"Di un bastardo come La Russa non c'è nemmeno bisogno di parlare". A dire queste parole, dal palco di "Il Voto è Libertà", è l'attivista Adelmo Cervi, autore e figlio di Verina ed Aldo Cervi – terzogenito dei sette Fratelli Cervi, fucilati nel 1943 per la loro attività partigiana dai repubblichini. Cervi era tra gli invitati all'evento organizzato dalla Cgil, al quale hanno preso parte anche i leader dell'opposizione, tra questi la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, il co-portavoce di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli, e il leader di +Europa Riccardo Magi.
L'obiettivo dell'evento di ieri era promuovere la partecipazione contro l'invito all'astensionismo da parte dei principali leader dei partiti del centrodestra. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ribadito che avrebbe promosso l'astensionismo, portando a non poche polemiche. Da qui, l'insulto di Cervi nei confronti del presidente del Senato. Sul palco, l'attivista ha attaccato anche l'atteggiamento del governo Meloni riguardo ai referendum.
L'intervento dal palco di Piazza Vittorio Emanuele II non è sfuggito agli esponenti di Fratelli d'Italia. Sul sito del partito di governo è infatti comparsa una nota molto polemica all'indirizzo di Cervi, a firma del presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, e del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.
Felpa della Fiom, alle spalle il motto dell'evento "Il voto è libertà" e un appello a recarsi alle urne il prossimo 8 e 9 giugno portando quante più persone possibili con sé contro l'invito del governo a non andare a votare. Questo ha chiesto Adelmo Cervi, storico attivista della sinistra, parlando dei referendum sulla cittadinanza e sul lavoro.
Non manca una dura contestazione al governo Meloni e in particolare a chi ha invitato a non andare a votare. "Chi non va a votare è contro la Costituzione", ha insistito Cervi nel corso del suo intervento. Ed è proprio contro il presidente La Russa che si scaglia l'attivista:
Le dichiarazioni di Adelmo Cervi non sono certo sfuggite a Fratelli d'Italia. Oggi compare sul sito del partito di governo una nota contro le parole di ieri a Piazza Vittorio Emanuele. Il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ha affermato che quanto accaduto sul palco della Cgil non poteva essere ignorato. Ha dichiarato di nutrire il massimo rispetto personale per Adelmo Cervi, tuttavia, secondo Malan, l'insulto rivolto da Cervi al presidente del Senato, Ignazio La Russa, non sarebbe stato degno del cognome che portava.
Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami, ha espresso preoccupazione, sottolineando come il silenzio di Landini fosse ancora più grave, pur ammettendo che non si trattasse di una sorpresa. Entrambi gli esponenti di Fratelli d'Italia hanno chiesto al segretario della Cgil, Maurizio Landini, di intervenire dopo l'attacco verbale alla seconda carica dello Stato.
Nella giornata di ieri è stato organizzato un evento per promuovere il voto al referendum dell'8 e 9 giugno: "Il voto è libertà". Hanno preso parte a questa kermesse la segretaria del Pd Elly Schlein, il co-portavoce di Avs Angelo Bonelli e il segretario di +Europa Riccardo Magi.
Nel corso dell'evento, ci sono stati diversi interventi sul palco – tra cui quello di Adelmo Cervi, finito nell'occhio del ciclone. Lo scopo dell'evento è quello di promuovere la partecipazione in vista del voto ai quesiti referendari del prossimo 8 e 9 giugno.