18 Jul, 2025 - 14:02

Chi è Lirio Abbate? Biografia e vita privata del giornalista sotto sorta

Chi è Lirio Abbate? Biografia e vita privata del giornalista sotto sorta

Lirio Abbate è una delle voci giornalistiche più autorevoli e coraggiose nella lotta contro la criminalità organizzata in Italia. Grazie alle sue inchieste, ai reportage e ai libri, è diventato un punto di riferimento nel giornalismo investigativo, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra mafia e politica. Sotto scorta dal 2007 per le minacce subite, Abbate ha pagato caro il proprio impegno per la verità, continuando però la sua attività con rigore e passione.

Lirio Abbate: età e origini

Lirio Abbate nasce il 26 febbraio 1971 a Castelbuono, in provincia di Palermo, in una famiglia siciliana radicata nel territorio. Sin da giovanissimo sviluppa una forte vocazione per il giornalismo, iniziando la sua carriera nel 1990, all’età di 19 anni, collaborando con il Giornale di Sicilia da Termini Imerese. La sua formazione avviene sul campo: scrive di cronaca nera e giudiziaria, un’esperienza che segnerà profondamente la sua prospettiva professionale e personale.

Oggi, a oltre cinquant'anni, Abbate resta profondamente legato alle origini siciliane, che hanno fortemente influenzato la scelta dei temi centrali della sua carriera, dalla lotta alla mafia fino alle storie di riscatto sociale.

Lirio Abbate: moglie e Figli

Nonostante la notorietà, Lirio Abbate è molto riservato sulla propria vita privata. Le principali testate sottolineano come sia poco incline a divulgare dettagli sulla moglie o su eventuali figli. Questa scelta di riservatezza è dovuta in parte anche al clima di minaccia e di rischio costante in cui si è trovato a vivere a causa delle sue indagini sulla mafia. Non vi sono quindi notizie pubbliche confermate o dichiarazioni ufficiali riguardo a moglie e figli, a tutela dalla sua sicurezza e di quella dei familiari.

Carriera

La carriera di Lirio Abbate è una delle più brillanti e coraggiose del giornalismo italiano contemporaneo. Dopo gli esordi al Giornale di Sicilia, nel 1997 passa alla redazione palermitana dell’ANSA, dove arriva a essere capo servizio aggiunto e si distingue per la cronaca giudiziaria e gli approfondimenti su mafia, corruzione e criminalità organizzata.

Tra il 1998 e il 2008 lavora come corrispondente per La Stampa dalla Sicilia, firmando reportage di grande rilievo sugli sbarchi dei migranti e sul traffico umano. L’11 aprile 2006 ottiene un’esclusiva internazionale: è l’unico giornalista presente durante il blitz che porta all’arresto del boss Bernardo Provenzano, latitante da 43 anni. Questo episodio rappresenta uno snodo centrale nella sua carriera.

Dal 2009 inizia a scrivere per L’Espresso, coordinando la sezione Inchieste e dal 2022 fino al 2023 ne è stato anche direttore. Negli ultimi anni ricopre ruoli di vertice nella redazione de La Repubblica. Le sue inchieste anticipano importanti vicende giudiziarie, come lo scandalo di Mafia Capitale. Ha scritto e condotto insieme a Peter Gomez la trasmissione televisiva “Impronte di mafia” ed è autore di numerosi saggi e libri-inchiesta, tra cui I complici, Fimmine ribelli, La lista, U siccu e Faccia da mostro.

Per la sua attività Abbate ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Cronista dell’anno 2003, il Premiolino 2010, e il suo nome compare nella lista dei “100 eroi dell’informazione” di Reporters sans frontières (RSF). Restano celebri anche i suoi interventi in teatro e televisione, sempre volti a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla legalità e contro le mafie.

Lirio Abbate incarna il giornalista d’inchiesta che non si arrende di fronte alle minacce e alle intimidazioni, ma continua a lavorare per offrire al paese un’informazione libera, coraggiosa e rigorosa.

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