I bonus per le famiglie si arricchiscono di nuove caratteristiche e ulteriori contributi, come nel caso del bonus mamme e del bonus giovani under 35. Per alcune misure, cambiano non solo i requisiti di accesso, ma anche le condizioni e le modalità di erogazione, rendendo le agevolazioni più mirate e selettive.
Per le madri lavoratrici è previsto un aumento in busta paga, grazie a un contributo economico diretto, non soggetto a tassazione IRPEF, che punta a sostenere concretamente il bilancio economico familiare e a migliorare l'equilibrio tra la vita lavorativa e quella personale.
A intensificare gli incentivi contribuiscono anche i bonus erogati alle aziende impegnate nell’assunzione di forza lavoro giovane. A queste imprese viene riconosciuto un premio legato all’aumento occupazionale netto, incentivando la creazione di nuovi posti di lavoro stabili e premiando quelle realtà che incrementano il numero complessivo di dipendenti under 35, favorendo così l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Con il Comunicato stampa n. 132, ufficializzato la scorsa settimana, il Consiglio dei Ministri ha annunciato importanti novità riguardanti correttivi e chiarimenti in materia di incentivi all’occupazione.
In particolare, per le lavoratrici genitrici di due figli è previsto un contributo pari a 40 euro al mese, erogato in un’unica soluzione per un totale annuo di 480 euro.
Per quanto riguarda il bonus assunzione per i giovani under 35, va precisato che non è stato abolito, ma riformulato con nuove condizioni, tra cui il requisito dell’effettivo aumento netto dell’occupazione aziendale. Questa modifica potrebbe compromettere molte richieste, poiché non tutte le aziende che hanno fatto domanda possono dimostrare un effettivo incremento dell’occupazione giovanile, come previsto dalla normativa.
Di conseguenza, l’accesso ai benefici è cambiato: famiglie, giovani under 35 e aziende devono ora tener conto di requisiti e condizioni più rigorosi. Vediamo insieme quali sono.
Come riportato da informazionefiscale.it, a partire dal 1° luglio 2025 l’INPS applicherà nuove regole per il rilascio dell’esonero contributivo, ossia un contributo fino a 500 euro al mese, che sale a 650 euro nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Sud Italia.
L’erogazione del contributo sarà però condizionata alla presentazione di un documento ufficiale che attesti un incremento netto dell’occupazione aziendale.
Per poter beneficiare di questo incentivo, le aziende dovranno fornire tale attestazione, introdotta nella fase di approvazione del decreto, per allinearsi alle indicazioni dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato.
L’aumento del netto in busta paga per le mamme lavoratrici non è una misura del tutto nuova, ma per il 2025 è stata ridimensionata, passando da un esonero contributivo esentasse a un contributo economico diretto nello stipendio.
Va tuttavia precisato che manca ancora il decreto attuativo con l’indicazione esatta dei requisiti e delle condizioni per accedere al beneficio.
A ogni modo, per l’anno in corso, le lavoratrici con due figli potranno ricevere un’agevolazione così articolata: