Di recente, fiscooggi.it ha presentato le disposizioni introdotte dalla Circolare n. 8/E, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 19 giugno 2025. Il documento fornisce chiarimenti rilevanti sulle agevolazioni fiscali per l’edilizia, tra cui Ecobonus, Sismabonus e gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, con validità per l’anno in corso.
La circolare introduce una nuova articolazione delle aliquote relative agli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici. Inoltre, aggiorna i criteri per l’accesso al Superbonus, rendendoli più selettivi e introducendo meccanismi differenti per la fruizione delle detrazioni.
Uno degli aspetti centrali della nuova disciplina riguarda la detrazione del 50%, che continua ad applicarsi a numerosi interventi di miglioramento e manutenzione su immobili abitativi. Tra le spese ammesse, rientrano anche quelle per la modernizzazione degli impianti di emergenza, come la sostituzione dei generatori tradizionali con apparecchi più efficienti e sicuri.
Sono inoltre previste maggiorazioni delle aliquote in caso di lavori realizzati su unità immobiliari adibite ad abitazione principale, in particolari condizioni soggettive od oggettive.
Tuttavia, l’Agenzia specifica che alcuni lavori non risultano incentivabili, in conformità con le nuove linee guida europee in materia ambientale e di transizione energetica. Il Superbonus 2025, invece, potrà essere richiesto esclusivamente al verificarsi di determinati requisiti tecnici e documentali.
Va ricordato che l’importo spettante a titolo di detrazione fiscale potrà essere ripartito in dieci rate annuali di pari importo, secondo le modalità già applicate per le spese sostenute a partire dal 2023.
Come già anticipato, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un aggiornamento del quadro normativo riguardante le agevolazioni edilizie, precisando modalità e ambiti di applicazione delle diverse tipologie di bonus.
Tra i principali elementi di novità si segnalano:
La circolare chiarisce che, tra gli interventi che continuano a beneficiare della detrazione al 50%, rientrano ad esempio quelli volti alla sostituzione di apparecchi di produzione energetica per emergenze con dispositivi a gas naturale di nuova generazione.
Restano inclusi anche gli interventi di ristrutturazione edilizia sulle abitazioni principali, se effettuati da soggetti titolari di diritti reali sull’immobile (proprietari, usufruttuari, ecc.).
È inoltre previsto che, a partire dal 2026, l'aliquota per questi interventi tornerà al 36%, con l’obiettivo di gradualmente riallineare i regimi agevolativi.
Continuano a rientrare tra i beneficiari anche i lavori ammessi nell’ambito di Ecobonus, Sismabonus, e bonus mobili, laddove riferiti a immobili a uso abitativo principale.
Un capitolo importante della circolare riguarda l’elenco delle opere escluse dagli incentivi, sulla base della recente normativa comunitaria in materia di efficienza energetica. In particolare, sono non ammissibili gli interventi che prevedano l’installazione di generatori alimentati da combustibili fossili, anche se ad alta efficienza.
Le esclusioni principali riguardano:
Gli interventi ancora ammessi sono:
Per quanto riguarda il Superbonus, resta confermata l’esclusione di tutte le caldaie tradizionali, salvo casi in cui la CILAS sia stata presentata entro il 31 dicembre 2024, permettendo così di mantenere i diritti acquisiti in base alla normativa precedente.
La normativa del Superbonus per l’anno 2025 prevede una riduzione dell’aliquota al 65%, rispetto agli anni precedenti. La detrazione resta disponibile solo per categorie specifiche di beneficiari, tra cui:
Rientrano nel beneficio, gli interventi che alla data del 15 ottobre 2024 hanno completato i seguenti adempimenti:
In base alla Circolare 8/E, i contribuenti che hanno sostenuto spese per lavori agevolati nel 2023 possono ora optare per una ripartizione in 10 anni, con rate di pari importo.
Per aderire all’opzione, è necessario presentare una dichiarazione integrativa dei redditi entro il 31 ottobre 2025. L’Agenzia chiarisce che, se l’opzione comporta un debito d’imposta aggiuntivo, non verranno applicate sanzioni o interessi, a condizione che il versamento avvenga entro i termini ordinari per il saldo delle imposte 2024.
A partire dalle spese sostenute dal 2024 e per gli anni successivi, resta disponibile la rateizzazione decennale già prevista dalla normativa vigente, garantendo continuità al sistema di detrazioni pluriennali.