Dalla Spagna arrivano delle indiscrezioni secondo cui la Roma si starebbe muovendo con decisione per scegliere il nuovo allenatore. L’ultima voce autorevole arriva dalla Spagna, precisamente dal sito Relevo, e ripresa già da alcuni siti italiani, secondo cui i giallorossi avrebbero individuato in Nuno Espirito Santo il profilo giusto per il dopo-Ranieri.
Stando a quanto riportato dal giornalista Sergio Fernandez, la dirigenza capitolina avrebbe già contattato il tecnico portoghese, attualmente alla guida del Nottingham Forest, proponendogli un contratto biennale. Una mossa che conferma come i Friedkin vogliano dare una svolta decisa al progetto tecnico, puntando su un allenatore giovane, ambizioso e con idee chiare.
Chi segue la Premier League conosce bene il valore di Espirito Santo e non può non aver notato la sua incredibile stagione con il club inglese: un’impresa che ha attirato l’attenzione di molti, anche oltre Manica. La trattativa con il Nottingham, però, non sarà semplice: il tecnico ha ancora un anno di contratto e il club inglese non sembra intenzionato a lasciarlo partire a cuor leggero.
Classe 1974, portoghese di origine, Nuno Espirito Santo ha costruito nel tempo un profilo da allenatore solido e internazionale. Dopo aver appeso i guanti al chiodo (è stato portiere), ha iniziato la sua carriera in panchina nel 2012 con il Rio Ave, per poi passare al Valencia, dove ha ottenuto ottimi risultati, portando la squadra in Champions League.
Successivamente è volato in Inghilterra, dove ha legato il suo nome al Wolverhampton, conducendo il club a una promozione in Premier League e poi a due stagioni sorprendenti tra le grandi. Una breve parentesi al Tottenham non ha dato i frutti sperati, ma Nuno si è riscattato con il Nottingham Forest, subentrando nel dicembre 2023 con la squadra al 17º posto in classifica.
Da lì è cominciata un’autentica scalata: ha condotto la squadra fino a un sorprendente settimo posto, garantendo la salvezza nonostante una penalizzazione di quattro punti e mantenendo la corsa per un piazzamento europeo. Un percorso che testimonia la sua capacità di dare identità, struttura e competitività anche a gruppi inizialmente in difficoltà.
Tatticamente, Espirito Santo predilige il 4-2-3-1, modulo che garantisce equilibrio e adattabilità in fase di possesso e non possesso. Quando la squadra deve difendersi, la disposizione diventa un 4-4-2 compatto, con linee corte e densità centrale, ideale per limitare gli spazi e ripartire con velocità. Le sue squadre si distinguono per un possesso palla ragionato, ma non sterile: l'obiettivo è attirare l'avversario e poi colpire in transizione, sfruttando la velocità e gli inserimenti.
Alla Roma, Nuno porterebbe pragmatismo, ma anche un gioco dinamico, in cui la fase difensiva viene curata con attenzione e l’attacco si basa sulla rapidità degli esterni e sulla qualità del trequartista. È un calcio che potrebbe valorizzare al meglio profili come Dybala o Pellegrini, ma richiederebbe anche qualche innesto per alzare la qualità complessiva della rosa, in linea con l’obiettivo dichiarato della proprietà: tornare in Champions League.
Quello di Nuno Espirito Santo è solo l’ultimo nome accostato alla panchina della Roma, in un valzer di ipotesi che ha coinvolto figure come Klopp, Fabregas, Allegri e Gasperini. Ma il tecnico portoghese sembra rispondere in modo coerente all’identikit tracciato da Claudio Ranieri, che ha dichiarato pubblicamente che il suo successore sarà “più giovane di lui”. A differenza di altre suggestioni, questa volta ci sarebbe un’offerta concreta e una reale volontà della dirigenza di puntare su un progetto chiaro.
Nuno rappresenterebbe una soluzione ambiziosa ma razionale, in grado di coniugare esperienza internazionale, conoscenza della Premier e capacità di lavorare con risorse non illimitate. Resta da capire se il Nottingham Forest sarà disposto a liberarlo e se le due società troveranno un accordo.