Nel 2025, le persone con un'invalidità civile riconosciuta tra il 74% e il 99% potranno contare su un aiuto economico stabile: si tratta dell’assegno di invalidità civile, una misura destinata a chi ha una capacità lavorativa ridotta e un reddito annuo al di sotto dei limiti fissati per legge.
L'importo previsto è molto basso, ma viene erogato per 13 mensilità. Nonostante, l’importo basso si tratta comunque di un sostegno importante, pensato per tutelare una fascia fragile della popolazione che, pur non essendo totalmente inabile, si trova in una condizione di forte svantaggio lavorativo ed economico.
In questo articolo, spiegheremo a chi spetta, quali requisiti soddisfare e come presentare la domanda.
L’Assegno mensile per invalidità civile viene riconosciuto ai cittadini che si trovano in una condizione particolare e che rispettano i requisiti e le condizioni previsti della normativa.
Inoltre, spetta anche senza aver versato contributi, ma ci sono alcune regole importanti da conoscere.
Invece, non è possibile ricevere l’assegno insieme ad altre prestazioni di invalidità legate a guerra, lavoro o servizio, né con indennità simili dell’Inail o con pensioni di invalidità da altri enti previdenziali.
Se dopo aver ottenuto l’assegno cambia la situazione e, quindi, diventa incompatibile con altri aiuti, il beneficiario è tenuto comunicarlo entro 30 giorni. In alternativa, è possibile anche scegliere quale prestazione si desidera mantenere (ragionando su quale sia la più vantaggiosa per le proprie esigenze).
A partire dal 2021, è possibile ricevere l’assegno anche se si lavora, a patto che il reddito personale non superi 5.771,35 euro all’anno (limite valido per il 2025). Prima di questa modifica, l’assegno veniva dato solo a chi non lavorava.
Quando si compiono 67 anni, l’assegno di invalidità si trasforma automaticamente in Assegno sociale, che nel 2025 è pari a 538,69 euro al mese.
Chi vuole richiedere l’assegno mensile di assistenza per invalidità parziale, deve sapere che ci sono alcuni requisiti importanti da conoscere.
Età e cittadinanza:
La domanda può essere presentata online sul sito dell’Inps autenticandosi Spid, Cie o Cns. In alternativa, è possibile chiedere aiuto a patronati o associazioni di categoria che ti assisteranno nella procedura.
Il primo passaggio è affidato al medico di base, che deve compilare e inviare all’Inps un certificato medico digitale. Questo documento attesta la presenza di una patologia invalidante e contiene la diagnosi ufficiale, indispensabile per avviare la pratica.
Dopo il certificato, l’interessato o un intermediario autorizzato hanno 90 giorni per inviare la domanda tramite il sito Inps. La domanda deve essere abbinata al certificato medico già trasmesso per essere valida.
Attenzione: non si possono presentare più domande contemporaneamente. Tuttavia, chi è affetto da malattie oncologiche può chiedere un aggravamento durante la fase di accertamento.
L’Inps invia la domanda alla Asl di competenza, che convoca il richiedente per una visita medica di verifica. Per chi ha una patologia oncologica, la visita deve essere fissata entro 15 giorni. In alcune regioni, l’Inps si occupa direttamente della convocazione grazie a convenzioni locali.
La commissione medico-legale ha circa 45 giorni per completare l’accertamento. Alla fine, rilascia un verbale che definisce la percentuale di invalidità riconosciuta e conferma se l’interessato ha diritto all’assegno mensile.
Nel 2025, chi ha un’invalidità tra il 74% e il 99% e un reddito annuo sotto i 5.771,35 euro può richiedere l’assegno mensile di assistenza Inps, un sostegno economico erogato per 13 mensilità.
L’assegno è compatibile con il lavoro, purché non si superi il limite di reddito, e non si può cumulare con altre pensioni o indennità.
Possono fare domanda cittadini italiani, UE o con permesso di soggiorno, tra i 18 e i 67 anni. La richiesta si presenta online, accompagnata dal certificato medico del proprio medico di base, e prevede una visita di accertamento da parte della Asl. Dopo i 67 anni, l’assegno si trasforma in assegno sociale.