Sono quattro le categorie ammesse alla presentazione delle domande per l’APE Sociale, con scadenza fissata al 15 luglio 2025. Per molti, questa uscita anticipata a 63 anni e 5 mesi di età potrebbe rappresentare l’ultima occasione per accedere a un pensionamento agevolato. Dal 2026, infatti, la misura potrebbe non essere rinnovata o diventare più restrittiva nei requisiti.
L’APE Sociale per l'anno in corso è stata resa possibile dal rinnovo della misura nella Legge di Bilancio 2025. Si tratta di un’indennità a carico dello Stato, erogata dall’INPS, che consente di accedere a un trattamento ponte verso la pensione ordinaria.
Tuttavia, l’adeguamento dell’età pensionabile previsto a partire dal 1° gennaio 2027 per la pensione di vecchiaia e quella anticipata ordinaria potrebbe comportare un nuovo innalzamento dei requisiti, influenzando tutte le misure collegate a quelle ordinarie. Per questo motivo, è fondamentale presentare la domanda entro i primi quindici giorni di luglio 2025.
L’INPS ha fornito tutti i dettagli relativi ai requisiti e alle competenze necessarie per le quattro categorie di lavoratori ammesse all’anticipo pensionistico APE Sociale.
Solo alcune categorie, però, possono presentare la domanda per la verifica del diritto al trattamento. Questo esclude una parte significativa di lavoratori che, pur avendo maturato i requisiti principali (63 anni e 5 mesi di età con 30, 32 o 36 anni di contributi), restano fuori dal beneficio.
Il primo passaggio cruciale per l’accesso all’APE Sociale è la verifica del diritto alla pensione: il lavoratore o la lavoratrice deve aver maturato non solo i requisiti anagrafici e contributivi, ma anche soddisfare specifiche condizioni legate alla situazione lavorativa o familiare.
La domanda da presentare entro il 15 luglio 2025 potrebbe rappresentare l’unica possibilità per accedere a un trattamento economico agevolato.
L’indennità consente di ricevere mensilmente un contributo che, per legge, non può superare i 1.500 euro al mese, fino all’acquisizione del diritto alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata ordinaria.
Una volta ottenuta l’APE Sociale, è importante mantenere il diritto alla prestazione, ricordando che essa non è compatibile con lo svolgimento di attività lavorative, salvo rare eccezioni.
L’APE Sociale è una misura introdotta dall’articolo 1, commi da 179 a 186, della Legge di Bilancio 2017 e successive modifiche.
Possono accedere al trattamento:
È necessario aver compiuto almeno 63 anni e 5 mesi e trovarsi in una delle seguenti condizioni:
Per le categorie dei disoccupati, caregiver e invalidi è richiesto almeno 30 anni di contributi, salvo eccezioni. Le donne possono beneficiare di una riduzione del requisito contributivo pari a 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
Non basta appartenere a una delle categorie ammesse. Per ottenere l’APE Sociale è necessario rispettare ulteriori condizioni e conoscere le situazioni che possono impedire l’accesso al trattamento.
I requisiti necessari per l’anticipo pensionistico sono:
L’indennità è incompatibile con:
Sono ammessi esclusivamente i lavoratori che svolgono attività autonoma occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui. Il superamento di tale soglia comporta la decadenza dal beneficio e l’obbligo di restituzione delle somme percepite indebitamente.
L’accesso all’APE Sociale è regolato da scadenze ben definite. La domanda di riconoscimento deve essere presentata entro una delle seguenti date:
Successivamente al riconoscimento, oppure contestualmente (se già in possesso di tutti i requisiti), è possibile presentare la domanda di accesso alla prestazione.
L’esito della domanda presentata a luglio dovrebbe essere comunicato entro il 15 ottobre. In caso di certificazione positiva e di cessazione dell’attività lavorativa, il beneficiario potrà ricevere l’indennità dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso.