28 Jun, 2025 - 19:43

Che malattia aveva Shefali Jariwala? L'attrice morta a soli 42 anni

Che malattia aveva Shefali Jariwala? L'attrice morta a soli 42 anni

La prematura scomparsa di Shefali Jariwala, attrice e modella indiana nota soprattutto per il celebre video musicale "Kaanta Laga", ha scosso profondamente il mondo dello spettacolo e i suoi milioni di fan.

Morta a soli 42 anni, la notizia ha suscitato numerose domande riguardo alle cause della sua morte e alle possibili condizioni di salute che potrebbero aver influito sul suo tragico decesso. Sebbene la causa della morte sia stato un arresto cardiaco, alcuni non hanno potuto fare a meno di chiedersi se non ci sia dell'altro, magari una patologia.

Ecco cosa sappiamo.

Shefali Jariwala: la causa della morte

Shefali Jariwala è venuta a mancare giovedì sera al Bellevue Multispeciality Hospital di Mumbai, dove era stata ricoverata dopo un improvviso arresto cardiaco. La notizia è stata confermata dai media indiani e ha rapidamente fatto il giro del web, generando una valanga di tributi da parte di colleghi, amici e fan.

Diventata celebre negli anni 2000 grazie al video "Kaanta Laga" di DJ Doll, Shefali aveva saputo conquistare anche il pubblico del grande schermo e della televisione, recitando in film come "Mujhse Shaadi Karogi" e partecipando alla popolare trasmissione reality "Bigg Boss 13".

Il suo sorriso e la sua energia l’avevano resa un volto amato, ma la morte improvvisa ha lasciato tutti senza parole.

Gli amici del mondo dello spettacolo, come l’attore Aly Goni e il rapper Mika Singh, hanno espresso sui social la loro incredulità e il dolore, descrivendola come una persona gentile e un’anima luminosa. Anche i fan hanno inondato le piattaforme online di messaggi di cordoglio, sottolineando la fragilità della vita e l’impatto emotivo della sua perdita.

L’ipotesi dell’epilessia tra i possibili fattori

Una delle condizioni mediche più discusse in relazione a Shefali Jariwala è l’epilessia, malattia di cui l’attrice si era fatta portavoce negli ultimi anni, raccontando la propria esperienza personale in vari interventi pubblici e campagne di sensibilizzazione.

Tuttavia, non esistono al momento conferme ufficiali riguardo a un suo trattamento clinico o a specifiche complicanze legate alla patologia. E questo ha fatto sì che molti suoi fan puntassero il dito contro la patologia per spiegare la morte improvvisa dell'adorata attrice:

virgolette
Ho avuto un attacco epilettico all'età di 15 anni. Ricordo che all'epoca ero sottoposto a una forte pressione per ottenere buoni risultati a scuola. Lo stress e l'ansia possono causare attacchi epilettici. È un circolo vizioso: si può avere un attacco a causa della depressione e viceversa

Aveva raccontato lei stessa in un'intervista al The Times of India.

L’epilessia è una malattia neurologica caratterizzata da crisi ricorrenti che possono variare in gravità e frequenza. Tra le complicazioni più gravi associate all’epilessia vi è la cosiddetta SUDEP (Sudden Unexpected Death in Epilepsy), una forma di morte improvvisa e inspiegabile che può colpire i pazienti epilettici.

Nel caso di Shefali Jariwala, alcuni esperti e osservatori hanno ipotizzato un possibile legame tra la sua morte improvvisa e questa condizione, ma si tratta al momento solo di speculazioni. Nessuna dichiarazione ufficiale o medico legale ha confermato questa correlazione.

Il lascito di Shefali

Oltre a essere ricordata per il suo impatto culturale nel mondo della musica e del cinema indiano, Shefali Jariwala lascia un’eredità importante legata anche alla sua volontà di rompere il tabù su alcune malattie ancora stigmatizzate, come l’epilessia. Attraverso il suo esempio, ha contribuito a far conoscere al grande pubblico le difficoltà e le sfide vissute da chi convive con patologie croniche.

Shefali era sposata con l’attore Parag Tyagi, con cui condivideva una vita privata riservata ma piena di affetto. Il sogno della coppia era adottare una figlia. La sua famiglia, così come amici e colleghi, ha espresso profondo dolore per questa perdita così inattesa e dolorosa.

La sua presenza sui social media fino a pochi giorni prima della morte, con messaggi di speranza e forza, aggiunge un ulteriore elemento di riflessione sul valore di ogni momento e sull’importanza di vivere la vita appieno.

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