27 May, 2025 - 13:03

Conti correnti al sicuro fino al 5 agosto: ecco cosa cambia con la Rottamazione delle cartelle 2025

Conti correnti al sicuro fino al 5 agosto: ecco cosa cambia con la Rottamazione delle cartelle 2025

Buone notizie per i contribuenti. Prima ancora dell’entrata in vigore della Rottamazione quinquies, è stata concessa la possibilità di riammissione alla precedente edizione della Rottamazione delle cartelle esattoriali. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti approvato una misura che prevede la sospensione dei pignoramenti sui conti correnti fino al 31 luglio 2025; a cui si applicano i cinque giorni di tolleranza concessi dalla legge, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro il 5 agosto 2025.

Tuttavia, la sospensione non è automatica né valida per tutti: la norma prevede alcune eccezioni e non coinvolge indistintamente tutti coloro che hanno aderito alla riammissione. Vediamo nel dettaglio come funziona il blocco dei pignoramenti e a chi si applica realmente questa agevolazione.

Fisco e debiti: riammissione Rottamazione cartelle esattoriali e sospensione pignoramenti fino al 5 agosto 2025

I contribuenti con pendenze debitorie nei confronti del fisco attendevano con ansia l’introduzione della Rottamazione quinquies, la quinta edizione della definizione agevolata, ancora in fase di esame parlamentare.

Nel frattempo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato una misura che ha consentito la riammissione dei contribuenti decaduti dalla Rottamazione quater, la cui scadenza per la presentazione della domanda è stata il 30 aprile 2025.

Per molti, tuttavia, la situazione debitoria è rimasta sostanzialmente invariata.

D’altra parte, l’emanazione di questa nuova misura, cioè la Rottamazione quinquies, pone un bivio tra due categorie di contribuenti:

  • chi resta nel vecchio regime agevolato (Rottamazione quater), soggetto a regole più rigide;
  • chi potrebbe accedere a un piano più flessibile della quinta definizione agevolata, con dilazioni fino a 10 anni, senza interessi, sanzioni o aggio, e senza rischi di decadenza per il mancato pagamento di una rata.

Con la conversione in legge del decreto-legge n. 202/2024, avvenuta il 21 febbraio 2025, è stata data la possibilità di sanare le inadempienze che avevano causato la perdita del diritto alla definizione agevolata.

La sola domanda di riammissione ha avviato la sospensione automatica delle misure cautelari ed esecutive, in particolare:

  • le misure cautelari includono il fermo amministrativo del veicolo e l’ipoteca sugli immobili;
  • le misure esecutive comprendono il pignoramento di somme, beni mobili e immobili.

Sblocco del conto corrente pignorato: basta la domanda di riammissione o serve altro?

Secondo quanto riportato da fiscooggi.it e in base alle disposizioni normative contenute nell’articolo 3 del decreto-legge n. 119/2018, è stato confermato che, al comma 10, non possono essere avviati nuovi pignoramenti nei confronti dei contribuenti ammessi alla definizione agevolata. Inoltre, le procedure esecutive già in corso vengono sospese, a condizione che non sia già stata eseguita con successo la prima asta (cosiddetto primo incanto).

Presentare la domanda di riammissione consente quindi il congelamento della procedura di pignoramento. Tuttavia, per ottenere lo sblocco definitivo del conto corrente pignorato, è necessario il pagamento almeno della prima rata della Rottamazione quater, in scadenza il 31 luglio 2025. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, l’ultima data utile per il pagamento è il 5 agosto 2025.

Questo aspetto è chiarito dal comma 13 del medesimo articolo, che prevede espressamente che, con il pagamento dell’unica rata (in caso di versamento in soluzione unica) o della prima rata della definizione agevolata, il pignoramento si estingua — fatta eccezione per le aste già concluse positivamente. La condizione essenziale è che la richiesta di riammissione sia stata regolarmente presentata entro il 30 aprile 2025.

Rottamazione quater: scadenze e modalità di pagamento per il 2025

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha confermato che entro il 30 giugno 2025 invierà ai contribuenti che hanno presentato domanda di riammissione alla Rottamazione delle cartelle esattoriali la comunicazione ufficiale contenente diverse indicazioni, tra cui:

  • importo complessivo dovuto;
  • eventuale piano di rateizzazione, con l’indicazione delle scadenze e dell’ammontare delle rate;
  • applicazione di un interesse del 2% annuo, calcolato secondo quanto previsto dalla normativa in vigore dal 1° novembre 2023.

La prima scadenza da segnare in rosso è quella del 31 luglio 2025, in cui è previsto il pagamento dell’unica o della prima rata della definizione agevolata. La seconda scadenza dell’anno in corso cade il 30 novembre.

Per gli anni successivi, con decorrenza dal 2026 al 2027, il piano di rateizzazione seguirà questo schema fisso a quattro rate annuali, con le seguenti scadenze: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

Per tutte le scadenze si applicano i 5 giorni di tolleranza. Nel caso della scadenza del 31 luglio, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro il 5 agosto 2025.

Pignoramento presso terzi e Rottamazione quater: come funziona

L’articolo 72-bis del DPR n. 602/1973 consente all’Agenzia delle Entrate – Riscossione di avviare una procedura esecutiva direttamente sul conto corrente del contribuente debitore, senza necessità di autorizzazione da parte del giudice. La procedura, definita pignoramento presso terzi, si concretizza con la notifica alla banca che custodisce le somme presenti nel conto corrente.

Con l’introduzione della Rottamazione quater, le misure esecutive e cautelari — tra cui anche il pignoramento presso terzi — sono sospese fino al 31 luglio 2025. Una volta effettuato il pagamento della prima rata della definizione agevolata, il pignoramento si estingue automaticamente, salvo che non sia già stato effettuato il primo incanto con esito positivo.

Come stabilito dall’articolo 1, comma 235, della Legge n. 197/2022, l’adesione alla Rottamazione quater comporta una serie di effetti giuridici rilevanti:

  • interruzione dei termini di prescrizione e decadenza delle cartelle oggetto di definizione;
  • sospensione delle precedenti rateizzazioni, fino al pagamento della prima rata della nuova rottamazione;
  • divieto di iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche, con validità di quelli già esistenti alla data di presentazione della domanda;
  • blocco dell’avvio di nuovi pignoramenti, nonché dello svolgimento di quelli già in corso, a meno che non sia già stato eseguito il primo incanto con esito positivo;
  • durante il periodo di sospensione, il contribuente non risulta moroso ai fini fiscali.

Cosa sapere sulla Rottamazione 2025 e la sospensione dei pignoramenti

  1. Conti correnti protetti fino al 5 agosto 2025: la presentazione della domanda di riammissione alla Rottamazione quater sospende i pignoramenti sui conti correnti fino al 31 luglio, con tolleranza fino al 5 agosto 2025.
  2. Sospensione non automatica per tutti: la sospensione vale solo per chi presenta domanda entro il 30 aprile 2025 e non si applica a tutte le situazioni, come le aste già concluse con esito positivo.
  3. Pagamento necessario per lo sblocco definitivo: il conto pignorato viene effettivamente sbloccato solo con il pagamento dell’unica o della prima rata della rottamazione, in scadenza il 31 luglio 2025 (5 agosto con tolleranza).
  4. Effetti giuridici dell’adesione: l’adesione blocca nuovi pignoramenti, sospende fermi e ipoteche, e interrompe i termini di prescrizione e decadenza, purché si rispetti il pagamento delle rate previste.
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