Il riconoscimento è arrivato, ma non nel modo che lei aveva sperato e si era augurata.
Matilda De Angelis è stata premiata con il Nastro d’Argento per la miglior interpretazione femminile, ma ha dovuto dividere il premio con Elodie.
Una scelta che avrebbe lasciato l’attrice visibilmente delusa. Secondo alcune indiscrezioni, Matilda si sarebbe aspettata un riconoscimento pieno e personale per il proprio lavoro.
La condivisione del premio, invece, l'ha delusa e non l'ha entusiasmata. Sullo sfondo, il confronto tra due carriere molto diverse, che ha acceso anche il dibattito tra pubblico e addetti ai lavori.
Scopriamo nei dettagli cos'è successo
Il momento della premiazione, solitamente carico di emozione e riconoscimento, per Matilda De Angelis si è trasformato in qualcosa di diverso.
L’attrice bolognese, reduce da un anno intenso e da una performance apprezzata nel film Fuori, ha ricevuto il Nastro d’Argento per la miglior interpretazione femminile. Un riconoscimento importante, ma condiviso con Elodie. Ed è proprio questa condivisione che ha lasciato in lei un retrogusto amaro.
A raccontarlo è stata lei stessa in un’intervista al Fatto Quotidiano, dove ha parlato apertamente del suo disappunto. “È molto strano vincere un premio insieme a un’altra persona. Lo trovo molto irrispettoso”, ha detto.
Matildia ha dichiarato che ogni attrice porta sullo schermo il proprio lavoro, la propria visione, la propria energia. Per lei, premiare due artiste nello stesso momento equivale a sminuire l’unicità di entrambe. “Quando togli la singolarità, togli anche la personalità, l’impegno, la particolarità”, ha aggiunto.
Matilda non ha mai fatto mistero di non essere una fan della competizione tra attrici, né di vivere il mestiere con l’obiettivo di vincere premi. Nella stessa intervista ha chiarito che i riconoscimenti non sono ciò che la spinge a fare questo lavoro. “I premi non valgono nulla… ma non sono il motivo per cui io faccio il mio lavoro”, ha detto.
Tuttavia, il modo in cui si celebrano i traguardi, secondo lei, dovrebbe mantenere intatto il valore del singolo contributo artistico.
Il caso ha subito attirato l’attenzione di media e pubblico. Diverse testate, tra cui Il Corriere della Sera, Adnkronos e Alfemminile, hanno riportato le sue parole.
Nessuna polemica diretta con Elodie, sia chiaro. Matilda ha voluto rimarcare che il suo è un discorso più ampio, legato al sistema dei premi e a come viene gestito. “Non è una questione personale – ha detto – ma di metodo”.
Durante la cerimonia, le due attrici sono salite insieme sul palco per ritirare il premio, senza segni di tensione visibili.
Ma dietro le quinte, evidentemente, qualcosa non è andato come Matilda si aspettava. La scelta dell’ex aequo ha dato l’impressione, almeno a lei, di una forzatura, quasi un tentativo di “accontentare tutti”.
È questa la parte che l’attrice contesta, più che il fatto in sé di aver condiviso un premio con una collega.
Oltre al tema del premio, Matilda ha parlato anche del suo legame con Fuori, il film di Mario Martone girato all’interno del carcere femminile di Rebibbia. Un’esperienza intensa, sia dal punto di vista umano che professionale.
Ha raccontato di come il confronto con le detenute, alcune delle quali hanno preso parte al progetto, l’abbia segnata profondamente. Un ruolo vissuto con rispetto e attenzione, che per lei va ben oltre la logica del premio. In questa prospettiva, l’idea di ridurre tutto a una targa condivisa le è sembrata fuori luogo.
Insomma secondo l'attrice, i premi possono arrivare, oppure no. Ma quando arrivano, devono valorizzare il percorso di chi li riceve. Per questo, ricevere un riconoscimento “a metà” non le ha fatto piacere.
Il dibattito resta aperto. C’è chi condivide la sua posizione, ritenendo che l’ex aequo sia un modo per evitare scelte nette. Altri invece vedono nella condivisione un gesto di equilibrio e inclusività. In mezzo, c’è il pensiero di Matilda De Angelis, che ha scelto di esprimere un’opinione sincera, senza nascondersi e per questo va apprezzata.