18 Jun, 2025 - 18:06

APE Sociale 2025: come entrare in graduatoria e cosa fare se si è esclusi

APE Sociale 2025: come entrare in graduatoria e cosa fare se si è esclusi

L’APE Sociale è un anticipo pensionistico richiedibile a partire dai 63 anni e 5 mesi di età, con 30, 32 o 36 anni di contributi versati, a seconda della categoria professionale di appartenenza. Si tratta di un’indennità pensata per accompagnare il lavoratore fino alla pensione di vecchiaia. Tuttavia, in alcuni casi, anche rispettando i requisiti e presentando l’istanza nei termini previsti, si rischia di restare esclusi dalla graduatoria per esaurimento dei fondi disponibili. Una situazione che può sembrare ingiusta, ma che è il risultato dell'applicazione precisa di norme spesso poco chiare o spiegate in modo sommario.

Pensione a 63 anni: attenzione alle scadenze dell’APE Sociale potrebbe saltare la finestra d’uscita

Siamo ormai vicini alla seconda scadenza utile per l’invio della domanda di accesso all’APE Sociale. La prima finestra si è chiusa il 31 marzo. Attualmente è aperta la seconda, che resterà attiva fino al 15 luglio. Infine, la terza finestra si chiuderà il 30 novembre 2025.

I tempi di risposta da parte dell’INPS variano in base alla data di presentazione della richiesta di verifica del diritto. Salvo modifiche, le risposte arriveranno:

  • entro il 30 giugno per le domande inviate entro il 31 marzo;
  • entro il 15 ottobre per quelle presentate entro il 15 luglio;
  • entro il 31 dicembre 2025 per le richieste inoltrate dal 16 luglio al 30 novembre.

Capire la differenza tra queste finestre temporali è fondamentale, poiché può incidere direttamente sull’esito della domanda, anche in presenza di tutti i requisiti richiesti.

INPS e tempistiche: quando arriva l’esito dell’anticipo pensionistico 

Il sistema previdenziale italiano segue regole ben definite per l’accesso a misure come l’anticipo pensionistico APE Sociale. Le scadenze non sono solo formali: rappresentano un elemento centrale anche per la lavorazione e la valutazione delle domande.

Spesso la confusione nasce dalla scarsa conoscenza delle regole di base: si tende a concentrarsi su requisiti e modalità di invio, trascurando invece le tempistiche di risposta dell’INPS. La gestione delle istanze segue una tabella di marcia precisa, ma soggetta a possibili slittamenti.

Ricordiamo:

  • chi ha inviato la domanda entro il 31 marzo, riceverà una risposta entro il 30 giugno 2025
  • le domande inoltrate entro il 15 luglio avranno esito entro il 15 ottobre
  • le richieste presentate nella finestra finale tra il 16 luglio e il 30 novembre riceveranno risposta entro il 31 dicembre 2025

Domanda ordinaria o tardiva? Differenze da conoscere prima di presentare l’istanza

Le tre finestre temporali disponibili non sono tutte uguali. Comprendere le differenze tra domande ordinarie e domande tardive è essenziale per aumentare le possibilità di essere ammessi alla graduatoria.

Ecco perché è consigliabile non attendere la scadenza finale del 30 novembre:

  • domande ordinarie (entro 31 marzo o 15 luglio): ricevono una valutazione piena. I requisiti vengono verificati insieme alla disponibilità dei fondi, e l’accesso al trattamento è garantito nel rispetto della normativa.
  • domande tardive (dal 16 luglio al 30 novembre): anche se i requisiti sono soddisfatti, l’ammissione dipende dalla residua disponibilità finanziaria.  Se i fondi sono esauriti, si viene esclusi dalla graduatoria.

Esclusione dalla graduatoria INPS per l’Ape sociale: cosa fare e come reagire

Restare fuori dalla graduatoria dell’anticipo pensionistico APE Sociale a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili significa non ottenere il beneficio per l’anno in corso. Tuttavia, questo non comporta la perdita definitiva del diritto: sarà possibile presentare una nuova istanza l’anno successivo, qualora la misura venga confermata per il 2026, come già accaduto negli anni precedenti.

È importante ricordare che l’INPS assegna la priorità in base alla vicinanza all’età pensionabile di vecchiaia, secondo quanto previsto dall’articolo 24, comma 6, del D.L. 201/2011 (convertito in Legge 214/2011). Questo criterio può incidere sull’ordine di ammissione, soprattutto in caso di domande tardive.

Domande frequenti sull’APE Sociale 2025: requisiti, esclusioni e compatibilità

  1. Chi può accedere all’APE Sociale nel 2025? Possono accedere all’APE Sociale i lavoratori con almeno 63 anni e 5 mesi di età che appartengono a specifiche categorie: disoccupati di lungo corso, caregiver, invalidi civili con almeno il 74% di invalidità e lavoratori impegnati in mansioni gravose o usuranti. È inoltre richiesto un minimo contributivo di 30, 32 o 36 anni, a seconda della categoria.
  2. È possibile fare ricorso se si viene esclusi dalla graduatoria? No, l’esclusione dovuta all’esaurimento dei fondi non può essere impugnata tramite ricorso, poiché non si tratta di un errore nella valutazione dei requisiti, ma di una limitazione oggettiva di risorse disponibili. Tuttavia, si può ripresentare domanda l’anno successivo, qualora la misura venga prorogata.
  3. L’APE Sociale è compatibile con altri redditi o prestazioni? L’APE Sociale non è compatibile con altri trattamenti pensionistici diretti o con redditi da lavoro superiori ai limiti previsti. È invece compatibile con l’assegno ordinario di invalidità, ma in questo caso l’indennità viene ridotta. È importante consultare l’INPS per verificare la propria situazione personale.
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