Risate, una maledizione e un finale dal sapore tragicomico: Lo sposo indeciso è un film che vi farà sorridere, ma anche riflettere. Il significato del finale della commedia italiana infatti si ricollega al racconto breve del filosofo francese Giovanni Buridano, la cui storia è probabilmente ripresa dall’opera De caelo di Aristotele.
L’apologo del filosofo spiega, attraverso la metafora dell’asino, gli effetti dell’indecisione. Tra due cumuli di fieno, della stessa grandezza e lontani da lui allo stesso modo, il povero asino non sa quale scegliere, al punto che muore di fame.
Il film, girato principalmente tra Roma e Santa Severa, diretto da Giorgio Amato (2023), mostra proprio gli effetti dell’indecisione dell’animo umano.
Per chi volesse recuperare la pellicola, ecco il trailer:
Il finale de Lo sposo indeciso è un mix perfetto di ironia e riflessioni più profonde. Il protagonista del film, il professor Gianni è imprigionato nella sua perenne indecisione: nel corso della sua vita infatti ha sempre avuto molte difficoltà nel prendere decisioni, sia nel lavoro che in ambito sentimentale.
Rimasto bloccato in bagno durante la cerimonia delle sue nozze, non riesce ad uscire nemmeno quando la situazione continua a precipitare tra pioggia improvvisa e l’ipotesi di una maledizione che lo perseguita. Un malocchio che gli impedirebbe di riuscire a portare a termine le sue decisioni.
Il finale dal sapore agrodolce, con tutta la sorpresa dei presenti in chiesa, resta aperto: il matrimonio non viene più celebrato e resta il punto interrogativo su quello che succede dopo, nel pieno fervore dei dubbi che, come al solito, assalgono il protagonista e la convivenza amara con quel famoso “cosa sarebbe successo se..”.
Lo sposo indeciso è molto più di una semplice commedia romantica: dietro il finale del film - e in tutta l’opera in realtà - si nasconde un messaggio filosofico che spinge il pubblico a profonde riflessioni.
La pellicola fa riferimento al paradosso dell’asino, o Asino di Buridano, un apologo (racconto breve) attribuito al noto filosofo francese o addirittura forse risalente a un’opera di Aristotele (De caelo). Il significato del paradosso sta nella perenne indecisione di un malcapitato asino, che non sa scegliere quale dei due cumuli (identici) di fieno mangiare, e alla fine muore di stenti.
Allo stesso modo, il protagonista del film, Gianni, interpretato da Gianmarco Tognazzi, non sa cosa fare della sua vita: sposare Samanta oppure no? L’indecisione è un peso con cui fa i conti da tutta la vita e alla fine, rimane inchiodato sul wc, paralizzato dai dubbi.
Un’immagine forte, tra ilarità e amarezza, che racchiude l’intera essenza della pellicola, come ha spiegato il regista Giorgio Amato. Non un difetto, ma una condizione umana:
Lo sposo indeciso è uscito al cinema nel 2023 ed è stato girato prevalentemente a Roma. Le riprese hanno richiesto circa 4 settimane. Le location più iconiche sono l’università di Gianni, il bagno dove viene assalito dai dubbi, la chiesa della cerimonia in cui tutto va storto. Tra gli altri luoghi del film ricordiamo anche Santa Severa, nel litorale laziale.
La trama de Lo sposo indeciso racconta la storia del professor Gianni Buridano (interpretato da Gianmarco Tognazzi), un filosofo moralista molto famoso in Europa, che perde la testa - e la ragione - per la bella Samanta (Ilenia Pastorelli), una donna profondamente lontana dal suo ambiente, di umili origini e che di professione fa la signora delle pulizie.
L’amore irrazionale sembra riuscire a sconfiggere tutte le differenze sociali e culturali che li dividono. La cerimonia, dopo una serie di incredibili sventure, alla fine non andrà secondo i piani. Gianni resterà intrappolato in bagno, in preda ai suoi dubbi.
Nel cast della pellicola, oltre a Gianmarco Tognazzi e Ilenia Pastorelli, troviamo Francesco Pannofino, Ornella Muti, Stefano Pesce e Claudia Gerini.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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