Il nome di Marco Perotti è salito alla ribalta nazionale nel giugno 2025, legato a doppio filo al cosiddetto “film fantasma” di Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, accusato di aver ucciso compagna e figlia a Villa Pamphili.
Fino a pochi mesi fa, Marco Perotti era un nome poco noto al grande pubblico. Romano, amministratore unico e socio della Coevolutions Srl, una società di produzione con sede in via Antonio Bertoloni, nel quartiere Parioli della capitale.
Il punto di svolta arriva con la scoperta che Perotti sarebbe stato il referente italiano per la richiesta di tax credit – un incentivo fiscale riservato alle produzioni cinematografiche – per il film “Stelle della notte”, attribuito al regista americano Rexal Ford, alias Francis Kaufmann.
Il film, secondo le ricostruzioni di Open e Il Messaggero, non è mai stato girato, ma ha comunque ottenuto dal Ministero della Cultura un finanziamento di 863.595 euro.
Il progetto prevedeva spese per quasi 3 milioni di euro, ma le verifiche ministeriali si sono basate su documentazione contabile e spezzoni di girato mai realmente verificati.
Le autorità italiane, a seguito dello scandalo, hanno avviato verifiche approfondite. Il Ministero della Cultura ha chiarito che il credito d’imposta fu concesso a Perotti in quanto produttore esecutivo italiano, dopo aver ricevuto una documentazione apparentemente in regola, ma senza la reale verifica della produzione del film.
Perotti, da parte sua, sostiene di aver rispettato tutte le procedure e di essere rimasto “profondamente scioccato” nello scoprire la vera identità di Kaufmann, ora in carcere in Grecia per il duplice omicidio di Villa Pamphili.
"Chiarirò ogni cosa, il film esiste davvero", ha detto Perotti a Repubblica.
La vicenda è comunque ancora tutta da chiarire e non risultano indagini a carico di Perotti.