26 May, 2025 - 17:00

Naspi 2025 per supplenti: le nuove regole che pochi conoscono (e perché agire subito)

Naspi 2025 per supplenti: le nuove regole che pochi conoscono (e perché agire subito)

Il precariato, piaga del mondo lavorativo italiano, continua a generare numerosi problemi soprattutto ai supplenti delle scuole assunti con contratti a termine.

Alla fine dell’anno scolastico, solitamente, si conclude il rapporto lavorativo e l’unica ancora di sostegno, in attesa di un nuovo impiego o della famosa chiamata a scuola, è la Naspi.

Si tratta di un salvagente pensato per coprire i periodi di vuoto lavorativo, ottenibile presentando domanda all’Inps.

Nel 2025, anche i requisiti e le condizioni di accesso sono stati modificati, diventando più stringenti e limitando la platea degli aventi diritto.

In questo articolo, faremo il punto sulla Naspi per precari e supplenti, parlando di requisiti, durata e calcolo.

A quali docenti spetta la Naspi 2025

Il personale scolastico precario può usufruire della Naspi, una volta terminato il rapporto di lavoro. Ciò è possibile anche alla fine dell’anno scolastico 2024/25, ormai alle porte.

La fine di un rapporto di lavoro significa trovarsi davanti a mesi di disoccupazione e assenza di entrate per coprire le spese. La Naspi funziona un po’ come un salvagente per supportare il lavoratore disoccupato in attesa di un nuovo impiego. Nel caso dei precari della scuola, svolge egregiamente il suo lavoro ogni anno.

Tuttavia, come per la generalità dei lavoratori dipendenti anche i docenti precari devono rispettare questi requisiti:

  • Disoccupazione involontaria;
  • Aver maturato 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti lo stato di disoccupazione.

Dal 1° gennaio 2025, le regole per accedere alla Naspi dopo dimissioni volontarie da un contratto a tempo indeterminato sono cambiate: servono almeno 13 settimane di contributi versati dopo la fine di quel rapporto di lavoro.

Se un lavoratore si dimette volontariamente da un contratto a tempo indeterminato, non può accedere subito all’indennità di disoccupazione.

Per maturare nuovamente il diritto all'indennità, è necessario accumulare almeno 13 settimane di contribuzione derivanti da un nuovo rapporto di lavoro.

Di conseguenza, un contratto a termine di breve durata, anche se seguito da disoccupazione, non è sufficiente a riattivare il diritto alla Naspi, a meno che non permetta di raggiungere il requisito contributivo minimo.

Quanto dura la Naspi per i precari

La durata della Naspi dipende dalla storia contributiva del richiedente.

La prestazione viene erogata per un numero di settimane pari alla metà di quelle coperte da contribuzioni, sempre per massimo 24 mesi.

Naspi precari: quanto si prende? Calcolo dell'importo

La Naspi, sia per il personale scolastico precario che tutti gli altri lavoratori dipendenti, viene calcolata secondo la retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni.

Pertanto, la retribuzione deve essere divisa per il totale delle settimane di contribuzione e il risultato moltiplicato per 4,33.

Mensilmente, il docente precario non può percepire più di 1.562,82 euro (l’importo massimo fissato per il 2025).

Se la retribuzione è pari o inferiore a 1.436,61 euro, la Naspi spetta per il 75% della retribuzione.

Invece, se la retribuzione supera i 1.436,61 euro, la Naspi spetta in misura del 75% di 1.436,61 euro + 25% della differenza tra la retribuzione mensile di riferimento ed euro 1.436,61

Come inviare subito la domanda

La tempestività di invio della domanda per la Naspi è fondamentale: si tratta del secondo aspetto cruciale dopo il possesso dei requisiti

La domanda deve essere inviata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Si consiglia di non perdere troppo tempo perché l’indennità spetta:

  • Dall’8° giorno successo alla fine del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’8° giorno;
  • Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo l’8° successivo la fine del rapporto di lavoro.

Il supplente deve presentare la domanda all’Inps, sulla piattaforma inps.it – Lavoro – NASpI: indennità mensile di disoccupazione oppure tramite un Patronato o Contact Center.

Naspi per i supplenti nel 2025: cosa sapere in poche domande e risposte

La Naspi spetta anche a chi ha lavorato solo pochi mesi?
Sì, a condizione che siano stati maturati almeno 13 contributi settimanali nei 4 anni precedenti lo stato di disoccupazione.

Qual è l’importo massimo della Naspi nel 2025?
Nel 2025, l’importo massimo mensile è pari a 1.562,82 euro.

È possibile percepire la Naspi e accettare un nuovo contratto breve?
Sì, ma occorre comunicarlo all’Inps. L’importo della Naspi può essere sospeso o ridotto in base al reddito percepito.

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