24 Jun, 2025 - 21:25

Com'è morto Alvaro Vitali? Il mondo del cinema dice addio a "Pierino"

Com'è morto Alvaro Vitali? Il mondo del cinema dice addio a "Pierino"

Nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 24 giugno, si è spento a Roma Alvaro Vitali, attore e comico italiano di 75 anni, celebre per il suo iconico personaggio di Pierino e per i numerosi ruoli che lo hanno reso un volto amato della commedia sexy all'italiana. La notizia della sua scomparsa è stata data al Tg1 delle ore 20.

Com'è morto Alvaro Vitali? Ecco le cause della scomparsa dell'attore

Nato il 3 febbraio 1950, Vitali era stato ricoverato due settimane fa a causa di una "broncopolmonite recidiva", come dichiarato qualche giorno fa dalla sua ex moglie, Stefania Corona, in un'intervista.

Ricordiamo che nel 2006, Alvaro Vitali aveva partecipato alla terza edizione de La Fattoria, ma era stato costretto ad abbandonare dopo poche settimane a causa di una riacutizzazione dell'asma, una condizione di cui soffriva.

La broncopolmonite recidiva, che ha colpito l'attore, è un'infiammazione polmonare che tende a ripresentarsi, risultando particolarmente pericolosa per anziani o persone già debilitate.

La carriera di Alvaro Vitali: i 5 film da non dimenticare

Nato a Roma nel 1950 in una famiglia della piccola borghesia, Alvaro Vitali ha avuto un percorso di vita e artistico tutt'altro che convenzionale. Dopo aver abbandonato gli studi e lavorato come elettricista, la sua vita è cambiata grazie all'incontro con il maestro Federico Fellini. Fellini lo ha fatto esordire nel cinema nel 1969 con una piccola parte in Fellini Satyricon, per poi volerlo in altri suoi capolavori come I clowns, Roma e Amarcord.

Questa esperienza con uno dei più grandi registi italiani ha gettato le basi per la sua futura carriera. La vera consacrazione per Vitali è arrivata però con la commedia sexy all'italiana, un genere che ha dominato il cinema commerciale per anni. La sua capacità di far ridere, unita a una mimica inconfondibile e a gag fisiche, lo ha reso un volto amatissimo dal pubblico.

Dopo aver affiancato star come Lino Banfi ed Edwige Fenech, Vitali è diventato protagonista indiscusso con il personaggio di Pierino, l'irriverente studente che ha conquistato il cuore degli italiani con la sua simpatia. Film come Pierino contro tutti e Pierino colpisce ancora sono diventati dei cult. Con il tramonto della commedia sexy, anche la sua carriera ha subito un periodo di stasi. Tuttavia, grazie a Striscia la notizia, che ne ha rilanciato l'immagine associandolo al personaggio di Jean Todt, Vitali è tornato sotto i riflettori. Tra i 5 film da non dimenticare:

  • Amarcord (1973) - Sotto la regia di Federico Fellini, Vitali dimostra la sua versatilità in un ruolo iconico, lontano dai canoni della commedia sexy.
  • La poliziotta (1974) - Un film che lo ha messo in evidenza e ha contribuito a lanciarlo nel genere che lo avrebbe reso famoso, grazie anche alla sua memorabile gag con la pistola.
  • Pierino contro tutti (1981) - Il film che ha consacrato il suo personaggio più celebre, quello di Pierino, rendendolo un'icona della comicità popolare italiana.
  • Pierino colpisce ancora (1982) - Il seguito del successo di Pierino, che ha ulteriormente consolidato la sua fama e l'affetto del pubblico per il personaggio.
  • Polvere di stelle (1973) - Accanto ad Alberto Sordi e Monica Vitti, Vitali interpreta un ballerino di tip-tap, dimostrando le sue doti comiche e fisiche in un contesto di grande cinema.

La vita privata di Alvaro Vitali: gli amori e la depressione

Alvaro Vitali era divorziato e padre di un figlio. Nel 1998 aveva incontrato la cantautrice Stefania Corona, con la quale si era sposato nel 2006. La loro unione è terminata con la separazione solo qualche mese fa, per decisione della moglie.

Negli ultimi anni, per sostenersi, Vitali si esibiva in piccoli spettacoli di cabaret a teatro insieme alla Corona. Dagli anni 2000 in poi, le opportunità lavorative per Vitali erano diminuite drasticamente, portandolo a soffrire di depressione per essersi sentito dimenticato dal cinema italiano.

L'attore percepiva una pensione di 1.300 euro al mese, una cifra che considerava irrisoria se paragonata ai suoi oltre 150 film. Ciò era dovuto principalmente a contributi versati spesso in modo irregolare dalle produzioni. Durante il periodo di massimo splendore, Vitali aveva guadagnato cifre considerevoli, fino a 90 milioni di lire a film, ma aveva speso gran parte del denaro senza preoccuparsi del futuro.

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