16 Jun, 2025 - 09:32

Brutta sorpresa sulla pensione: bonus ricevuto per errore? Rischi un taglio fino a 200 euro

Brutta sorpresa sulla pensione: bonus ricevuto per errore? Rischi un taglio fino a 200 euro

Brutte notizie per i pensionati: è in arrivo un taglio di 200 euro sull’importo della pensione. In un momento già segnato da difficoltà economiche e rincari, questa riduzione rischia di pesare ancora di più sulle tasche di chi vive esclusivamente dell’assegno previdenziale.

In questo articolo, scopriamo chi sarà interessato da questa misura e quali conseguenze potrebbe avere sul bilancio familiare. 

Intanto, lascio alla visualizzazione del video YouTube di Pensioni e Aggiornamenti, con un ottimo contenuto sul taglio mensile di 50 euro fino a 200 euro sulle pensioni.

 

Chi rischia il taglio di 200 euro della pensione

Il tema delle pensioni continua a essere molto delicato e, proprio in questa estate piena di incognite, arriva una notizia che rischia di allarmare molti.

È previsto, infatti, un taglio di 200 euro su alcune pensioni, una misura che andrà a colpire persone che già faticano a far fronte alle spese con l’attuale importo del loro assegno.

Fortunatamente, questo ridimensionamento non riguarderà tutti i pensionati, ma soltanto determinate categorie.

Alcuni pensionati già a partire da giugno 2025 hanno visto il proprio assegno inferiore, ritrovandosi a ricevere una pensione più bassa rispetto a prima. In sostanza, si tratta di restituire i bonus ricevuti per errore nel 2022.

Parliamo dei famosi 200 euro per chi aveva un reddito fino a 35.000 euro e 150 euro per chi guadagnava meno di 20.000 euro.

Pertanto, i pensionati interessati sono proprio coloro che avevano percepito quel bonus (anche se non per colpa loro).

Come avviene il recupero dei 200 euro

Il recupero delle somme erogate per errore sarà dilazionato in più mesi: il taglio di 200 euro sarà diviso in quattro rate da 50 euro ciascuna.

Chi, invece, dovrà restituire 350 euro subirà una trattenuta sulla pensione che durerà fino a dicembre 2025. In particolare, questa riduzione riguarda i pensionati che, dopo controlli più precisi, sono risultati avere nel 2021 un reddito superiore ai limiti previsti per ricevere i bonus.

L’errore non è colpa dei pensionati, ma di un calcolo sbagliato basato su dati fiscali provvisori. 
Solo dopo aver avuto i dati definitivi del 2021, è stato scoperto che alcuni beneficiari avevano ricevuto bonus non spettanti.

Chi subirà il taglio di 200 euro (50 euro al mese per quattro mesi) dovrebbe aver già ricevuto una comunicazione dall’Inps, e la trattenuta è visibile nel cedolino della pensione di giugno 2025.

Per capire a quanto ammonta il taglio sulla pensione, è fondamentale verificare i redditi complessivi del 2021, inclusi eventuali guadagni extra-pensione.

Tutte queste informazioni sono reperibili nella dichiarazione dei redditi presentata nel 2022. Chi ritiene di aver diritto al bonus e di essere stato penalizzato ingiustamente può rivolgersi all’Inps per chiedere una verifica. In alternativa, è possibile affidarsi a un Caf per ricevere supporto nella gestione di eventuali contestazioni.

Taglio pensioni: i pensionati vengono avvertiti

A dicembre 2024, l’Inps ha completato le verifiche sulle indennità una tantum erogate provvisoriamente nel 2022 ai titolari di pensioni e prestazioni assistenziali, utilizzando i dati delle dichiarazioni dei redditi 2021 forniti dall’Agenzia delle Entrate.

Questi controlli, effettuati in base ai decreti legislativi 50/2022 e 144/2022, hanno riguardato i bonus da 200 e 150 euro, concessi rispettivamente a chi nel 2021 aveva un reddito imponibile non superiore a 35.000 euro per il bonus da 200 euro e a 20.000 euro per quello da 150 euro.

Nel caso in cui i redditi effettivi risultassero superiori ai limiti stabiliti, l’Inps ha già inviato una comunicazione di indebita erogazione tramite la Piattaforma SEND (Servizio Notifiche Digitali), utilizzata per la notifica digitale degli atti della pubblica amministrazione.

Come indicato nella notifica di indebito inviata ai pensionati interessati, il recupero delle somme dovute sarà effettuato principalmente attraverso una trattenuta mensile di 50 euro sull’assegno pensionistico, a partire dalla pensione di giugno 2025. Qualora questa modalità non fosse possibile, l’Inps invierà un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA.

Taglio di 200 euro sulle pensioni dal giugno 2025: chi sarà coinvolto

A partire da giugno 2025, alcuni pensionati vedranno ridursi la pensione di 200 euro, perché dovranno restituire i bonus percepiti nel 2022 (200 euro per redditi fino a 35.000 euro e 150 euro per redditi fino a 20.000 euro) erogati per errore dall’Inps.

Il recupero sarà rateizzato in quattro mesi con una trattenuta di 50 euro al mese; chi deve restituire importi più alti subirà trattenute prolungate fino a dicembre 2025. L’errore è dovuto a dati fiscali provvisori utilizzati dall’Inps, non ai pensionati.

L’Inps ha già inviato comunicazioni ai pensionati coinvolti tramite la piattaforma digitale SEND, e chi ritiene di aver diritto al bonus può richiedere verifiche all’Inps o tramite un Caf.

LEGGI ANCHE