08 Jul, 2025 - 15:00

Riforma della cittadinanza, Forza Italia non molla ma la Lega si oppone: cosa succede ora?

Riforma della cittadinanza, Forza Italia non molla ma la Lega si oppone: cosa succede ora?

Forza Italia non ha alcuna intenzione di fare passi indietro sulla riforma della cittadinanza e assicura che non si farà strumentalizzare dal centrosinistra. Lo ius scholae, proposto dal partito azzurro, è stato però respinto in maniera piuttosto netta dagli altri due partiti della maggioranza: la Lega e Fratelli d’Italia. Il Carroccio, da sempre contrario a qualsiasi modifica della normativa sull’acquisizione della cittadinanza, ha ribadito il proprio no senza esitazioni. Anche Fratelli d’Italia, a cominciare dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si è detta contraria alla proposta forzista.

Alla luce di questa riluttanza, qual è allora la strategia di Forza Italia? Il partito guidato da Antonio Tajani ritiene di poter convincere gli alleati mostrando i vantaggi di una riforma che modifichi in parte l’attuale legge sulla cittadinanza per i minori stranieri. In particolare, il deputato Paolo Barelli, tra i promotori della proposta, ha promesso che il suo partito non presterà il fianco a strumentalizzazioni da parte dell’opposizione. 

Il riferimento è al tentativo del centrosinistra, lo scorso 8 e 9 giugno, di introdurre modifiche tramite un referendum, risultato poi inefficace. Al momento, però, un dialogo costruttivo nella maggioranza sembra lontano. Le recenti dichiarazioni del vicepresidente del Senato ed esponente leghista Gian Marco Centinaio ne sono una conferma. Centinaio ha ribadito, ancora una volta, che la modifica della legge sulla cittadinanza non rientra tra le priorità del governo guidato da Giorgia Meloni.

La proposta forzista: uno ius scholae “meritocratico”

Il nodo del contendere resta la proposta di Forza Italia, che punta a una forma di ius scholae più rigida rispetto a quella proposta dal centrosinistra. Secondo il disegno di legge forzista, la cittadinanza italiana potrebbe essere concessa agli stranieri che abbiano completato con profitto i dieci anni dell’obbligo scolastico (elementari, medie e biennio delle superiori), dunque fino ai 16 anni.

Un criterio ritenuto più serio e impegnativo rispetto alle proposte precedenti, che si basavano su presupposti meno stringenti.

Barelli: “Proposta seria e coerente con il nostro DNA”

Barelli ha rivolto un appello agli alleati della Lega e di Fratelli d’Italia affinché leggano con attenzione la proposta, sostenendo che si tratta di un testo equilibrato, coerente con i valori di Forza Italia e capace di migliorare l’integrazione:

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“Abbiamo una proposta seria, che non crea fratture e che mira a una cittadinanza consapevole e meritata. Siamo un partito della maggioranza con un DNA diverso, ma leale. Non ci faremo strumentalizzare né dalla sinistra né dall’opposizione.”

Il deputato ha poi spiegato che, frequentando la scuola dell’obbligo per dieci anni, un giovane immigrato si integra meglio, condividendo il percorso di crescita con i coetanei italiani. La norma attuale, ha ricordato Barelli, prevede invece che la cittadinanza venga concessa automaticamente al compimento dei 18 anni, senza ulteriori requisiti:

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“Noi chiediamo impegno e partecipazione, affinché il riconoscimento della cittadinanza sia anche un momento di responsabilità”

Centinaio chiude il dialogo: “Non è una priorità”

Dall’altra parte, la Lega mantiene una posizione di totale chiusura. Non solo per motivi ideologici, ma anche per ragioni politiche: il Carroccio non ha dimenticato il “no” di Forza Italia sul tema del terzo mandato e ora mostra poca disponibilità a rivedere la propria linea. “La riforma della cittadinanza non è nei piani del governo”, ha ribadito nei giorni scorsi il vicepremier e leader leghista Matteo Salvini, una posizione poi confermata anche da Giorgia Meloni.

Oggi, 8 luglio 2025, Gian Marco Centinaio è tornato sull’argomento con un commento secco: “Lo ius scholae non è una priorità di questo governo, lo abbiamo detto sin dall’inizio”. Una frase che, almeno per ora, sembra chiudere ogni spazio di confronto.

Riassunto in tre punti

  • Forza Italia propone uno ius scholae rigoroso, che prevede la cittadinanza per chi ha completato i dieci anni di scuola dell’obbligo, ma trova l’opposizione netta di Lega e Fratelli d’Italia.
  • Il partito di Tajani insiste sulla proposta, ritenendola meritocratica e utile all’integrazione, e afferma di non volersi far strumentalizzare né dal centrosinistra né dall’opposizione.
  • La maggioranza resta divisa, con la Lega e Meloni che escludono ogni apertura sulla riforma della cittadinanza, ritenendola non prioritaria per l’attuale esecutivo.
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