02 Jun, 2025 - 13:44

Congedo parentale 2025, 3 mesi pagati all’80%: cosa cambia, a chi spetta e come richiederlo

Congedo parentale 2025, 3 mesi pagati all’80%: cosa cambia, a chi spetta e come richiederlo

Le regole del congedo parentale cambiano in favore dei lavoratori dipendenti nel 2025. La circolare Inps del 26 maggio, infatti, conferma un importante aumento dell’indennità, con tre mesi retribuiti all’80%.

Una misura che, con le novità introdotte, rafforza le tutele per i genitori lavoratori durante i primi anni di vita del bambino, tale da far conciliare vita lavorativa e cura della famiglia.

In questo articolo, vediamo più nel dettaglio cosa cambia con le nuove regole che fanno salire a tre mesi il congedo all’80%, concludendo con tutte le informazioni fondamentali sulla misura.

Prima di iniziare, consiglio la visualizzazione del video YouTube di RadioUCI Redazione, che ci offre un focus sulle novità introdotte dalla circolare Inps.

 

Tre mesi all'80% del congedo parentale: cosa cambia nel 2025

Nel 2025 arriva un importante aumento dell’indennità per il congedo parentale. A comunicarlo è l’Inps con la circolare n. 95 del 26 maggio 2025, che chiarisce i dettagli della misura introdotta con l’ultima Legge di Bilancio.

La novità principale riguarda l’importo dell’indennità riconosciuta ai genitori: dal 2025, ciascun genitore ha diritto a tre mesi di congedo parentale retribuiti all’80%, da utilizzare in alternativa e non in contemporanea.

La misura si applica a:

  • Figli nati a partire dal 1° gennaio 2025;
  • Figli per i quali il congedo obbligatorio di maternità o paternità è terminato dopo il 31 dicembre 2024.

L’aumento dell’indennità è frutto di un percorso iniziato con le precedenti leggi di Bilancio:

  • 2023: introdotto un mese all’80%;
  • 2024: aggiunto un secondo mese, inizialmente al 60%, poi aumentato all’80%;
  • 2025: anche il terzo mese passa dall’attuale 30% all’80% della retribuzione.

Sull'argomento, da considerare anche gli aumenti sul congedo parentale e gli sugli assegni di maternità e paternità.

A chi spetta il congedo parentale

Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativa dal lavoro riconosciuto a entrambi i genitori, pensato per favorire la cura e la crescita dei figli nei primi anni di vita.

Si tratta di un diritto previsto dalla legge, che può essere esercitato fino al compimento dei 12 anni del bambino, o entro 12 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento.

Il congedo parentale può durare complessivamente fino a 10 mesi, suddivisibili tra madre e padre; limite che può essere esteso a 11 mesi nel caso in cui il padre scelga di astenersi dal lavoro per almeno 3 mesi, anche non consecutivi.

Pertanto, il congedo parentale spetta:

  • Alla madre, dopo il congedo di maternità obbligatorio;
  • Al padre, anche durante il periodo di astensione obbligatoria della madre, con modalità autonome;
  • A entrambi i genitori, in modo alternato o simultaneo, nei limiti di durata previsti.

Come richiedere il congedo parentale

Il congedo parentale non è automatico, ma per ottenerlo si deve provvedere a fare domanda all’Inps, tramite una delle seguenti modalità:

  • Telematicamente, sul sito Inps;
  • Utilizzando il servizio di Contact Center;
  • Avvalendosi dei servizi di Patronati o intermediari.

È importante richiedere il congedo con il giusto anticipo, soprattutto quando si opta per la fruizione frazionata oppure quando i genitori si alternano.

Come funziona il congedo parentale a ore

Concludiamo parlando del congedo parentale a ore, una possibilità che può rivelarsi interessante e utile per molti genitori. Infatti, il suo obiettivo è proprio quello di fornire una maggiore flessibilità nella fruizione, nell’ottica di conciliare più facilmente le esigenze familiari con gli impegni professionali.

Il congedo parentale su base oraria permette di assentarsi dal lavoro per alcune ore, anziché per l’intera giornata lavorativa.

La fruizione oraria è regolata dai contratti collettivi di categoria, ma in mancanza di specifiche indicazioni, si fa riferimento alla normativa generale prevista dalla legge italiana.

Naturalmente, anche per il congedo parentale a ore è prevista un’indennità economica, pari a quella della modalità giornaliera. L’importo può arrivare fino all’80% della retribuzione, in base ai limiti temporali e alle condizioni previste dalla normativa vigente. Il calcolo dell’indennità avviene in proporzione alle ore effettivamente utilizzate.

Congedo parentale 2025: le 3 novità da sapere

Indennità all’80% per tre mesi: dal 2025, ciascun genitore ha diritto a tre mesi di congedo parentale retribuiti all’80%, invece dei due mesi previsti in precedenza. La misura si applica ai figli nati dal 1° gennaio 2025 o a quelli per cui il congedo obbligatorio è terminato dopo il 31 dicembre 2024;

Durata complessiva e requisiti: il congedo parentale può durare fino a 10 mesi totali (11 se il padre si astiene almeno 3 mesi) e spetta a entrambi i genitori entro i 12 anni di vita del figlio (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento);

Maggiore flessibilità: anche a ore: oltre alla modalità giornaliera, il congedo può essere fruito su base oraria, con indennità proporzionale fino all’80%.

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