La FIFA e il sindacato dei calciatori hanno trovato un punto d'accordo? Pare proprio di sì. Durante un incontro tenutosi a New York, a poche ore dalla finalissima della prima edizione della Coppa del Mondo per Club, è stata presa una decisione che potrebbe rimettere in discussione i calendari del calcio moderno, da anni ormai senza pause. Ma di cosa si tratta esattamente?
L’incontro tra FIFA e FIFPRO ha portato a una prima e importante intesa per ridisegnare i calendari internazionali. Il tema, da tempo centrale, riguarda il sovraccarico eccessivo di partite che affligge calciatori e club, compressi tra campionati nazionali, coppe europee, viaggi internazionali e tornei sempre più frequenti.
Durante il vertice newyorkese, le parti hanno discusso apertamente della necessità di trovare un equilibrio tra spettacolo e tutela della salute dei giocatori. Per la prima volta, la FIFA ha riconosciuto ufficialmente che l’attuale modello è insostenibile nel lungo periodo. È quindi partita l'idea di una riforma dei calendari, ma in cosa consiste, nello specifico?
Lo si comprende dalle dichiarazioni ufficiali rilasciate dalla FIFA:
Si va verso un modello calcistico più sostenibile, e non è un caso che l’intesa sia arrivata alla vigilia della finale della Coppa del Mondo per Club, simbolo dell’espansione del calcio internazionale che ha generato non poche polemiche per il carico aggiuntivo imposto agli atleti.
Nei prossimi giorni – probabilmente a ridosso dell’inizio della nuova stagione calcistica – verrà istituito un tavolo permanente di confronto tra FIFA, FIFPRO e altri attori del calcio professionistico. L’obiettivo è quello di presentare un nuovo assetto del calendario entro la fine dell’anno, con l’entrata in vigore prevista in modo graduale a partire dal 2026.