07 Jul, 2025 - 17:35

Riforma cittadinanza, muro di Lega e FdI: Tajani verso il confronto con l'opposizione?

Riforma cittadinanza, muro di Lega e FdI: Tajani verso il confronto con l'opposizione?

Alleati ma distanti. La Lega si prende la sua "rivincita" su Forza Italia dopo il "no" al terzo mandato espresso dagli esponenti del partito azzurro due settimane fa. Il Carroccio si schiera dalla parte di Meloni e di Fratelli d’Italia nel ribadire che una riforma sulla cittadinanza al momento non è necessaria e non rientra nemmeno nei programmi del governo. Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, tuttavia insiste e cerca di convincere i propri alleati che questo potrebbe essere un’occasione per riuscire dove il centrosinistra ha fallito.

Proprio il referendum dell’8 e del 9 giugno scorsi viene citato da parte degli esponenti del governo contrari alla riforma che, ancora una volta, battono pugno sull’esito delle urne: agli italiani una riforma che agevoli la cittadinanza non interessa, la legge di più di trent’anni fa è ancora utile. Il tema rischia di innescare nuovi dissidi all’interno della maggioranza a pochi mesi dalle elezioni regionali, banco di prova fondamentale per il governo Meloni che dovrà contare sull’appoggio di Forza Italia.

Tajani non sembra interessato al momento a dialogare con le forze dell’opposizione ma potrebbe essere un’opzione sul tavolo. Tuttavia le opposizioni sono state abbastanza lapidarie e il confronto con Forza Italia sembra quasi utopistico al momento. Le dichiarazioni dei leader dei partiti del centrosinistra non lasciano ben sperare.

Il muro della Lega sulla cittadinanza

Un netto no. Scontato soprattutto alla luce delle dichiarazioni di Forza Italia sul terzo mandato voluto dalla Lega: il Carroccio, nonostante le dichiarazioni di Salvini, avrebbe potuto aprire agli alleati di governo se fosse arrivato il sì al terzo mandato per sindaci e presidenti di Regione. Tajani però ha tenuto fede a quanto detto più e più volte: il terzo mandato rischierebbe di creare pericolosi "potentati" e Forza Italia si oppone a questa ipotesi.

Risultato? Il Carroccio, già convinto del "no" alla riforma sulla cittadinanza in partenza, adesso ha rafforzato la sua posizione secondo cui lo ius scholae non sia una misura utile al Paese. Anzi, il partito di Salvini ribadisce a gran voce che non rientra neanche nei piani del governo e che gli italiani si sono già espressi lo scorso 8 e 9 giugno.

Fratelli d’Italia si associa: i motivi del no

Non è un segreto che Fratelli d’Italia abbia assunto una posizione molto più netta sulla riforma della cittadinanza piuttosto che sul terzo mandato. Mentre sulla misura richiesta dalla Lega il partito di governo ha aspettato prima di dirsi favorevole o contrario, sulla cittadinanza è intervenuto a gamba tesa. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso di due interventi (uno alla Festa di Libero Quotidiano e il secondo, più recente, al Forum in Masseria) ha ribadito che la legge sulla cittadinanza non sarà modificata e non è una necessità per questo governo.

Un doppio no pesante che rischia di mettere la parola fine a uno dei progetti più ambiziosi di Forza Italia. Il ministro degli Esteri ha ribadito solo qualche giorno fa che le vedute differenti non saranno alla base della caduta di questo governo. Tuttavia, l’atteggiamento degli alleati sembra iniziare a irritare il vicepremier.

L’opposizione apre al dialogo? Non proprio…

Ne potrebbe approfittare il centrosinistra. Se non per i contenuti della riforma, l’opposizione potrebbe individuare nelle diatribe della maggioranza una situazione perfetta per destabilizzare il governo Meloni portando dalla sua un prezioso alleato. Forza Italia infatti registra quasi il 9% dei consensi e una sua uscita dalla coalizione di governo – al momento molto improbabile – potrebbe destabilizzare l’esecutivo nazionale.

Fantapolitica, insomma. Al momento le condizioni non sembrano favorire un confronto. Alleanza Verdi Sinistra e il Partito Democratico sono stati molto chiari al riguardo. In un’intervista al Corriere della Sera, la leader dem ribadisce:

virgolette
Stavolta mi sembra che abbia aperto e chiuso nel giro di 12 ore. Noi andiamo avanti con la nostra proposta che è ben migliore della loro. Chiaramente, saremo sempre disponibili a un confronto nel merito, ma non a prendere in giro gli italiani di nuova generazione che ancora aspettano che cambi una legge ingiusta che è lì dal 1992.

Ancora più severo il giudizio di Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali alla Camera:

virgolette
È orribile che la destra usi la questione della cittadinanza per la propria guerra interna. Stanno parlando dei nostri giovani, di ragazze e ragazzi cresciuti qui, accanto ai nostri figli. Se Forza Italia vuole davvero lo ius scholae voti la legge insieme alle opposizioni, se Tajani ha coraggio sfidi la xenofobia dei suoi alleati e le provocazioni di Salvini. Altrimenti lasci stare, sappiamo già che la destra italiana è incapace di guardare avanti.

Ma del resto, il vicepremier ha ribadito proprio negli scorsi giorni che i primi da convincere sono i suoi alleati: una missione difficile viste le posizioni di Lega e Fratelli d'Italia. 

Riassunto in tre punti

  • Scontro Lega-Forza Italia: La Lega respinge la proposta di riforma sulla cittadinanza, anche come reazione al "no" di Forza Italia sul terzo mandato, rafforzando le divisioni nella maggioranza.
  • Fratelli d’Italia allineata: Meloni ribadisce l'opposizione alla riforma dello ius scholae, chiudendo ogni spazio di manovra al progetto promosso da Tajani.
  • Dialogo difficile con l’opposizione: Le forze di centrosinistra restano scettiche e critiche, rendendo improbabile un’intesa con Forza Italia su una legge condivisa.

 

 

 

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