Lo stop al terzo mandato e le conseguenti divisioni nel centrodestra sul dossier spingono il centrosinistra a stringere sulla possibilita' di intese nei territori dove si andra' al voto. Domani, secondo quanto si apprende, e' in programma una riunione del Consiglio nazionale del Movimento 5 stelle durante la quale si discutera' soprattutto del tema delle alleanze. Il Consiglio nazionale e' l'organismo che deve vidimare le scelte strategiche, le prime riguardo le Regionali potrebbero arrivare sul Veneto (l'intesa con il Pd ci sarebbe su un civico, tra i nomi circolati anche quello di Giovanni Manildo, l'avvocato trevigiano, sindaco della citta' tra il 2013 e il 2018 dopo aver battuto alle urne Giancarlo Gentilini della Lega) e sulle Marche (in campo c'e' l'europarlamentare dem Matteo Ricci). Dialogo in corso pure in Puglia dove dovrebbe correre l'ex presidente di Anci, Antonio De Caro. Piu' spinosi i nodi riguardanti la Toscana e la Campania. In quest'ultima regione si prefigura la candidatura a traino 5 stelle di Roberto Fico, ex presidente della Camera. Ma non c'e' al momento alcun accordo con Vincenzo De Luca che, tra l'altro, in una lettera ha chiesto alla Conferenza delle Regioni di proporre un breve rinvio delle urne per evitare ritardi sulle opere del Pnrr. Situazione in alto mare e anche una trattativa su una lista del governatore attuale e sugli assessori non e' per ora decollata. I
n ogni caso l'auspicio dei pentastellati sul territorio e' che con lo stop arrivato al terzo mandato ci possa essere una accelerazione sul dossier. In Toscana il governatore Eugenio Giani, al termine della Conferenza delle Regioni, ha spiegato che ci sono le premesse per andare a votare il 12 o il 19 ottobre. Ma non ci sarebbe la convergenza dei Cinque stelle e poi c'e' il tema di Iv dopo le fibrillazioni con Avs e M5s. "In Liguria, senza di noi, si e' perso. In Umbria ed Emilia Romagna, con noi, si e' vinto", ha rivendicato nelle ultime elezioni Matteo Renzi che anche oggi ha allargato lo sguardo al futuro, "Se vogliamo vincere le elezioni" Politiche "del 2027 servira' farla finita con lo scontro ideologico e creare una forte componente riformista nel centrosinistra", ha sottolineato l'ex premier. A voler sfruttare il momento, dopo il tramonto del terzo mandato, e' anche Avs. "Ora non dobbiamo perdere altro tempo, occorre da subito aprire un tavolo di confronto, a partire da Pd-Avs-M5s, sulla prossima scadenza elettorale regionale. L'alternativa al governo Meloni si costruisce a partire da una proposta per i territori", ha affermato il presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, Peppe De Cristofaro.