09 Jul, 2025 - 22:00

Caso Almasri, l'opposizione invoca le dimissioni di Nordio: il governo Meloni è nei guai?

Caso Almasri, l'opposizione invoca le dimissioni di Nordio: il governo Meloni è nei guai?

Trema la terra sotto i piedi del governo Meloni. A spaventare l'esecutivo nazionale sono le vicende accadute nelle ultime quarantotto ore legate alla Libia: dopo il respingimento del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi – oggetto di battute sarcastiche da parte del centrosinistra – è emerso uno scandalo che riguarda il quasi dimenticato caso Almasri

Nella giornata di oggi, 9 luglio 2025, è emersa dagli atti del Tribunale dei Ministri una mail datata 19 gennaio 2025. In quella data, il militare libico Almasri – sul quale pendono accuse di crimini contro l'umanità – era stato arrestato sul suolo italiano per poi essere rilasciato. La mail dimostra che Nordio sapeva della gravità della situazione e chi fosse il criminale arrestato, ma il giorno dopo ha fornito una versione differente.

La mail incriminata è stata inviata dal capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Alessandra Bartolozzi, a Luigi Birritteri, capo del Dipartimento per gli affari di giustizia, per indicare la mancanza dell'autorizzazione all'arresto di Almasri. Bartolozzi ha poi invitato a sentirsi su "Signal", una piattaforma per inviare messaggi. Dunque, Nordio era al corrente e avrebbe mentito durante l'informativa alle Camere, e ora il Guardasigilli è nell'occhio del ciclone. Tuttavia, per il governo potrebbe esserci una via di fuga: a trovarla è stata la senatrice leghista e avvocata Giulia Bongiorno.

Cosa hanno detto le opposizioni?

"Hanno rimpatriato con un volo di Stato uno stupratore di bambini": questo è il commento del presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, sulla vicenda relativa al rimpatrio di Almasri. Forse, quello del leader pentastellato è il commento più netto sul caso che riguarda Nordio, del quale vengono chieste a gran voce le dimissioni. Arriva anche una nota dell'intero Movimento Cinque Stelle che chiede al Guardasigilli di farsi da parte.

Non manco un commento dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che passa all'accusa del governo Meloni, definito "debole" nel gestire il caso Almasri.

A chiedere le dimissioni di Nordio è anche il segretario di Sinistra Italiana e co-portavoce di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni:

virgolette
Noi lo avevamo detto subito che il governo Meloni, nella vergognosa liberazione del torturatore libico Almasri, aveva cercato in tutti i modi di imbrogliare le carte, facendo il gioco delle tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano

Della stessa opinione è l'altro co-portavoce di Avs, Angelo Bonelli, che punta il dito contro il Guardasigilli e il governo. Infine, la segretaria del Pd, Elly Schlein, chiede a Meloni di presentarsi alla Camera e al Senato per spiegare cosa è successo.

Rischio terremoto politico nel governo?

Forse, per la prima volta in tre anni, il governo Meloni sente tremare la terra sotto i piedi. Le due vicende riguardanti la Libia – il ministro dell'Interno Piantedosi respinto nella visita di ieri e il caso relativo al Guardasigilli Nordio – sono segnali di debolezza nella politica estera e potrebbero avere un importante riflesso sulla tenuta del governo. Per ora, la presidente del Consiglio ha preferito non esprimersi.

La strategia della maggioranza, almeno per oggi, è quella del silenzio. L'accusa a Nordio arriva in un momento importante: la riforma della giustizia da lui promossa – e obiettivo del governo Meloni – sta affrontando l'iter della Camera e del Senato. Le possibili dimissioni potrebbero compromettere tutto? Il rischio c’è.

L'idea di Bongiorno dopo la diffusione degli atti

Forse a mettere una pezza potrebbe essere la senatrice della Lega e avvocata Giulia Bongiorno. Come riporta l'Ansa, l'esponente del Carroccio starebbe pensando a una denuncia contro ignoti per divulgazione di atti coperti dal segreto e che non sono stati ancora resi alle parti interessate, in riferimento a quanto emerso oggi sui media sulle comunicazioni intercorse tra i funzionari del Ministero della Giustizia sul caso Almasri.

La senatrice della Lega è avvocata dei quattro indagati: Meloni, Nordio, Piantedosi e il sottosegretario Mantovano. Un primo passo per difendersi, insomma, ma la premier e il ministro della Giustizia sanno che i prossimi saranno giorni difficili.

Riassunto in tre punti

  • Scandalo Almasri: È emersa una mail che prova che il ministro Nordio era al corrente dell'identità e della pericolosità di Almasri, poi rilasciato. Avrebbe mentito in Parlamento, sollevando richieste di dimissioni da parte delle opposizioni.
  • Pressione sull'esecutivo: Il caso Almasri, unito al recente fallimento diplomatico in Libia di Piantedosi, rappresenta un duro colpo per la credibilità e stabilità del governo Meloni.
  • Strategia difensiva: Giulia Bongiorno, avvocata degli indagati, valuta una denuncia per fuga di notizie come mossa legale difensiva, mentre la maggioranza per ora mantiene il silenzio.

 

 

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