18 Jul, 2025 - 18:47

Tregua fiscale 2026: Saldo e Stralcio (e Rottamazione quinquies) per un nuovo inizio

Tregua fiscale 2026: Saldo e Stralcio (e Rottamazione quinquies) per un nuovo inizio

Per molti contribuenti l’aria che si respira non è delle migliori: le cartelle esattoriali accumulate negli anni, gli interessi di mora cresciuti a dismisura e quella costante sensazione di non riuscire più a liberarsi dalla morsa del fisco pesano come un macigno. Con la nuova Legge di Bilancio 2026 sono allo studio misure che potrebbero rappresentare un vero e proprio “anno zero” per i debitori fiscali. Si parla, infatti, del ritorno della Pace fiscale, con il Saldo e Stralcio e la Rottamazione quinquies, strumenti che permetterebbero di chiudere definitivamente i conti con il passato e ripartire con maggiore serenità.

Ed è proprio questo il dubbio che ci ha scritto Luca, un nostro lettore, il quale ci chiede:

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Ho diverse cartelle esattoriali arretrate e non ho aderito alla Rottamazione quater, ma vorrei davvero rimettermi in regola senza essere strozzato da pignoramenti o fermi amministrativi. Ho sentito parlare di Saldo e Stralcio e di una nuova Rottamazione quinquies nel 2026. Posso sperare in un nuovo inizio? E qual è la differenza tra queste due soluzioni?

Partendo da questa domanda, vediamo in modo chiaro e concreto quali possibilità potrebbe offrire la tregua fiscale 2026 e quale percorso potrebbe essere più adatto in base alla propria situazione.

Saldo e Stralcio o Rottamazione quinquies? La scelta migliore per chi vuole chiudere i debiti col fisco

Con la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) vennero annullate automaticamente le cartelle esattoriali di importo residuo fino a mille euro, affidate all’Agenzia delle Entrate - Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Una misura che ha permesso a molti contribuenti di vedersi stralciare definitivamente le proprie pendenze debitorie.

Attualmente, però, questa misura non è più operativa: non è più possibile richiedere né ottenere l’annullamento parziale o totale delle somme iscritte a ruolo. Tuttavia, non è escluso che una misura simile possa tornare in discussione nella prossima Manovra 2026, con l’obiettivo di snellire il “magazzino fiscale” dai crediti ormai difficilmente esigibili e, al tempo stesso, incentivare l’adesione spontanea alle nuove misure agevolative.

Gestire i debiti fiscali non è mai semplice e lo diventa ancor meno in assenza di agevolazioni. In alcuni casi, però, è possibile ricorrere al giudice per ottenere un piano di riduzione o azzeramento del, come previsto nei casi di sovraindebitamento disciplinati dalla Legge 3/2012 (nota come “legge salva-suicidi”), laddove venga dimostrata l’oggettiva impossibilità di saldare integralmente le somme dovute.

Rottamazione: niente sconto sul capitale, ma via sanzioni e interessi

Diverso è il discorso per chi sceglie di aderire alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali, la cosiddetta Rottamazione dei debiti esattoriali. Questa misura non prevede alcun taglio sul debito principale, ma consente di non pagare sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione.

La differenza è semplice da capire:

  • Saldo e Stralcio: permette di pagare solo una parte del debito complessivo. Ad esempio, su un debito di 100.000 euro si potrebbe arrivare a versare anche soltanto 40.000 euro;
  • Rottamazione delle cartelle: si paga l’intero debito principale (100.000 euro nell’esempio), ma senza sanzioni, interessi e aggio. Il risparmio, in questo caso, può arrivare a circa il 50% rispetto all’importo originariamente iscritto a ruolo.

Attualmente non è più possibile aderire alla Rottamazione quater, ma la misura è ancora in corso per i contribuenti che hanno già un piano di rateizzazione attivo o che hanno aderito alla riammissione alla definizione agevolata, prevista per chi era decaduto entro il 31 dicembre 2024

 La vera novità: Rottamazione quinquies 2026

Ed eccoci alla misura che tutti aspettano, quella che ha acceso le speranze di Luca e di migliaia di contribuenti: la proposta di Rottamazione quinquies 2026.

La misura, ancora in fase di discussione, introdurrebbe importanti novità rispetto alle edizioni precedenti:

  • piano rateizzo decennale: possibilità di dilazionare i pagamenti fino a 120 rate mensili (10 anni), contro le 18 rate in 5 anni previste finora.
  • decadenza flessibile: il contribuente perderebbe i benefici solo dopo 8 rate non pagate, e non più per un singolo ritardo o mancato pagamento.

L’elaborazione definitiva della norma non è ancora chiusa e non si escludono eventuali modifiche restrittive che potrebbero limitare l’accesso alla misura. Il provvedimento, infatti, dovrà essere approvato in via definitiva con la Legge di Bilancio 2026.
L’attesa è alta: molti sperano in una nuova definizione agevolata entro fine dicembre 2025, con apertura delle domande già nel primo semestre 2026.

Quale strada scegliere per un vero nuovo inizio?

La risposta per Luca – e per chi si trova in una situazione simile – è duplice:

  • se puoi pagare, ma hai bisogno di tempo:
    • la Rottamazione quinquies rappresenta sicuramente un’ottima soluzione, poiché ti permette di saldare il debito senza sanzioni, interessi e aggio, e con un piano di pagamento dilazionato fino a 120 rate mensili. In alternativa, è sempre possibile richiedere una normale rateizzazione del debito presso l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, ma in questo caso non avrai diritto ad alcuno sconto su sanzioni e interessi. Per i piani ordinari da 84 a 120 rate (riservati a chi si trova in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico - finanziaria) è previsto un tasso di interesse del 4,5% annuo sui debiti di natura erariale (art. 21, comma 1, DPR n. 602/1973)
  • se non puoi pagare perché la tua situazione economica è troppo delicata:
    • in questo caso potresti valutare di ricorrere alla procedura di sovraindebitamento prevista dalla cosiddetta Legge salva-suicidi (Legge 3/2012). Si tratta, in sostanza, di un vero e proprio Saldo e Stralcio giudiziale, che consente – se approvato dal giudice – di ridurre il debito anche in misura significativa. Attenzione, però: la procedura è complessa e richiede la dimostrazione dell’oggettiva impossibilità di far fronte ai debiti. Per questo motivo è fondamentale affidarsi a un professionista esperto in ambito fiscale o legale.

Domande frequenti sulla tregua fiscale 2026

  1. La Legge di Bilancio 2026 è già stata approvata e quali sono le tempistiche previste per l'entrata in vigore della Rottamazione quinquies? Al momento, la Legge di Bilancio 2026 è ancora in fase di studio e discussione. Le misure, inclusa la Rottamazione quinquies, devono essere approvate in via definitiva. Si prevede che l'approvazione avvenga entro fine dicembre 2025, con la possibilità che le domande per la nuova definizione agevolata possano essere presentate già nel primo semestre del 2026.
  2. Qual è la differenza principale tra un piano di rateizzazione ordinario con l'Agenzia delle Entrate-Riscossione e la futura Rottamazione quinquies? La differenza fondamentale risiede nello sconto applicato. Con la Rottamazione quinquies, potrai saldare il debito senza pagare sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione, ottenendo un risparmio significativo. Un piano di rateizzazione ordinario, invece, ti permette di dilazionare il pagamento del debito, ma non prevede alcuno sconto su sanzioni e interessi.
  3. Esistono alternative alla Rottamazione quinquies per chi si trova in una situazione economica molto difficile e non riesce a pagare i debiti? Sì, per chi si trova in una situazione di obiettiva difficoltà economica, la Legge 3/2012 (nota come "legge salva-suicidi") prevede la procedura di sovraindebitamento. Questa permette di ricorrere a un giudice per ottenere un piano di riduzione del debito (un vero e proprio Saldo e Stralcio giudiziale), che può arrivare fino al 60%. Tuttavia, è una procedura complessa che richiede la dimostrazione dell'impossibilità oggettiva di saldare i debiti e l'assistenza di un professionista.
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