L’APE Sociale è un anticipo pensionistico richiedibile a partire dai 63 anni e 5 mesi di età, con 30, 32 o 36 anni di contributi versati, a seconda della categoria professionale di appartenenza. Si tratta di un’indennità pensata per accompagnare il lavoratore fino alla pensione di vecchiaia. Tuttavia, in alcuni casi, anche rispettando i requisiti e presentando l’istanza nei termini previsti, si rischia di restare esclusi dalla graduatoria per esaurimento dei fondi disponibili. Una situazione che può sembrare ingiusta, ma che è il risultato dell'applicazione precisa di norme spesso poco chiare o spiegate in modo sommario.
Siamo ormai vicini alla seconda scadenza utile per l’invio della domanda di accesso all’APE Sociale. La prima finestra si è chiusa il 31 marzo. Attualmente è aperta la seconda, che resterà attiva fino al 15 luglio. Infine, la terza finestra si chiuderà il 30 novembre 2025.
I tempi di risposta da parte dell’INPS variano in base alla data di presentazione della richiesta di verifica del diritto. Salvo modifiche, le risposte arriveranno:
Capire la differenza tra queste finestre temporali è fondamentale, poiché può incidere direttamente sull’esito della domanda, anche in presenza di tutti i requisiti richiesti.
Il sistema previdenziale italiano segue regole ben definite per l’accesso a misure come l’anticipo pensionistico APE Sociale. Le scadenze non sono solo formali: rappresentano un elemento centrale anche per la lavorazione e la valutazione delle domande.
Spesso la confusione nasce dalla scarsa conoscenza delle regole di base: si tende a concentrarsi su requisiti e modalità di invio, trascurando invece le tempistiche di risposta dell’INPS. La gestione delle istanze segue una tabella di marcia precisa, ma soggetta a possibili slittamenti.
Ricordiamo:
Le tre finestre temporali disponibili non sono tutte uguali. Comprendere le differenze tra domande ordinarie e domande tardive è essenziale per aumentare le possibilità di essere ammessi alla graduatoria.
Ecco perché è consigliabile non attendere la scadenza finale del 30 novembre:
Restare fuori dalla graduatoria dell’anticipo pensionistico APE Sociale a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili significa non ottenere il beneficio per l’anno in corso. Tuttavia, questo non comporta la perdita definitiva del diritto: sarà possibile presentare una nuova istanza l’anno successivo, qualora la misura venga confermata per il 2026, come già accaduto negli anni precedenti.
È importante ricordare che l’INPS assegna la priorità in base alla vicinanza all’età pensionabile di vecchiaia, secondo quanto previsto dall’articolo 24, comma 6, del D.L. 201/2011 (convertito in Legge 214/2011). Questo criterio può incidere sull’ordine di ammissione, soprattutto in caso di domande tardive.