08 Jul, 2025 - 18:30

Tajani è davvero il ministro degli Esteri più "sfigato" della storia? Non proprio...

Tajani è davvero il ministro degli Esteri più "sfigato" della storia? Non proprio...

Lavorare come titolare della Farnesina non è mai facile, soprattutto di questi tempi. Ad ammetterlo è lo stesso ministro degli Esteri, Antonio Tajani, arrivato in affanno al convegno Democrazia e parlamentarismo nell’area del Mediterraneo, organizzato nella Sala della Regina alla Camera dei deputati. Il vicepremier si è voluto scusare con i presenti per il ritardo, definendosi "il ministro degli Esteri più sfigato della storia".

In effetti, Tajani è arrivato alla Farnesina in un momento particolarmente difficile per l'Italia. Dal 2022 si sono verificati diversi eventi a livello internazionale che hanno avuto effetti significativi anche per il nostro Paese: sono in corso due conflitti regionali, quello in Ucraina (già in atto quando Tajani è diventato ministro) e quello tra Israele e Hamas, scoppiato il 7 ottobre 2023, che si è esteso a tutto il Medio Oriente. A queste due guerre si associano anche le rispettive evoluzioni e gli impatti sull’economia internazionale, oltre al delicato rapporto che Roma deve cercare di mantenere con il neoeletto presidente statunitense Donald Trump, sempre pronto a minacciare dazi.

Un periodo non propriamente fortunato, ma c’è chi è stato decisamente più sfortunato. L'ex ministro degli Esteri Aldo Moro (1969-1973 e 1973-1974), in quasi cinque anni alla Farnesina, ha dovuto affrontare diverse crisi internazionali in uno scenario in costante mutamento. Assieme a Moro, anche altri ministri potrebbero considerarsi poco fortunati ad aver rivestito un ruolo tanto ambito in momenti poco felici.

La dichiarazione di oggi di Tajani

"Sono il ministro degli Esteri più sfigato della storia": lo ha detto con un sorriso il vicepremier Antonio Tajani, arrivato in ritardo a un evento alla Camera dei deputati, tenutosi oggi, 8 luglio 2025. La giustificazione del ministro ha suscitato l’ilarità dei presenti, ma contiene un fondo di verità. Nel periodo in cui Tajani è alla Farnesina, lo scenario internazionale appare in continuo fermento: guerre, dazi e impegni quotidiani rendono davvero difficile la vita del ministro degli Esteri, costantemente alle prese con nuove evoluzioni dei due grandi conflitti attuali, quello in Ucraina e quello in Medio Oriente.

Un aneddoto su tutti: lo scorso mese, quando Israele ha attaccato l’Iran, Tajani e altri esponenti del governo Meloni hanno iniziato a lavorare nella notte non appena è giunta la notizia dei bombardamenti. Allo stress legato al ruolo di ministro degli Esteri si aggiungono anche le recenti difficoltà con gli alleati di governo. Sembra che per Tajani non ci sia nemmeno un momento per respirare.

Chi ha vissuto un momento peggiore?

La situazione attuale è indubbiamente delicata, ma c’è chi ha vissuto periodi ancora più difficili. Durante il suo mandato alla Farnesina tra il 1969 e il 1974, il democristiano Aldo Moro ha dovuto fronteggiare numerose situazioni internazionali tese nel contesto della Guerra Fredda: era in corso la guerra in Vietnam – nella quale l’Italia non era direttamente coinvolta, ma che rappresentava un punto nevralgico dello scontro tra USA e URSS –; nel 1973 scoppiò la guerra del Kippur in Israele, che ebbe ripercussioni a livello globale; poco dopo, vi fu il golpe militare in Cile a opera di Augusto Pinochet.

Uno scenario internazionale turbolento, accompagnato dalla nascita e dall’espansione del terrorismo rosso e nero in Italia. Insomma, Moro ha vissuto un periodo ben più drammatico rispetto a Tajani.

Gli altri periodi difficili

Il ministro degli Esteri è in buona compagnia. In passato, diversi politici si sono ritrovati a guidare la Farnesina in momenti storicamente complessi: basti pensare all’ex DS Massimo D’Alema, che fu ministro tra il 1998 e il 2000 durante la guerra in Jugoslavia, oppure a Franco Frattini, in carica tra il 2002 e il 2004, negli anni del conflitto in Iraq.

Un esempio più recente è quello di Giulio Terzi di Sant’Agata, ministro degli Esteri del governo tecnico di Mario Monti. Quando l’esponente di Fratelli d’Italia era alla Farnesina, erano ancora in corso le Primavere Arabe, che hanno coinvolto l’intero Medio Oriente.

Riassunto in tre punti

  • Tajani ammette le difficoltà del suo mandato alla Farnesina, segnato da due conflitti (Ucraina e Medio Oriente), tensioni economiche globali e complessi rapporti diplomatici, definendosi ironicamente “il ministro degli Esteri più sfigato della storia”.
  • Il contesto attuale è complicato, ma non inedito nella storia della Farnesina: Aldo Moro, ad esempio, ha operato in un periodo ancora più turbolento, tra Guerra Fredda, terrorismo interno e crisi internazionali.
  • Altri ministri degli Esteri hanno affrontato situazioni critiche, come D’Alema durante la guerra in Jugoslavia, Frattini nel periodo della guerra in Iraq e Terzi nel pieno delle Primavere Arabe.
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