La disoccupazione agricola rappresenta un sostegno fondamentale per migliaia di lavoratori del settore primario, soprattutto per chi opera in modo stagionale e con contratti discontinui. Nel 2025, come negli anni precedenti, l’indennità è attesa con particolare interesse da operai agricoli, piccoli coloni, compartecipanti familiari e coltivatori diretti che si trovano a fronteggiare periodi di inattività lavorativa.
La domanda per la disoccupazione agricola 2025, relativa ai periodi di disoccupazione del 2024, doveva essere presentata entro il 31 marzo 2025. I pagamenti sono attesi, come di consueto, tra i mesi di giugno e luglio, con alcune differenze a seconda dello stato di avanzamento della propria domanda e della sede INPS di competenza.
Da lunedì 16 giugno, l’INPS ha iniziato ad accreditare i pagamenti relativi all’anno 2025. In molte province italiane, i bonifici sono già in corso e i primi beneficiari stanno visualizzando gli importi direttamente sul proprio conto corrente. In alcune Regioni, come la Puglia, sono stati invece registrati dei ritardi, con conseguente attesa più lunga per i lavoratori interessati.
Per verificare lo stato della propria domanda e la data di accredito dell’indennità, è possibile accedere al portale INPS tramite SPID, CIE o CNS. Una volta entrati, si deve accedere alla sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino”, cliccare su “Prestazioni” e poi su “Pagamenti”. Selezionando l’anno 2025, sarà possibile visualizzare la voce “Disoccupazione Agricola” e, se il pagamento è stato disposto, la data di accredito e l’importo.
Se la data di pagamento non compare ancora, non è il caso di preoccuparsi: gli accrediti procedono a scaglioni e possono arrivare anche a fine giugno o nei primi giorni di luglio, a seconda del carico di lavoro delle singole sedi INPS e dello stato della domanda.
In caso di ritardi eccessivi o di mancato accredito, è consigliabile verificare regolarmente lo stato della domanda sul portale INPS e, se necessario, contattare l’ufficio dove è stata presentata la richiesta per chiedere delucidazioni. I ritardi possono dipendere da diversi fattori, tra cui l’elevato numero di domande, la necessità di ulteriori controlli o la mancata corretta trasmissione dei dati da parte del datore di lavoro.
La disoccupazione agricola è riservata a:
Per accedere all’indennità è necessario aver presentato domanda entro il 31 marzo 2025, aver maturato almeno 102 giornate lavorative nei due anni precedenti e avere almeno due anni di anzianità assicurativa nel settore agricolo. I lavoratori extracomunitari devono inoltre essere in regola con il permesso di soggiorno.
L’importo della disoccupazione agricola corrisponde al 40% della retribuzione media dichiarata dal datore di lavoro sulle giornate effettivamente lavorate nell’anno di riferimento, al netto delle trattenute previdenziali e fiscali. Per gli operai agricoli a tempo determinato, dal compenso viene trattenuto anche un contributo di solidarietà del 9% per un massimo di 150 giorni, mentre per quelli a tempo indeterminato l’indennità è pari al 30% della retribuzione di riferimento senza trattenuta per il contributo di solidarietà.
La durata dell’indennità è pari al numero di giorni lavorati, con un tetto massimo di 365 giornate annue (o 366 negli anni bisestili). L’importo viene erogato in un’unica soluzione.