04 Jun, 2025 - 09:05

Assegno di Inclusione giugno 2025: chi rischia lo stop ai pagamenti, perché e cosa fare

Assegno di Inclusione giugno 2025: chi rischia lo stop ai pagamenti, perché e cosa fare

A giugno 2025, l’erogazione dell’Assegno di Inclusione avverrà con due diverse scadenze, ma non tutti i beneficiari potranno riceverlo: alcune categorie di beneficiari rischiano di restare esclusi dall’erogazione.

Chi rischia? In questo articolo, vediamo chi rischia la sospensione dell’Assegno di Inclusione a giugno 2025 e perché, quando viene pagato e come verificare l’accredito.

Nel frattempo, lascio alla visualizzazione del video YouTube di Radio UCI APS che spiegherà quali sono le 5 novità di giugno.

 

Chi rischia la sospensione dell’Assegno di Inclusione a giugno 2025

Alcune famiglie potrebbero subire ritardi o sospensioni nell’erogazione dell’Assegno di Inclusione di giugno 2025.

Tra le cause più frequenti c’è il mancato aggiornamento dell’indicatore Isee per il 2025, la cui Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) doveva essere presentata entro il 28 febbraio scorso.
Se la Dsu non è stata inviata entro la scadenza, l’Inps sospende temporaneamente il pagamento della prestazione.

Va, però, precisato che la domanda non viene cancellata: la pratica resta attiva e i versamenti riprenderanno dal mese successivo a quello in cui viene acquisito l’Isee aggiornato.

Questo meccanismo permette alle famiglie di non perdere il diritto al sostegno, a patto di regolarizzare la propria posizione il prima possibile, presentando la Dsu aggiornata.

Potrebbero esserci anche altri motivi di sospensione:

  • PAD non firmato;
  • Errori nei dati anagrafici o reddituali;
  • Verifiche;
  • Decadenza automatica per mancata partecipazione ai percorsi di attivazione.

Va, altresì, ricordato il nuovo requisito della frequenza a scuola dei figli: la nuova misura impone alle famiglie l’obbligo tassativo di garantire la frequenza scolastica regolare dei figli minorenni, con l’obiettivo di combattere la dispersione scolastica.

Quando viene pagato l’Assegno di Inclusione a giugno 2025

Per giugno 2025, l’Inps ha previsto un doppio calendario per l’erogazione dell’Assegno di Inclusione, con tempistiche diverse a seconda della categoria di beneficiari.

Chi ha presentato la domanda per la prima volta a maggio e ha sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale riceverà il pagamento entro il 14 giugno.

I beneficiari che invece hanno già ricevuto almeno una mensilità, come quella di maggio, vedranno l’accredito entro il 27 giugno.

Questo scaglionamento riflette la modalità operativa dell’Inps, che distingue tra i pagamenti legati alle nuove richieste e quelli relativi ai rinnovi o alle mensilità successive, per garantire una gestione più efficiente delle risorse.

Come verificare l’accredito dell’Assegno di Inclusione

I percettori dell’Assegno di Inclusione possono controllare lo stato del pagamento direttamente tramite la Carta di Inclusione, lo strumento elettronico su cui vengono accreditate le somme.

La verifica è semplice e può essere effettuata attraverso diversi canali:

  • Portale Inps: basta accedere all’area personale utilizzando Spid, Cie o Cns;
  • Contact Center Inps: è disponibile un numero verde dedicato per informazioni e supporto;
  • Sportelli Caf e Patronati: i centri offrono assistenza per eventuali problemi o chiarimenti relativi ai pagamenti.

Se il pagamento non risulta ancora visibile, è importante controllare con attenzione i dati inseriti nella Dsu o rivolgersi a un centro autorizzato per ricevere supporto. Errori, omissioni o incongruenze nella documentazione potrebbero infatti causare ritardi o blocchi nell’erogazione dell’assegno.

In conclusione, se l’accredito non arriva, è importante contattare l’Inps o rivolgersi a un Caf per controllare possibili errori o discrepanze nelle informazioni fornite.

Rinnovo Assegno di Inclusione dopo 18 mesi: cosa fare

Con il termine imminente dei primi 18 mesi di erogazione, migliaia di famiglie italiane si preparano ad affrontare la procedura di rinnovo dell’Assegno di Inclusione.

Questa scadenza rappresenta un momento cruciale per i beneficiari, che devono organizzarsi per affrontare correttamente il rinnovo ed evitare interruzioni del sostegno economico.

È importante sottolineare che il rinnovo non avviene in modo automatico: al termine dei 18 mesi di erogazione, l’Assegno di Inclusione si conclude. Inoltre, chi ha già usufruito del beneficio non potrà presentare una nuova domanda per almeno un mese.

Chi rischia la sospensione dell'Assegno di Inclusione in sintesi

A giugno 2025 l’Assegno di Inclusione sarà erogato con due scadenze differenti, ma non tutti i beneficiari riceveranno il pagamento.

Le sospensioni riguardano soprattutto chi non ha aggiornato l’Isee entro il 28 febbraio 2025 o presenta altri problemi come dati errati o mancata firma del Patto di Attivazione Digitale.

L’Inps prevede pagamenti differenziati per nuove domande e rinnovi, rispettivamente entro il 14 e il 27 giugno. I beneficiari possono verificare l’accredito tramite la Carta di Inclusione o rivolgendosi a Inps, Caf o Patronati. Infine, il rinnovo dell’Adi dopo 18 mesi non è automatico e richiede una nuova domanda, con un mese di sospensione obbligatoria.

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