Per giugno 2025, l’accredito dell’Assegno Unico seguirà il calendario ormai consolidato: i pagamenti inizieranno intorno al 20 del mese.
Nessun ritardo straordinario, dunque. Per i beneficiari che non hanno aggiornato la propria situazione economica, l’erogazione continua ad avvenire con qualche giorno di slittamento rispetto alla data standard prevista in passato.
Non ci resta che vedere, in questo articolo, il pagamento per tutte le categorie di beneficiari, tutte le variazioni dell’importo e la situazione Isee.
Nel frattempo, consiglio la visualizzazione del video YouTube di Bonus e Pagamenti, contenente tutte le informazioni sul pagamento dell’Assegno Unico a giugno 2025.
Per il mese di giugno 2025, l’Inps ha confermato le tempistiche di erogazione dell’Assegno Unico. Le famiglie che già ricevono la prestazione, e la cui situazione non ha subito modifiche, riceveranno l’importo regolarmente a partire da venerdì 20 giugno.
Per chi ha presentato una nuova domanda o ha segnalato variazioni nel proprio nucleo familiare o nella situazione economica, l’accredito arriverà invece tra il 27 e il 30 giugno, con eventuali conguagli, crediti o rettifiche legate agli aggiornamenti effettuati.
Calendario dei pagamenti di giugno 2025:
Le somme verranno accreditate direttamente sull’Iban comunicato all’Inps in fase di domanda.
L’importo dell’assegno varia in base a diversi fattori:
L’assegno è riconosciuto per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età (e senza limiti per i figli con disabilità).
Dal marzo 2025, non è più attiva la maggiorazione transitoria che era stata prevista per i nuclei con Isee sotto i 25.000 euro. Introdotta nel 2022 per compensare la perdita dell’ANF, questa misura è scaduta e non è stata prorogata.
A partire dal 1° gennaio 2025, l’importo dell’assegno e le relative fasce Isee sono stati adeguati all'inflazione, con un incremento dello 0,8% calcolato sull’aumento del costo della vita nel 2024.
Ecco le maggiorazioni previste nel 2025:
Il termine per aggiornare l’Isee ai fini dell’Assegno Unico e Universale è scaduto lo scorso 28 febbraio. Chi non ha presentato in tempo la nuova Dsu sta ricevendo, a partire da marzo, l’importo minimo previsto dalla misura: 57,50 euro al mese per ciascun figlio.
Ma non tutto è perduto. L’Inps ha infatti chiarito che chi presenta un Isee aggiornato entro il 30 giugno 2025 potrà ottenere il ricalcolo dell’importo spettante e ricevere gli eventuali arretrati, con decorrenza retroattiva da marzo.
L’aggiornamento può essere effettuato online tramite il portale dell’Inps, accedendo con Spid, Cie o Cns, oppure rivolgendosi a un Caf o a un patronato.
L’Istituto ricorda inoltre che non è necessario inoltrare una nuova domanda di Assegno Unico, a meno che non si riceva una comunicazione di decadenza, revoca o rifiuto della prestazione. È, invece, obbligatorio segnalare eventuali variazioni nella composizione del nucleo familiare, come la nascita di un figlio o il raggiungimento della maggiore età.
In questi casi, l’Inps provvederà a inviare notifiche specifiche per aiutare le famiglie a gestire correttamente le modifiche.
Pagamenti da venerdì 20 giugno per le famiglie con prestazioni già attive e senza variazioni; dal 27 al 30 giugno gli accrediti per nuove domande, aggiornamenti e conguagli.
Importo variabile in base a Isee, numero ed età dei figli. Stop alla maggiorazione temporanea per Isee sotto i 25.000 euro; previste nuove maggiorazioni fisse e percentuali per famiglie numerose o con figli piccoli.
Arretrati recuperabili fino a marzo per chi aggiorna l’Isee entro il 30 giugno. Nessuna nuova domanda necessaria, salvo casi particolari segnalati dall’Inps.