funky, ballad struggenti, suggestioni etniche, tutto si fondeva in una dimensione musicale personale e riconoscibile.
Teo Ciavarella è stato anche un apprezzato docente: ha insegnato Pratica Pianistica per il Jazz presso i Conservatori di Ferrara e Bologna, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di musicisti. Ha fondato e diretto la Alma Jazz Orchestra e ha scritto musiche originali per spettacoli teatrali di Paolo Rossi, Antonio Albanese ed Enrico Bertolino.