06 Jul, 2025 - 12:07

Il tuo futuro a 63 anni: perché il 15 luglio 2025 è il vero spartiacque per la pensione 

Il tuo futuro a 63 anni: perché il 15 luglio 2025 è il vero spartiacque per la pensione 

“Riuscirò a ottenere 1.500 euro al mese a 63 anni e 5 mesi, presentando la domanda entro il 15 luglio 2025?” È una delle domande più frequenti che riceviamo, soprattutto da chi è consapevole dell’importanza di questa scadenza ravvicinata. Ma a chi conviene davvero andare in pensione con l’Ape Sociale?

In passato, accedere alla pensione era più semplice, con requisiti meno restrittivi che permettevano a molti lavoratori di scegliere liberamente se continuare a lavorare o andare in pensione con una rendita mensile appena inferiore allo stipendio. Oggi, invece, il sistema previdenziale è cambiato, con criteri più rigidi e strumenti di accesso più complessi.

La scadenza del 15 luglio 2025 rappresenta per molti un vero e proprio spartiacque: una data importante che può segnare il futuro pensionistico di migliaia di lavoratori in condizioni particolarmente fragili o impegnati in lavori gravosi. Per loro, agire tempestivamente non è solo un’opportunità, ma una necessità.

Cos'è l'Ape Sociale e a chi si rivolge: ecco cosa sapere sulla pensione a 63 anni e 5 mesi

L’Ape Sociale rappresenta un ponte tra un’indennità garantita dallo Stato italiano e l’accesso alla pensione ordinaria. Si tratta di una misura sperimentale, istituita dall’articolo 1 della Legge di Bilancio 2017 e successivamente aggiornata, che viene riconosciuta dall’INPS.

Possono accedere all’Ape Sociale i lavoratori che hanno almeno 63 anni e 5 mesi di età e un’anzianità contributiva minima di 30, 32 o 36 anni, a seconda della categoria di appartenenza.

Questa indennità nasce per compensare le difficoltà di chi non riesce a raggiungere i requisiti per la pensione ordinaria in modo tempestivo, soprattutto in presenza di condizioni particolari. Sono quindi destinatari dell’Ape Sociale: disoccupati, invalidi con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 74%, caregiver di familiari con handicap grave e lavoratori impegnati in attività lavorative gravose.

Per questi soggetti, l’Ape Sociale funge da “scivolo previdenziale”, offrendo un sostegno economico mensile fino al raggiungimento dell’età pensionabile di 67 anni o fino al conseguimento dei requisiti per la pensione anticipata ordinaria (42 anni, oppure 41 anni e 10 mesi per le donne).

Come funziona l'indennità e quanto spetta

Tra i problemi più urgenti per chi rientra nelle tutele dell’Ape Sociale c’è certamente l’accesso a un sostegno economico mensile, che può arrivare fino a un massimo di 1.500 euro. L'indennità viene corrisposta per 12 mensilità all’anno, senza alcuna rivalutazione nel tempo.

Il fatto che l’indennità sia garantita dallo Stato ed erogata mensilmente dall’INPS rappresenta una sicurezza fondamentale per i lavoratori che presentano domanda per questo trattamento.

 Pur non trattandosi di una vera e propria pensione, per cui mancano alcuni diritti associati ai trattamenti ordinari, l’Ape Sociale garantisce il sostegno economico fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o fino all’accesso a un trattamento pensionistico anticipato.

L’importo dell’indennità corrisponde alla rata mensile della pensione calcolata al momento della domanda, con un tetto massimo di 1.500 euro, e resta fisso senza ulteriori aumenti fino alla trasformazione in pensione ordinaria.

È importante sottolineare che, trattandosi di un’indennità e non di una pensione, la prestazione cessa con la morte del titolare e non è reversibile ai superstiti.

Quali sono i requisiti per accedere all’Ape Sociale

E qui si arriva al punto dei requisiti, che non includono solo l’età anagrafica, il montante contributivo e l’appartenenza a categorie meritevoli di tutela. Per poter accedere all’indennità è necessario:

  • non essere titolari di alcuna pensione diretta;
  • aver cessato ogni attività lavorativa subordinata, autonoma o parasubordinata;
  • appartenere a una delle categorie previste dalla legge (disoccupati, invalidi, caregiver, lavoratori gravosi).

Inoltre, per le donne i requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.

Come e quando presentare domanda per non perdere il diritto

Il 15 luglio 2025 rappresenta una scadenza importante per chi vuole accedere all’Ape Sociale. Entro questa data, infatti, deve essere presentata all’INPS la domanda di riconoscimento delle condizioni per il diritto all’indennità. Successivamente, in caso di esito positivo, si potrà procedere con la domanda vera e propria per l’accesso all’Ape Sociale.

Va ricordato che, oltre al 15 luglio, esiste una seconda scadenza, il 30 novembre 2025, ma quest’ultima è subordinata alla disponibilità delle risorse finanziarie stanziate dallo Stato.

È fondamentale tenere a mente che l’Ape Sociale è una misura sperimentale, attiva solo fino al 31 dicembre 2025. Per il 2026 si attendono aggiornamenti e possibili modifiche ai requisiti di accesso, ma al momento non c’è certezza sul prolungamento della misura.

Per questo motivo, il 15 luglio non è soltanto un termine burocratico, ma una reale opportunità da cogliere per assicurarsi un’uscita anticipata dal lavoro con un sostegno garantito dallo Stato. Questo permette a chi rientra nelle categorie protette di evitare di dover ricorrere agli ammortizzatori sociali o di dover attendere fino ai 67 anni per la pensione di vecchiaia.

Domande frequenti Ape Sociale: la tua pensione anticipata a 63 anni

  1. Qual è il termine ultimo per presentare la domanda di riconoscimento del diritto all'Ape Sociale? Il termine ultimo per presentare la domanda di riconoscimento delle condizioni per il diritto all'Ape Sociale all'INPS è il 15 luglio 2025. È fondamentale rispettare questa scadenza per non perdere l'opportunità di accedere all'indennità.
  2. L'importo dell'indennità Ape Sociale può aumentare nel tempo? No, l'indennità Ape Sociale non viene rivalutata nel tempo. L'importo corrisponde alla rata mensile della pensione calcolata al momento della domanda (fino a un massimo di 1.500 euro) e rimane fisso fino al raggiungimento dell'età pensionabile ordinaria o all'accesso a un'altra pensione.
  3. L'Ape Sociale è una misura permanente o temporanea? L'Ape Sociale è una misura di carattere sperimentale, e la sua validità è attualmente confermata fino al 31 dicembre 2025. Per gli anni successivi, si attendono eventuali aggiornamenti o modifiche ai requisiti di accesso, ma al momento non c'è certezza sul suo prolungamento.
LEGGI ANCHE