03 Jun, 2025 - 10:48

Busta paga statali in crescita con aumenti fino a 1.000 euro: ecco per chi

Busta paga statali in crescita con aumenti fino a 1.000 euro: ecco per chi

Buone notizie in arrivo per i lavoratori statali. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale prevede aumenti di stipendio significativi, con incrementi che vanno da 450 a 1.000 euro lordi al mese.

La busta paga diventerà molto alta per migliaia di lavoratori della pubblica amministrazione, con un aumento che si attesterebbe, secondo le stime, sui 580 euro.

In questo articolo, vediamo chi sono i lavoratori coinvolti, le cifre in busta paga e gli arretrati.

Aumento busta paga: chi sono gli statali coinvolti

Sono circa 6.000 i dirigenti e quadri della pubblica amministrazione centrale interessati dal rinnovo del contratto nazionale per l’area delle funzioni centrali.

La trattativa, avviata ufficialmente da alcune settimane, entrerà nel vivo con il prossimo appuntamento fissato per giovedì 5 giugno, quando Aran e organizzazioni sindacali torneranno a sedersi al tavolo negoziale.

Nel dettaglio, si contano circa 414 dirigenti di prima fascia e oltre 3.250 dirigenti di seconda fascia. A questi si aggiungono circa 1.080 professionisti degli enti pubblici non economici, come avvocati e altre specializzazioni.

Infine, tra i dirigenti e professionisti medici e sanitari di enti come Aifa, Inps, Inail e Ministero della Salute, ci sono circa 1.406 persone coinvolte.

In totale, il rinnovo interessa diverse migliaia di figure chiave della pubblica amministrazione, chiamate a ricevere adeguamenti retributivi e riconoscimenti in linea con le loro responsabilità.

Quanto aumentano le buste paga

L’Aran ha già diffuso le prime stime sugli aumenti medi previsti: si va da un minimo di 450 euro a un massimo di circa 1.000 euro lordi al mese, con un incremento medio che si aggira attorno ai 580 euro.

Le cifre varieranno a seconda del ruolo e dell’amministrazione di appartenenza:

  • Dirigenti di prima fascia (ministeri e amministrazioni centrali): sono i più favoriti, con aumenti che possono raggiungere i 1.000 euro lordi al mese, per tredici mensilità;
  • Dirigenti di seconda fascia: riceveranno in media 570 euro lordi mensili;
  • Professionisti degli enti previdenziali (come Inps e Inail): l’aumento si attesterà intorno ai 650 euro lordi al mese;
  • Dirigenti e professionisti sanitari del Ministero della Salute, Aifa, Inps e Inail: in questo caso, l’incremento sarà più contenuto, pari a circa 450 euro lordi mensili.

Aumenti, arretrati e premi: le ultime novità

Se da un lato il rinnovo del contratto per i dirigenti pubblici porta aumenti in busta paga fino a 1.000 euro lordi mensili, dall’altro non mancano le criticità.

Tra le principali: non saranno corrisposti gli arretrati relativi agli anni 2022 e 2023, un aspetto che sta sollevando più di una perplessità tra gli addetti ai lavori.

Ancora aperto il confronto anche su lavoro agile e buoni pasto in modalità smart working. Le trattative non hanno ancora prodotto una soluzione chiara su questi due temi, particolarmente sentiti dopo gli anni della pandemia e il ricorso massiccio al lavoro da remoto.

Nel quadro del rinnovo del contratto per i dirigenti delle funzioni centrali, prende forma un nuovo approccio alla distribuzione dei premi retributivi.

Secondo le indicazioni del Ministero, solo una quota limitata di dirigenti potrà beneficiare dei premi legati alla performance, che dovranno essere assegnati sulla base dei risultati raggiunti. La contrattazione collettiva sarà quindi chiamata a definire i criteri e la soglia massima di accesso a questi riconoscimenti.

Non solo. Per i dirigenti che otterranno performance di eccellenza per più anni consecutivi, è prevista una forma di valorizzazione aggiuntiva: una sorta di “superpremio”, che in alcuni casi potrebbe tradursi in una promozione o un avanzamento di carriera, più che in un semplice aumento economico.

Aumento busta paga statali: cosa sapere

Aumenti stipendiali significativi per i dirigenti statali: il rinnovo del contratto prevede incrementi medi di circa 580 euro lordi al mese, con picchi fino a 1.000 euro per i dirigenti di prima fascia.

Circa 6.000 dirigenti e professionisti coinvolti, tra cui dirigenti di prima e seconda fascia, professionisti degli enti pubblici non economici e personale sanitario di enti come Aifa, Inps, Inail e Ministero della Salute.

Premi legati alla performance e assenza di arretrati 2022-2023: solo una quota limitata di dirigenti potrà accedere ai premi economici basati sui risultati; inoltre, non sono previsti arretrati per gli anni 2022 e 2023, mentre restano aperti i tavoli su lavoro agile e buoni pasto.

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