Con l’arrivo dell’estate, per molti lavoratori è tempo di quattordicesima. Tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio, una mensilità extra farà capolino nelle buste paga, portando una boccata d’ossigeno in più per affrontare vacanze, spese stagionali o rincari.
Tuttavia, non tutti ne beneficeranno: la quattordicesima non è un diritto riconosciuto per legge, ma una gratifica prevista solo da alcuni contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl).
Proprio per questo motivo è fondamentale capire chi ne ha diritto nel 2025, quando verrà erogata e, soprattutto, quanto realmente spetterà tra lordo e netto.
A differenza della tredicesima, l’importo della quattordicesima è spesso più basso: il motivo? Una tassazione più pesante e le particolarità con cui viene calcolata.
In questo articolo vedremo a chi spetta la quattordicesima nel 2025, quali sono i settori coinvolti, come viene tassata e quali sono le modalità di erogazione.
Viene spesso definita “gratifica feriale” (in contrapposizione alla tredicesima, nota come “gratifica natalizia”) ma la quattordicesima mensilità non è affatto un trattamento universale.
Sebbene rappresenti una retribuzione aggiuntiva erogata nel periodo estivo, non tutti i lavoratori dipendenti ne hanno diritto. E a differenza della tredicesima, prevista per legge, la quattordicesima dipende esclusivamente da quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali.
Tra i contratti che prevedono il riconoscimento della quattordicesima in busta paga ci sono:
Di contro, non ricevono la quattordicesima i lavoratori di alcuni comparti rilevanti come:
In molti di questi settori, però, la quattordicesima viene “compensata” in altro modo, ad esempio attraverso premi di risultato, beni e servizi aziendali o altri strumenti di welfare integrativo.
Chi attende con entusiasmo l’arrivo della quattordicesima mensilità, potrebbe rimanere deluso una volta aperta la busta paga: l’importo netto risulta spesso inferiore alle aspettative. Il motivo? Una tassazione decisamente più pesante rispetto a quella applicata allo stipendio mensile.
A differenza della retribuzione ordinaria, sulla quattordicesima non si applicano le detrazioni per lavoro dipendente né quelle per familiari a carico. Le agevolazioni fiscali, che ogni mese contribuiscono ad alleggerire il peso dell’imposta sul reddito, vengono completamente escluse dalla mensilità aggiuntiva estiva.
Il risultato è che l’intera somma della quattordicesima viene tassata per intero, senza alcuno “sconto”.
L’imposizione fiscale avviene sulla base del reddito annuo presunto del lavoratore e dello scaglione Irpef in cui rientra.
Anche nel 2025, per molti lavoratori del settore privato l’estate porta con sé la tanto attesa quattordicesima mensilità, una gratifica aggiuntiva che solitamente viene erogata tra la fine di giugno e la prima metà di luglio.
Ma attenzione: non esiste una data unica per tutti. Il momento esatto in cui l’importo viene accreditato in busta paga dipende dal contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) applicato al singolo rapporto di lavoro.
Alcuni contratti prevedono il pagamento entro il 30 giugno, altri fissano la scadenza alla prima settimana di luglio, mentre in determinati settori si può arrivare anche al 31 luglio. Il datore di lavoro è comunque obbligato a rispettare i termini indicati nel Ccnl di riferimento, che solitamente prevede una finestra temporale entro cui procedere all’erogazione.
Per questo motivo è importante verificare con precisione cosa prevede il proprio Ccnl, consultando la documentazione contrattuale o rivolgendosi al proprio ufficio del personale o a un consulente del lavoro.
Con l’estate 2025 torna la quattordicesima mensilità, una gratifica aggiuntiva erogata tra fine giugno e metà luglio per molti lavoratori del settore privato.
Tuttavia, non tutti ne beneficiano: il diritto dipende dal contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl), con settori come commercio, turismo, chimica ed edilizia tra i principali beneficiari, mentre metalmeccanici, bancari e lavoratori domestici restano esclusi.
L’importo netto della quattordicesima è spesso ridotto a causa di una tassazione più pesante rispetto allo stipendio mensile, poiché non si applicano le detrazioni fiscali ordinarie. Le date di pagamento variano in base al Ccnl di riferimento, rendendo fondamentale verificare il proprio contratto per evitare sorprese e pianificare le spese estive.