12 Jul, 2025 - 15:15

Caso Almasri, cosa c'entra la riforma della giustizia con le accuse contro Nordio?

Caso Almasri, cosa c'entra la riforma della giustizia con le accuse contro Nordio?

Cosa hanno in comune il caso Almasri e la riforma della giustizia? A primo impatto, assolutamente nulla, ma c'è un esponente del governo Meloni che unisce due delle questioni più importanti dell'attualità del nostro Paese: il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Non è una sorpresa che proprio il Guardasigilli abbia tirato in ballo la riforma della giustizia mentre parlava delle sue dichiarazioni sul mancato arresto del generale libico Almasri.

Recentemente, a causa degli atti di un processo al Tribunale dei Ministri, Nordio è finito nel mirino delle opposizioni. Il ministro della Giustizia ha fornito di fronte all'organo giudiziario una versione diversa da quella emersa negli scorsi giorni: sembra infatti che Nordio fosse al corrente di chi fosse Almasri e del suo arresto. Nonostante tutto, il militare libico è tornato a casa propria su un volo di Stato. Il centrosinistra, da diversi giorni, chiede la testa del Guardasigilli, autore di una delle riforme più discusse e attese del governo Meloni: quella sulla Giustizia.

Ed è proprio dalla riforma che Nordio costruisce la sua difesa di fronte al Senato durante il question time del 10 luglio. Il ministro bolla come false le accuse avanzate in questi giorni: lo scopo sarebbe fermare la riforma della giustizia, da lui definita una svolta epocale per l'Italia.

Caso Almasri, Nordio si difende: ecco come

Ore di polemiche, inviti a dimettersi e pesanti silenzi da parte del governo Meloni. Le ventiquattro ore che hanno accompagnato la scoperta della mail che svela che il ministro sapeva della presenza di Almasri in Italia, smentiscono di fatto quanto detto da lui nel corso dell'informativa alla Camera e al Senato. Accuse gravi che mettono il Guardasigilli in una posizione piuttosto scomoda, tuttavia Nordio non si è perso d'animo e ha scacciato le voci delle dimissioni il giorno dopo la scoperta della mail.

Durante il question time al Senato di due giorni fa, il ministro della Giustizia era l'esponente del governo più atteso proprio perché si era certi che avrebbe dato una risposta al mare magnum di accuse degli scorsi giorni. Nordio è lapidario:

virgolette
Siamo in un momento di dirittura d’arrivo di una riforma epocale della giustizia, le provano tutte per rallentarla o intimidirci, a costo di inventarsi bufale solenni.

Cosa c'entra Almasri con la riforma della giustizia

La risposta del ministro della Giustizia lascia tutti perplessi: qual è il nesso tra il caso che riguarda il mancato arresto del generale libico e la riforma della giustizia? Secondo il Guardasigilli, quanto è emerso negli scorsi giorni non sarebbe vero e pertanto non ci sarebbero novità alcune sul caso Almasri. I recenti sviluppi, definiti "bufale" dal ministro, arrivano in un momento cruciale per il ministero della Giustizia.

La riforma sta seguendo il suo iter tra Camera e Senato e, inevitabilmente secondo Nordio, dovrà anche passare per un referendum popolare. Sull'approvazione della tanto attesa riforma si regge l'equilibrio del governo Meloni: la separazione delle carriere è una promessa fatta dal centrodestra nel 2022 che non può essere mancata. Le accuse e le richieste di dimissioni arrivano pertanto in una fase importante e rischiano di minare la riforma della giustizia.

La risposta del Pd e dell'Anm

Il nesso tra Almasri e la riforma della giustizia non regge, secondo il Partito Democratico e l'Associazione nazionale magistrati. Francesco Boccia, presidente dei senatori del PD, ha dichiarato a Sky Agenda che Almasri potrebbe essere processato in Libia, mentre in Italia non è stato arrestato, facendo una pessima figura.

Il senatore dem ha accusato il ministro Nordio di aver mentito al Parlamento e al Paese, affermando che se c’erano motivi di sicurezza, il governo avrebbe dovuto comunicarli, anche con il segreto di Stato. Secondo Boccia, il governo ha ignorato un mandato di cattura per permettere ad Almasri di tornare, e ora un ministro che mente pretende una riforma costituzionale della giustizia. Anche il segretario di Anm, Rocco Maruotti, ha criticato Nordio definendo offensive le sue accuse.

Riassunto in tre punti

  • Nordio collegato al caso Almasri e alla riforma: Il ministro è accusato di aver mentito sul mancato arresto del generale libico, mentre difende la sua posizione legandola alla riforma della giustizia.
  • Sospetti e tensioni politiche: Le opposizioni chiedono le dimissioni di Nordio, accusato di insabbiare informazioni per tutelare l'iter della riforma.
  • Critiche da Pd e Anm: Partito Democratico e magistrati respingono il nesso tra caso Almasri e la riforma, definendo le giustificazioni del ministro pretestuose e fuorvianti.

 

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