Ancora un piccolo sforzo prima delle ferie, poi se ne parla a settembre. L’ultimo mese di lavori parlamentari prima della pausa estiva si preannuncia come una vera corsa contro il tempo. I deputati e i senatori, infatti, avranno a disposizione appena poco meno di due settimane effettive per portare a termine un’agenda fitta di impegni legislativi. Si tratta di un passaggio cruciale, nel quale si concentrano provvedimenti rilevanti e politicamente sensibili: sei decreti, tra cui alcuni destinati a essere votati con la fiducia, una riforma costituzionale di grande peso e un intervento penale senza precedenti per l’introduzione del reato di femminicidio punito con l’ergastolo.
La questione del fine vita, invece, arriva in Aula il 17 luglio. Nel frattempo, in mezzo all’intensità dei lavori parlamentari, resterà comunque spazio per le tradizionali cerimonie istituzionali: le cerimonie del Ventaglio per i presidenti delle Camere, un appuntamento rituale prima della chiusura dei lavori prevista tra il 7 e l’8 agosto. Poi, finalmente, le ferie tanto attese.
Il calendario dei lavori parlamentari si apre con il decreto Infrastrutture, già approvato con fiducia alla Camera e in attesa dell’esame al Senato tra il 15 e il 17 luglio. Il provvedimento, pur al centro delle polemiche per norme poi ritirate (come quella sull’aumento dei pedaggi e l’emendamento sull’acquisto di armi), resta un testo cardine. Anche le disposizioni che avevano sollevato allarme sulla possibile revisione dei criteri antimafia sono state rimosse, ma il confronto resta acceso.
A seguire, il Senato dovrà affrontare il decreto Università, quello sui comparti produttivi e la delega sullo spettacolo. Più verso fine luglio toccherà al decreto fiscale e al decreto sull’economia, per poi chiudere il ciclo con il provvedimento sull’organizzazione dei grandi eventi sportivi e la delega per la riforma fiscale. Il 17 luglio arriva in Aula un testo sul fine vita che mira al rafforzamento delle cure palliative.
A completare l'agenda, due disegni di legge collegati alla manovra: uno per la semplificazione delle attività economiche e l’altro per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio.
Alla Camera, invece, dopo l’approvazione del decreto Infrastrutture, l’attenzione si concentrerà sulla delega fiscale, da inviare al Senato, e sul decreto fiscale, atteso in Aula dal 18 luglio e da convertire entro il 16 agosto. Si proseguirà con i testi relativi a grandi eventi sportivi, università, comparti produttivi e, infine, il decreto Economia, che dovrebbe arrivare il 4 agosto.
Sul piano politico, le fiducie saranno uno strumento decisivo per garantire tempi rapidi. Dopo quella già posta sul decreto Infrastrutture, che dovrebbe essere replicata al Senato, il governo valuta di utilizzarla anche per il decreto Economia. Meno certa, ma possibile, la fiducia sui testi relativi a fisco, grandi eventi e comparti produttivi. La scelta dipenderà dall’andamento dei lavori e dalla coesione delle forze politiche di maggioranza.
Particolare rilevanza assume anche la riforma costituzionale in discussione al Senato, che mira alla separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti. Il dibattito è stato contingentato e l’approvazione è attesa entro il 23 luglio.
Si tratta della prima lettura in Senato, dopo il via libera già arrivato dalla Camera. Nella stessa settimana, sarà affrontato anche il disegno di legge che introduce il reato autonomo di femminicidio, punito con l’ergastolo. Il testo, approvato all’unanimità in commissione Giustizia, rappresenta un passo simbolico e giuridico fondamentale contro la violenza di genere.