25 Jun, 2025 - 12:32

Pagare l'affitto in contanti: cosa devi sapere per evitare problemi nel 2025

Pagare l'affitto in contanti: cosa devi sapere per evitare problemi nel 2025

Molti inquilini trovano più comodo e immediato pagare l’affitto in contanti. La normativa italiana su questo tema è complessa e, spesso, genera confusione, soprattutto perché si scontrano due diversi ambiti: da un lato le regole fiscali che obbligano il proprietario a dichiarare i pagamenti ricevuti, dall’altro le normative antiriciclaggio che limitano l’uso del contante.

Il risultato? Alcuni inquilini si vedono vietare il pagamento in contanti, mentre altri che hanno già scelto questa modalità temono possibili sanzioni.

Qual è la verità? Quando si può pagare l’affitto in contanti senza problemi? In questo articolo spiegheremo chiaramente quali sono le regole da seguire, per evitare rischi e fraintendimenti.

È ammesso il pagamento dell’affitto in contanti?

I mezzi di pagamento tracciabili sono sempre più utilizzati: comodità, versatilità e anche perché, soprattutto i giovani, sono abituati all’utilizzo di carte di credito o debito.

Tuttavia, una larga fetta della popolazione preferisce ancora utilizzare il denaro contante per diverse operazioni, tra cui il pagamento dell’affitto.

Ci si chiede, considerando i limiti e le normative, se sia possibile pagare l’affitto in contanti e se, eventualmente, sono previsti limiti. Ebbene, il pagamento dell’affitto in contanti è perfettamente possibile, a patto di rispettare il limite massimo consentito per i pagamenti in contanti.

Inoltre, non sono previste deroghe particolari per i canoni di locazione: il tetto previsto dalla legge si applica a tutti i pagamenti in contanti, senza eccezioni.

In caso di contestazioni, si tiene conto del limite vigente al momento del pagamento oppure, se più favorevole per la parte coinvolta, di quello successivo. 

A cosa stare attenti quando si paga l’affitto in contanti

Se si sceglie di pagare l’affitto in contanti, è fondamentale assicurarsi di avere una prova certa del pagamento.

Al momento della consegna del denaro, l’inquilino deve sempre richiedere al proprietario una ricevuta che attesti l’avvenuto versamento, indicando chiaramente la data e il periodo di riferimento.

Si tratta di una semplice, ma importante precauzione che tutela l’inquilino da possibili inconvenienti, come il rischio di dover pagare due volte a causa di dimenticanze o contestazioni infondate da parte del locatore.

D’altra parte, la legge impone al proprietario di rilasciare la cosiddetta quietanza di pagamento su richiesta, a prescindere dal metodo usato per il versamento.

La quietanza deve contenere una marca da bollo da 2 euro e rappresenta il documento essenziale per dimostrare l’avvenuto pagamento dell’affitto.

Senza questa ricevuta, infatti, diventa molto complicato provare di aver rispettato gli obblighi contrattuali. Inoltre, conservare una prova scritta è indispensabile per poter accedere alle agevolazioni fiscali o alle detrazioni previste dalla legge.

Qual è il limite al pagamento in contanti nel 2025

Nel 2025, il limite massimo per i pagamenti in contanti è fissato a 5.000 euro, dalla Legge di Bilancio 2023. Pertanto, è possibile versare l’affitto in contanti fino a 4.999,99 euro senza alcun problema.

Un limite, in questo caso, molto elevato. Tuttavia, potrebbero insorgere problemi quando si vogliono corrispondere più mensilità.

Infatti, chi deve saldare mensilità arretrate e vuole fare un unico pagamento superiore a questo tetto deve agire con cautela.

Non è possibile spezzare un pagamento unico per rientrare nel limite: si tratta di un escamotage non ammesso, che può esporre a sanzioni.

Completamente diverso è il caso dei pagamenti distinti per mensilità separate, a condizione che ogni versamento sia accompagnato da una quietanza di pagamento distinta e ben documentata. 

Cosa rischia chi supera il limite

Chi effettua pagamenti in contanti oltre il limite consentito dalla legge si espone a pesanti sanzioni, che possono variare da 3.000 a 50.000 euro.

Nel caso di trasferimenti di denaro superiori a 250.000 euro, le multe diventano ancora più severe, con importi che oscillano tra 15.000 e 250.000 euro.

Pagamento affitto in contanti nel 2025: cosa dice la legge

Pagare l’affitto in contanti è possibile, ma è fondamentale rispettare il limite massimo di 5.000 euro previsto dalla normativa antiriciclaggio.

È indispensabile richiedere sempre una ricevuta o quietanza firmata dal proprietario, che costituisce prova del pagamento e tutela l’inquilino.

Non si può dividere un pagamento unico superiore al tetto in più parti per eludere la legge, ma si possono effettuare pagamenti separati per mensilità distinte, ognuno con la propria ricevuta. 
Superare il limite espone a sanzioni che variano da 3.000 a 50.000 euro, con multe ancora più pesanti per importi elevati. Conoscere queste regole aiuta a evitare rischi e contestazioni.

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