18 Jun, 2025 - 08:49

Bonus ristrutturazione bagno 2025: sconto del 50% e niente CILA? Ecco quando è possibile

Bonus ristrutturazione bagno 2025: sconto del 50% e niente CILA? Ecco quando è possibile

Anche nel 2025 resta valido il bonus per la ristrutturazione del bagno, con detrazioni fiscali dal 50% al 36% sulle spese sostenute.

Il rifacimento del bagno può rientrare in lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, e a seconda del tipo di intervento potrebbe essere necessario presentare al Comune la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA).

Con il decreto “Salva Casa” sono cambiate alcune regole: per sfruttare al meglio il bonus e capire quando serve la CILA, è fondamentale conoscere la natura dei lavori previsti.

Nel testo, tutti i dettagli.

Come funziona il bonus per il bonus ristrutturazione bagno

Quando si parla di rifare completamente il bagno, spesso si fa riferimento al bonus ristrutturazioni, che permette di detrarre il 50% delle spese sostenute fino a un tetto massimo di 96.000 euro. Questa agevolazione resta confermata anche per il 2025, ma con alcune importanti limitazioni.

La detrazione del 50% è riservata esclusivamente agli interventi effettuati sull’abitazione principale. Per le seconde case, invece, la detrazione scende al 36% nel corso del 2025. Il rimborso avviene tramite un credito Irpef suddiviso in dieci quote annuali di pari importo.

Il bonus ristrutturazioni non si limita solo al bagno, ma può essere applicato a qualsiasi ambiente dell’abitazione. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione: non tutti i lavori sono ammessi alla detrazione al 50%, e la piena agevolazione non è valida per tutte le tipologie di immobili.

Per questo è sempre consigliabile informarsi bene prima di avviare i lavori, per sfruttare al meglio il bonus e rispettare tutte le normative vigenti.

Perché non serve la Cila e quando

Per usufruire della detrazione fiscale al 50% (o al 36% per le seconde case) nel rifacimento del bagno, è importante distinguere tra manutenzione ordinaria e straordinaria, entrambe ammesse al bonus ma con regole diverse.

Gli interventi di manutenzione ordinaria riguardano riparazioni e lavori di rinnovo che mantengono efficienti gli impianti esistenti senza modificarne la struttura. Per esempio, nel bagno rientrano la sostituzione dei sanitari, il rifacimento di pavimenti e rivestimenti, la verniciatura e la sostituzione di elementi d’arredo. Questi lavori non richiedono alcuna comunicazione al Comune, quindi non serve presentare la CILA.

La manutenzione straordinaria, invece, comprende interventi più rilevanti, che possono coinvolgere modifiche strutturali o impiantistiche. Tra questi ci sono lo spostamento o la modifica delle pareti, il rifacimento completo degli impianti idraulici ed elettrici, l’installazione di nuovi punti luce o prese e la sostituzione delle tubature. In questi casi è obbligatorio presentare al Comune la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA), redatta da un tecnico qualificato.

Grazie al decreto “Salva Casa”, la procedura è più snella: il Comune ha 30 giorni di tempo per esaminare la pratica e, se non riceve obiezioni entro questo termine, si attiva il silenzio assenso e si possono avviare i lavori senza ulteriori attese.

Cosa cambia dal 2026?

La Legge di Bilancio ha introdotto importanti novità per il bonus ristrutturazione bagno e, più in generale, per le agevolazioni fiscali legate ai lavori edilizi. Per l’anno 2025, la detrazione del 50% sarà riconosciuta esclusivamente sulle spese sostenute per interventi effettuati sull’abitazione principale. Per tutti gli altri immobili, come le seconde case, la detrazione si riduce al 36%.

Ma le modifiche non finiscono qui: le aliquote sono infatti destinate a scendere ulteriormente nel biennio 2026-2027. Dal 2026, la detrazione sarà del 36% per la prima casa e calerà al 30% per le seconde abitazioni.

Questi cambiamenti rendono ancora più importante pianificare con attenzione i lavori di ristrutturazione, soprattutto per chi possiede più immobili, per sfruttare al meglio le agevolazioni fiscali disponibili.

Bonus ristrutturazione bagno senza Cila 2025: cosa sapere

Anche nel 2025 resta valido il bonus ristrutturazione bagno, con detrazioni fiscali che variano dal 50% per l’abitazione principale al 36% per le seconde case.

Il rifacimento può rientrare in manutenzione ordinaria o straordinaria, e in quest’ultimo caso è necessario presentare la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA).

Grazie al decreto “Salva Casa”, la procedura è più semplice: il Comune ha 30 giorni per rispondere, altrimenti scatta il silenzio assenso. Dal 2026 le aliquote diminuiranno ulteriormente, rendendo importante pianificare bene gli interventi per sfruttare al meglio il bonus.

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