Molti lavoratori hanno una busta paga talmente bassa da non riuscire ad arrivare tranquillamente alla fine del mese. In questi casi, è possibile fruire di alcune misure per garantirsi un sostegno adeguato e affrontare con tranquillità tutte le spese mensili.
Ci sono diversi bonus per chi guadagna poco ottenibili rispettando taluni requisiti e condizioni: dal reddito all’Isee.
In questo articolo, vedremo quali sono tutti gli aiuti per chi ha una busta paga bassa, come ottenerli e tutte le agevolazioni previste.
Chi ha un lavoro, ma guadagna poco, può contare su alcuni aiuti per incrementare le entrate mensili. L’esempio principale è l’Assegno di Inclusione.
Lo strumento di sostegno non è riservato solo a chi è disoccupato, ma anche a quelle famiglie che, pur avendo un’entrata mensile, non raggiungono una soglia minima di reddito.
Un’altra opportunità per chi ha una busta paga modesta è il Supporto per la formazione e il lavoro: un bonus da 500 euro al mese, pensato per chi non ha i requisiti per l’Assegno di inclusione.
Anche se si lavora, non si è esclusi automaticamente dai sostegni pubblici. L’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro sono compatibili con contratti a basso reddito, a patto di rientrare nei limiti Isee e reddituali previsti.
È bene controllare il proprio Isee e verificare le soglie: con un reddito modesto, si potrebbe aver diritto a un’integrazione mensile e altri benefici legati alla casa o alla formazione.
Non tutte le famiglie in difficoltà economica riescono ad accedere all’Assegno di Inclusione. Molti nuclei, pur avendo un reddito superiore ai limiti previsti da questa misura, si trovano comunque in condizioni di disagio economico e faticano ad arrivare a fine mese.
Per queste situazioni esistono bonus alternativi, pensati proprio per chi ha un Isee basso ma non così basso da rientrare nei requisiti dell’Assegno di inclusione.
Si tratta di due carte prepagate ricaricate dallo Stato e utilizzabili per acquisti essenziali, come cibo, farmaci o carburante. Le due misure però non sono cumulabili: chi riceve una, non può accedere all’altra.
La Carta Acquisti prevede un contributo di 480 euro all’anno, erogato in tranche bimestrali da 80 euro (cioè 40 euro al mese). È rivolta a:
La seconda è la Carta Dedicata a Te è stata introdotta nel 2023 e confermata anche nel 2025. L’anno scorso ha previsto un bonus una tantum di 500 euro, erogato sotto forma di carta prepagata a chi aveva un Isee inferiore a 15.000 euro e con almeno tre componenti nel nucleo familiare.
Chi è disoccupato potrebbe avere diritto all’esenzione dal ticket sanitario. Una misura importante, pensata per tutelare chi si trova in difficoltà economica e non può sostenere le spese per visite mediche, esami specialistici o farmaci.
L’agevolazione non riguarda solo chi è formalmente disoccupato, ma anche quei lavoratori che, pur avendo un impiego, rientrano nei limiti di reddito previsti dalla normativa e mantengono lo status di disoccupato ai fini fiscali. In sostanza, non conta solo se si lavora o meno, ma quanto si guadagna.
Per ottenere l’esenzione dal ticket sanitario, il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere inferiore a:
Attenzione: si parla di reddito familiare complessivo, quindi bisogna sommare anche gli eventuali guadagni di coniuge e figli.