Un Nobel per la Pace per la relatrice speciale Onu per la Palestina, Francesca Albanese. Questa è la proposta lanciata dai leader di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il premio andrebbe a riconoscere lo sforzo della relatrice per la tutela dei palestinesi in una fase molto difficile della loro storia. Tuttavia, il Nobel potrebbe anche essere visto come un gesto di sfida nei confronti del presidente statunitense Donald Trump, che di recente ha imposto sanzioni ad Albanese, e verso il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
La vicenda legata alla relatrice dell'Onu per i territori occupati è collegata anche al rapporto da lei pubblicato a inizio mese, nel quale segnalava gli atteggiamenti israeliani nei confronti dei civili palestinesi, denunciando la partecipazione delle multinazionali big tech statunitensi nel massacro di innocenti.
Fratoianni, a tal proposito, si è soffermato anche sulle pubblicità recentemente comparse su YouTube, nelle quali si elogia l'operato di Israele nella Striscia di Gaza. Secondo quanto affermano gli spot, per i quali è stata utilizzata l'intelligenza artificiale, lo Stato ebraico starebbe aiutando gli sfollati fornendo aiuti umanitari. Una situazione che sembra surreale al co-portavoce di Avs, che la definisce come "manipolazione ideologica".
Oggi, 15 luglio 2025, il co-portavoce di Avs, Nicola Fratoianni, ha invitato il governo italiano a prendere una posizione sulle sanzioni imposte dalla Casa Bianca alla relatrice speciale dell'Onu, Francesca Albanese. Secondo Fratoianni, è necessario che il governo alzi la testa e pensi alla tutela di una propria cittadina che ha già ricevuto la solidarietà delle istituzioni sovranazionali, ma non quella del suo Paese.
Il co-portavoce di Avs spiega poi che il suo partito ha lanciato una raccolta firme per proporre la candidatura di Francesca Albanese al Premio Nobel per la Pace. In queste ore, la raccolta firme ha raggiunto oltre 80mila consensi. Segno che molti italiani, spiega Fratoianni, sono stanchi di quello che sta accadendo ai palestinesi.
Pubblicità pro-#Israele, @NFratoianni (@SI_sinistra): "Tentativo di manipolazione dell'opinione grazie a messaggi truffaldini. Il #genocidio è sotto gli occhi di tutti. #Meloni dovrebbe difendere #Albanese, abbiamo lanciato una raccolta firma per assegnarle il #Nobel per la pace" pic.twitter.com/DOlYMN5iHI
— Tag24 (@Tag24news) July 15, 2025
Perché assegnare il Nobel per la Pace a Francesca Albanese? Basta consultare il sito MettiLaFirma.it per capire quali sono le motivazioni di Avs. La relatrice Onu è proposta come candidata al Premio Nobel per la Pace 2025 per il suo lavoro nel documentare violazioni dei diritti umani, inclusi bombardamenti indiscriminati e trasferimenti forzati.
Nonostante pressioni politiche, minacce e sanzioni, si legge nel comunicato che accompagna la raccolta firme, ha mantenuto autonomia e rigore, promuovendo responsabilità penale e misure di embargo sugli armamenti. La sua candidatura sottolinea l’importanza del rispetto del diritto internazionale e della protezione dei difensori dei diritti umani.
Il premio riconoscerebbe il suo contributo alla giustizia e offrirebbe sostegno simbolico alle vittime dei conflitti. La raccolta firme ha già superato, come annunciato nel punto stampa di oggi, le 80mila adesioni.
C'è poi quella che Fratoianni definisce "propaganda di Israele su YouTube". Da un mese a questa parte, nei video diffusi sulla principale piattaforma, compaiono spot pubblicitari nei quali si elogia l'azione di Israele nella Striscia di Gaza: stando alle pubblicità, spesso realizzate con intelligenza artificiale, Tel Aviv fornirebbe aiuti ai civili palestinesi. Il caso degli spot pubblicitari è stato oggetto di indagine anche dal sito d'informazione FanPage scoprendo che vengono sponsorizzati dalla Israeli Government Advertising Agency, vicina al governo israeliano.
Fratoianni bolla come falsi gli spot pubblicitari pro-Israele e spiega come ormai tutto il mondo si sia reso conto delle azioni militari portate avanti dallo Stato ebraico e del coinvolgimento dei civili palestinesi:
L'auspicio, per il co-portavoce di Avs, è che il governo italiano si accorga di quanto sta succedendo e ritiri ogni supporto a Tel Aviv.