Un nuovo strumento di supporto è in arrivo per le donne commercialiste che hanno vissuto situazioni di violenza maschile.
A partire dal 1° luglio 2025, sarà possibile presentare domanda per accedere a un contributo economico dedicato, promosso dalla Cassa Dottori Commercialisti.
Il fondo stanziato ammonta complessivamente a 200.000 euro e mira a offrire un aiuto diretto alle professioniste che si trovano in condizioni di vulnerabilità.
La misura si affianca al “Reddito di libertà” già erogato dall’Inps e, in questo articolo, spiegheremo cos’è, come presentare la domanda, requisiti e tempistiche e tutte le informazioni sulla misura.
Le commercialiste avranno finalmente a disposizione un “reddito di libertà” dedicato, come comunicato dalla Cassa Dottori Commercialisti.
Il contributo è rivolto specificamente alle professioniste vittime di violenza maschile e potrà integrare la misura già offerta dall’Inps, che garantisce fino a 500 euro al mese per un massimo di 12 mesi.
Iniziative come quella promossa dalla Cassa Dottori Commercialisti assumono un ruolo fondamentale, soprattutto perché contribuiscono a rafforzare e ampliare gli strumenti di supporto economico esistenti.
Infatti, i fondi stanziati per il reddito di libertà restano insufficienti rispetto alle reali necessità. Per il triennio 2024-2026, le risorse disponibili permetteranno infatti di sostenere economicamente in modo completo solo circa 1.850 donne all’anno.
Potranno fare richiesta del nuovo contributo le dottoresse commercialiste che rispettano determinati criteri, pensati per garantire un sostegno mirato a chi si trova in una reale condizione di difficoltà.
Innanzitutto, le richiedenti dovranno risultare iscritte alla Cassa Dottori Commercialisti entro il 31 dicembre 2025.
Ma non solo: sarà necessario trovarsi in una delle seguenti situazioni di vulnerabilità:
Una misura che punta non solo a offrire un sostegno economico, ma anche a rafforzare gli strumenti di autonomia e protezione per le professioniste vittime di violenza.
Le richieste per accedere al contributo potranno essere inviate attraverso due modalità. Le commercialiste interessate potranno inoltrare la domanda:
Alla domanda, dovranno essere allegati i seguenti documenti:
Nel presentare la domanda, le commercialiste dovranno indicare se hanno già fatto richiesta o beneficiato del “Reddito di libertà” gestito dall’Inps.
Questo nuovo contributo, tuttavia, non è alternativo, ma complementare: l’intervento della Cassa Dottori Commercialisti è pensato per affiancarsi alla misura pubblica, offrendo un’integrazione concreta alle risorse già disponibili.
Non esiste una somma prestabilita o un limite massimo erogabile. L’importo del contributo sarà infatti definito caso per caso, in base alle specifiche condizioni personali e al contesto di bisogno della richiedente. Una scelta che consente di modulare l’aiuto in modo mirato ed efficace.