16 Jun, 2025 - 18:45

IMU 2025: proroga al 15 settembre per 74 Comuni e guida alle scadenze e aliquote

IMU 2025: proroga al 15 settembre per 74 Comuni e guida alle scadenze e aliquote

 Nel decreto fiscale approvato il 12 giugno 2025 è contenuta una norma che concede ai Comuni, che non hanno approvato nei termini previsti (entro il 28 febbraio) il prospetto delle aliquote IMU, una proroga al 15 settembre 2025. Gli enti locali inadempienti potranno adeguarsi, applicando le aliquote personalizzate. La trasmissione al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) dovrà avvenire entro il 14 ottobre 2025.
Nessuna variazione invece per il pagamento dell’acconto IMU, che resta fissato al 16 giugno 2025.

IMU 2025 scadenze: quando si paga nei Comuni con proroga? Tutte le date

Un aspetto importante della proroga concessa ad alcuni Comuni riguarda l’obbligo di comunicare le aliquote IMU tramite il Portale del federalismo fiscale, nella sezione “Gestione IMU”. A partire da quest’anno, gli enti locali sono tenuti ad approvare e trasmettere il prospetto delle aliquote, anche se non sono state apportate modifiche rispetto all’anno precedente.

L’assenza della trasmissione comporta l’applicazione automatica delle aliquote base, spesso meno vantaggiose per gli enti locali. In alcuni casi, questi sono costretti ad applicare aliquote inferiori rispetto a quelle comunali effettivamente previste. Ne consegue un minor gettito fiscale, dovuto proprio all’applicazione delle aliquote ridotte, che abbassano l’importo dovuto dai contribuenti.

Tuttavia, queste novità non incidono sulla scadenza dell’acconto IMU, che resta da versare entro il 16 giugno 2025.

 Elenco dei 74 Comuni con proroga IMU 2025: chi sono e perché

Secondo quanto riportato da informazionefiscale.it, sono circa 74 i Comuni italiani interessati dalla proroga per la trasmissione del prospetto delle aliquote IMU, per varie motivazioni, tra cui:

  • delibere incomplete;
  • delibere formalmente errate;
  • delibere con aliquote approvate ma con atti non conformi alle nuove disposizioni normative;
  • delibere trasmesse successivamente annullate o corrette.

Sarà cura del MEF pubblicare l’elenco dei Comuni coinvolti, dopo aver valutato la documentazione già pervenuta.

IMU 2025 e cittadini: cosa succede con la proroga delle aliquote

La frammentazione delle scadenze per la presentazione del prospetto delle aliquote IMU non ha effetti diretti sul pagamento dell’acconto. Infatti, l’assenza dell’approvazione delle aliquote per l’anno in corso non incide sull’obbligo del versamento: l’acconto deve essere pagato entro il 16 giugno 2025, facendo riferimento alle aliquote approvate nel 2024.

Eventuali differenze derivanti da modifiche alle aliquote potranno essere regolate in sede di conguaglio, con il saldo previsto per il 16 dicembre 2025, se nel frattempo il Comune avrà trasmesso regolarmente il nuovo prospetto entro il 15 settembre.

Diversamente, se il prospetto è stato pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze, i contribuenti dovranno applicare le aliquote approvate per il 2025.

Calcolo acconto IMU 2025: come fare, aliquote da usare e scadenze

I contribuenti che intendono calcolare l’importo dell’IMU dovuto devono seguire i seguenti passaggi:

  • rivalutare la rendita catastale del 5% e moltiplicarla per il relativo coefficiente catastale;
  • applicare l’aliquota comunale, scegliendo tra quelle del 2024 (a meno che non siano già disponibili le nuove aliquote ufficiali per il 2025 sul portale MEF).

L’importo dell’acconto corrisponde al 50% dell’imposta annua, ed è versabile tramite F24, bollettino postale o pagoPA.

Nel caso in cui il contribuente versi l’intero importo entro il 16 giugno, non dovrà effettuare il saldo a dicembre.

 Prospetto aliquote IMU 2025: cosa cambia e cosa devono fare i Comuni

Le nuove disposizioni normative prevedono:

  • l’utilizzo dell’applicazione online “Gestione IMU” sul Portale del federalismo fiscale per trasmettere il prospetto delle aliquote. È obbligatoria la trasmissione anche in assenza di variazioni rispetto al 2024;
  • in caso di omissione o ritardo, si applicano automaticamente le aliquote base statali, che risultano più vantaggiose per i contribuenti;
  • sul portale del MEF è possibile consultare le aliquote ufficiali per il 2025, da utilizzare per il calcolo dell’acconto. In questo modo, si può evitare il conguaglio a dicembre.

FAQ – Domande frequenti sull’IMU 2025

  1.  Se il Comune non approva le nuove aliquote IMU, quanto pago? Se il tuo Comune non approva o non trasmette il prospetto delle aliquote IMU entro le scadenze previste, si applicano automaticamente le aliquote base statali. Queste sono spesso più basse rispetto a quelle comunali, quindi potresti versare un importo minore rispetto agli anni precedenti.
  2. Devo presentare qualche documento per pagare l’IMU? No, non è necessario presentare documenti. Il pagamento dell’IMU avviene in autoliquidazione, cioè sei tu a calcolare e versare l’importo dovuto, utilizzando modello F24, pagoPA o bollettino postale. Tuttavia, è consigliabile consultare le aliquote pubblicate sul portale MEF o sul sito del Comune.
  3.  Cosa succede se pago l’acconto IMU in ritardo? In caso di ritardo nel versamento dell’acconto IMU, puoi sanare la posizione tramite il ravvedimento operoso, pagando una piccola sanzione e gli interessi calcolati in base ai giorni di ritardo. Prima si regolarizza il pagamento, minore sarà la sanzione applicata.
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