13 Jul, 2025 - 08:51

Dazi di Trump all'Ue, gli effetti sull'Italia e la strategia di Meloni per evitare il peggio

Dazi di Trump all'Ue, gli effetti sull'Italia e la strategia di Meloni per evitare il peggio

I dazi sono stati uno shock collettivo al quale bisogna reagire con la dovuta calma. Quella del presidente degli Usa, infatti, è una strategia per mettere pressione ai mercati europei e agli Stati membri dell'Ue. Poi verrà il momento in cui si potrà trattare e trovare un compromesso rispetto al 30% di dazi imposti sulle merci europee che arriveranno negli Usa. Questa è la strategia della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che fino a qualche tempo fa riteneva che i dazi potessero essere evitabili.

La realtà, però, è un'altra. Ieri il presidente statunitense Donald Trump ha inviato una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all'interno della quale annunciava le misure per le merci d'Oltreoceano che entreranno in vigore dal prossimo primo agosto, tra meno di venti giorni. La presidente della Commissione europea non si è scomposta e ha detto che arriverà una reazione da parte dell'Ue.

In questo contesto, la presidente del Consiglio cerca di fare da paciere e di trovare un compromesso tra le parti, come si legge all'interno di un comunicato diffuso nella scorsa giornata da Palazzo Chigi. Nel governo, però, non tutti sono d'accordo: la Lega avrebbe preferito e continua a sostenere la necessità di una trattativa bilaterale tra Roma e Washington per trovare un compromesso.

I dazi annunciati da Trump

Alla fine, la decisione di Donald Trump sui dazi alle merci dell'Unione Europea è arrivata. Nella giornata di ieri, 12 luglio 2025, in una lettera inviata alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il presidente degli Usa ha annunciato che dal prossimo primo agosto entreranno in vigore tariffe doganali del 30% sulle merci europee. C'è un modo per evitare i dazi, come spiegato nella lettera: produrre negli Stati Uniti, ma questo comporterebbe uno spostamento del lavoro oltreoceano.

L'Italia non è esente dai dazi. In quanto Stato membro dell'Ue, anche il nostro Paese subirà le misure imposte dal presidente degli Stati Uniti e ora sarà fondamentale trovare una quadra assieme a Bruxelles sul futuro dei rapporti commerciali con gli Usa. Con i dazi al 30% c'è il rischio che l'Italia registri perdite fino a 35 miliardi di euro all'anno e al 10% fino a 3,5 miliardi, questo secondo le stime della Cgia.

La strategia di Meloni

La mossa di Donald Trump, con la minaccia di dazi al 30%, ha sorpreso molti, ma per Giorgia Meloni la partita è tutt'altro che chiusa. La premier italiana ritiene ci siano ancora margini per un “accordo equo”, molto lontano dalle posizioni espresse da Washington nella lettera inviata a Ursula von der Leyen. A Roma si ipotizza che quella americana sia solo una mossa tattica per aumentare la pressione prima della scadenza dei negoziati. Per questo, Palazzo Chigi invita alla calma, evitando polarizzazioni che potrebbero compromettere l’intesa.

Mentre le opposizioni attaccano duramente il governo – con Elly Schlein che parla di “follia autarchica” e Giuseppe Conte che accusa Meloni di “svendere l’interesse nazionale” – il comunicato ufficiale italiano mantiene toni concilianti, più vicini a Berlino che a Parigi. Nessuna menzione alle contromisure europee, ma un chiaro invito al dialogo transatlantico.

L’Italia punta a difendere le proprie imprese, sottolineando l'importanza di un’Europa meno burocratica. Confindustria evidenzia la “volontà sgradevole di trattare” da parte di Trump, e intanto il governo segue con attenzione il dossier, che sarà discusso anche nella missione a Washington del ministro Tajani. Sullo sfondo, la Lega attacca Bruxelles, accusandola di penalizzare l’Italia con il suo approccio “a trazione tedesca”.

Minaccia o realtà?

Un accordo, dunque, è ancora possibile anche se mancano pochi giorni all'entrata in vigore della tariffa tanto temuta sulle merci europee. Già in passato il presidente Trump ha fatto clamorosi passi indietro dopo essersi reso conto che le proprie misure erano nocive per i propri alleati fuori dagli Stati Uniti.

Sarà così anche questa volta? Per ora il rischio dei dazi è concreto e, per scongiurarlo, sarà fondamentale lavorare come Ue o le misure della Casa Bianca colpiranno tutti i Paesi membri.

Riassunto in tre punti

  • Trump ha annunciato dazi del 30% sulle merci europee a partire dal 1° agosto 2025, con la possibilità di evitarli solo spostando la produzione negli Usa.
  • Meloni adotta una linea diplomatica, cercando un compromesso con Washington e mantenendo i toni distensivi, nonostante le critiche interne e delle opposizioni.
  • Il rischio è concreto, ma un accordo resta possibile, purché l’Ue agisca in modo coeso e proattivo nel dialogo con gli Stati Uniti.
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