Sono molte le domande ricevute che sollevano il problema di eventuali errori nella comunicazione delle somme dovute per la Rottamazione quater, e in particolare se sia possibile presentare un’istanza per essere riammessi al piano agevolativo.
Alla base del problema vi sono spesso errori nella richiesta di riammissione alla definizione agevolata e nel documento di accettazione della pratica, che include i moduli di pagamento. In molti casi si segnalano importi sbagliati, l’esclusione di cartelle che invece avrebbero dovuto essere incluse, o calcoli poco chiari.
L’adesione alla riammissione alla Rottamazione quater, in scadenza il 30 aprile 2025, pur caratterizzata da modalità semplici e, per molti versi, intuitive, ha comunque creato non poche difficoltà per chi ha poca dimestichezza con la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Partendo dal presupposto che anche i contribuenti più esperti possono commettere errori, è lecito domandarsi perché, nonostante la domanda sia stata presentata nei termini e tutte le cartelle esattoriali siano state correttamente selezionate, alcune risultino escluse nella comunicazione delle somme dovute.
Questo tipo di segnalazione è arrivato da diversi contribuenti: non si tratta quindi di un caso isolato. Errori materiali o valutazioni errate da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione possono compromettere l’accesso alla sanatoria fiscale.
Il problema della mancata inclusione di alcune cartelle nella comunicazione finale ha conseguenze concrete. In molti casi, si tratta di cartelle che avrebbero pieno diritto a essere rottamate, ma che sono state escluse per errori di sistema o per valutazioni errate da parte dell’Agenzia.
Questo dimostra quanto sia importante che tutte le cartelle richieste vengano incluse e rottamate nei modi e nei termini previsti dalla legge. Come già evidenziato in precedenti approfondimenti, i beneficiari della definizione agevolata hanno ottenuto risparmi anche superiori al 57% semplicemente aderendo alla misura.
I contribuenti che sono decaduti dalla Rottamazione quater, vedendo riattivarsi i propri debiti al 31 dicembre 2024, hanno potuto allinearsi nuovamente con il beneficio fiscale presentando una domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025.
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha tempo fino al 30 giugno 2025 per trasmettere ai contribuenti riammessi la Comunicazione delle somme dovute.
Si tratta di circa 250.000 atti, contenenti:
Come riportato anche da investireoggi.it, non sono pochi i casi in cui gli atti inviati dall’Agenzia contengono errori od omissioni. In alcune situazioni, infatti, l’AdeR ha commesso esclusioni non dovute, calcoli errati, rateazioni mal gestite o mancanze nell’elenco dei debiti rottamabili.
Rivedendo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023, con la quale è stata istituita la Rottamazione quater, risultano non ammissibili alla definizione agevolata:
Se una cartella è stata esclusa per errore e non rientra tra queste casistiche, è possibile contestare la decisione.
Sì, ma con alcune precisazioni. La giurisprudenza, in materia, ha espresso pareri contrastanti:
Alla luce di quanto sopra, se ritieni che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione abbia commesso un errore, ad esempio:
È possibile presentare ricorso presso il Giudice tributario entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione.