Per molti contribuenti, i problemi attuali non riguardano solo il sito dell'Agenzia delle Entrate, che si blocca impedendo l'avvio del modello 730 precompilato o l'accesso ad altri servizi. Più che sull'aspetto tecnico, in molti si interrogano sull'inserimento o meno di tutti gli incentivi, bonus e spese detraibili.
Si potrebbero verificare dei problemi se ci si dimentica di verificare o inserire le detrazioni, il reddito, le spese da scaricare e le deduzioni relative all'anno d'imposta 2024. Le novità introdotte per la nuova dichiarazione dei redditi, in occasione della presentazione della precompilata 2025, sono molteplici. I dubbi più frequenti riguardano il trattamento integrativo fino a 1.200 euro (100 euro al mese) e il bonus Natale. Vediamo nel dettaglio cosa fare.
L'Agenzia delle Entrate, tramite la circolare n. 4, ha fornito le direttive per l'applicazione delle nuove norme fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024). Queste direttive riguardano l'IRPEF e la tassazione dei redditi da lavoro dipendente. Sono state stabilizzate le disposizioni introdotte dal D.Lgs. 216/2023, che prevedono l'applicazione di tre scaglioni di reddito:
In sostanza, per i lavoratori dipendenti il carico fiscale è stato drasticamente ridotto.
In particolare, la detrazione base è passata da 1.880 a 1.955 euro per i dipendenti con reddito non superiore a 15.000 euro. È stata inoltre ampliata la "no tax area": la soglia di reddito entro cui non si è obbligati al pagamento dell'IRPEF sale a 8.500 euro.
Nessuna variazione per il trattamento integrativo fino a 1.200 euro, più conosciuto come "bonus Renzi" o "bonus IRPEF", per il quale è stato confermato il meccanismo correttivo che ne permette la fruizione anche con la variazione della detrazione base.
Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, i lavoratori che non hanno ricevuto il bonus Natale possono recuperarlo in fase di dichiarazione dei redditi.
Il contribuente deve inserirlo nella Sezione V del Quadro C, rigo C14, del nuovo modello 730/2025, nel quadro dedicato alla riduzione fiscale previsto sia per il Bonus Natale che per l'ex Bonus Renzi (trattamento integrativo).
È importante sottolineare i requisiti principali che danno diritto all'una tantum e che riguardano tutti i lavoratori dipendenti (con contratto a tempo determinato, indeterminato, full-time o part-time) che soddisfino diverse condizioni, tra cui:
Se non hai ricevuto il trattamento integrativo (l'ex bonus Renzi) direttamente in busta paga nel corso del 2024, non preoccuparti: non hai perso questo beneficio economico. Puoi recuperarlo tramite il conguaglio nel modello 730/2025.
In pratica, se non hai usufruito del bonus fino a 1.200 euro, puoi ottenere un credito d'imposta dello stesso importo, che si traduce in una detrazione sulle imposte che dovrai versare. Se, invece, il bonus ti è stato regolarmente erogato in busta paga, dovrai indicarlo nel rigo C14 del Quadro C del modello 730/2025.
Lo stesso principio vale per il bonus Natale 2024: se non l'hai ricevuto, puoi recuperarlo inserendo i dati nel rigo C14 – Quadro C.
È fondamentale ricordare che, nel caso in cui i bonus siano stati percepiti senza averne diritto, la restituzione avverrà tramite una riduzione del rimborso o un aumento delle imposte da versare.
Per maggiori dettagli, si rimanda alla sezione della Dichiarazione precompilata 2025 disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Se stai compilando il modello 730 per il 2025, è importante sapere come ottenere e recuperare il bonus fino a 1.300 euro, comprendente il trattamento integrativo e il bonus Natale. Ecco un riepilogo chiaro in 5 domande a cui devi rispondere per non lasciare soldi allo Stato.