21 Jun, 2025 - 09:35

Rottamazione quinquies: svolta in estate o solo caldo e rinvii?

Rottamazione quinquies: svolta in estate o solo caldo e rinvii?

Le novità attese per la rottamazione quinquies prima dell’estate sembrano allontanarsi: il Governo, infatti, preferisce prendersi più tempo prima di definire eventuali interventi sull’agevolazione per la definizione delle cartelle fiscali.

L’esecutivo, impegnato nel delicato equilibrio tra sostenibilità delle finanze pubbliche e sollievo fiscale per i contribuenti, ha deciso di rimandare ogni decisione rilevante alla prossima Legge di Bilancio.

Solo in autunno, con tutta probabilità, si potranno delineare in modo chiaro e organico le misure che potrebbero coinvolgere sia la rottamazione sia un possibile alleggerimento fiscale per le fasce di reddito medio.

Cosa succederà? Continua a leggere per sapere quali sono le ultime novità.

La rottamazione quinquies può arrivare in estate?

Le valutazioni sulla rottamazione quinquies e sul taglio IRPEF per il ceto medio sono ancora in fase di definizione, e nessuna decisione concreta sembra imminente.

Il “padre” della riforma fiscale evita di sbilanciarsi sia sulle risorse necessarie sia sull’entità degli interventi da adottare, mantenendo aperto il dibattito in vista della prossima Manovra economica.

Nonostante sia vero che le due misure non si escludono a vicenda, non sono neppure del tutto complementari. Il Governo è alla ricerca di un equilibrio stabile che possa coniugare sostenibilità finanziaria e sollievo fiscale.

La rottamazione è stata definita una priorità urgente e necessaria anche al finanziamento del taglio IRPEF al ceto medio. Tuttavia, questa strada presenta diversi ostacoli insormontabili.

Perché la rottamazione quinquies non può finanziare il taglio IRPEF

Le definizioni agevolate delle cartelle rappresentano sia una buona entrata per l'Erario che una perdita. Proprio per questo motivo, le risorse generate devono essere stimate con precisione.

I flussi di cassa derivanti da una nuova rottamazione non sarebbero disponibili in tempi brevi. Ciò rende difficile programmare un intervento sulle aliquote IRPEF e sugli scaglioni già entro la fine del 2024, come atteso dal ceto medio.

La precedente edizione quater ha dimostrato come il numero di adesioni alla rottamazione spesso non corrisponda ai pagamenti effettivi delle rate, creando ulteriore instabilità.

Anche la prudenza conferma che la strada migliore resta il rinvio alle valutazioni della Legge di Bilancio, per garantire la sostenibilità economica.

Rottamazione quinquies a breve? Obiettivo difficile

Il “timing ragionevole” per definire la rottamazione entro l’estate, per dare un sollievo ai contribuenti prima della pausa estiva, resta un obiettivo un po’ difficile. Ogni ipotesi deve basarsi su analisi tecniche rigorose e approfondite, fondamentali per evitare scelte affrettate e inefficaci.

La chiave per procedere sarà il lavoro della Commissione istituita per monitorare l’intero “magazzino” delle cartelle fiscali accumulate dal 2000 al 2024, un ammontare complessivo superiore a 1.275 miliardi di euro. Solo a partire da questo quadro sarà possibile ipotizzare soluzioni concrete e sostenibili per la rottamazione quinquies.

Ci sono le risorse per la rottamazione quinquies

Al momento non ci sono certezze nemmeno sul taglio dell’IRPEF per il ceto medio. Le due ipotesi in campo, entrambe dal costo stimato di 2,5 miliardi di euro, sono la riduzione della seconda aliquota dal 35% al 33% e l’estensione del secondo scaglione fino a 65.000 euro.

Intanto, su rottamazione e revisione dell’IRPEF il Governo preferisce prendersi tempo. 

Quali sono le caratteristiche della rottamazione quinquies

I punti principali su cui si sta lavorando per la nuova rottamazione sono già chiari, ma saranno migliorati per renderla più facile e sostenibile:

  • Il pagamento sarà dilazionato in 120 rate mensili, cioè su 10 anni, invece delle 18 rate trimestrali della versione precedente;
  • Non ci sarà più una maxi rata da pagare subito all’inizio, così sarà più facile per il ceto medio affrontare i pagamenti;
  • La perdita del beneficio scatterà solo dopo 8 rate non pagate, non più al primo mancato pagamento;
  • Le sanzioni e gli interessi saranno cancellati solo per chi dimostra di essere in buona fede;
  • I grandi evasori saranno esclusi, per mantenere un equilibrio finanziario.

Rottamazione quinquies e taglio IRPEF: niente novità prima dell’estate

Le decisioni sulla rottamazione quinquies e sul taglio IRPEF per il ceto medio slittano alla prossima Legge di Bilancio, in autunno.

Il Governo preferisce prendersi più tempo per valutare l’impatto finanziario e trovare un equilibrio tra sostenibilità e benefici fiscali.

Le ipotesi sul tavolo includono un’estensione delle rate fino a 10 anni e la cancellazione di sanzioni solo per i contribuenti in buona fede, escludendo i grandi evasori.

Intanto, la possibilità di finanziare il taglio IRPEF tramite la nuova rottamazione si scontra con diversi ostacoli, tra cui tempi lunghi e incertezze sulle entrate effettive. Tutto resta dunque in attesa di approfondite analisi tecniche e della definizione della Manovra economica autunnale.

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