19 Jul, 2025 - 13:25

Sanatoria Partite Iva: a chi è rivolto il ravvedimento speciale, come funziona e quali vantaggi offre

Sanatoria Partite Iva: a chi è rivolto il ravvedimento speciale, come funziona e quali vantaggi offre

In arrivo una nuova sanatoria per le Partite Iva, con l’approvazione, da parte della Commissione delle Finanze della Camera, di un emendamento al decreto fiscale.

Il ravvedimento speciale si riferirà agli anni d’imposta dal 2019 al 2023, ma non per tutti i contribuenti titolari di Partita Iva.

In questo articolo, vediamo subito a chi è rivolta la nuova sanatoria, le regole e il costo ridotto per gli anni del Covid e quali sono gli altri vantaggi che offre.

Sanatoria Partite Iva: a chi è rivolto il ravvedimento speciale

Sta per prendere vita il ravvedimento speciale, la nuova sanatoria rivolta ai titolari di Partita Iva che aderiranno al concordato preventivo biennale 2025/26.

Prevista da un emendamento al decreto Legge Fiscale, la nuova sanatoria rimette sotto i riflettori il concordato preventivo biennale, tanto apprezzato quanto odiato dai titolari di Partita Iva.

Quindi, non parliamo di una sanatoria rivolta a tutti: la sua applicazione presuppone, come già detto, l’adesione al concordato preventivo biennale 2025/26 e questa è la regola fondamentale da rispettare.

La sua logica è davvero molto semplice: le Partite Iva che accettano di stringere la mano al Fisco saranno agevolate con uno sconto sulle irregolarità pregresse.

Quali sono le regole della nuova sanatoria

Le nuove regole sono altrettanto semplici. Come anticipato, il ravvedimento speciale potrà essere applicato solo per i periodi dal 2019 al 2023, su una o più annualità.

L’ago della bilancia sarà rappresentato dal punteggio ISA, conseguito proprio in quei singoli anni d’imposta.

Il meccanismo non cambia ed è uguale a quello in vigore lo scorso anno. Anche per questo periodo, il grado di affidabilità fiscale del contribuente, misurato tramite gli ISA, assume un ruolo centrale e incide su due aspetti fondamentali:

  • La determinazione della base imponibile oggetto di regolarizzazione (il cosiddetto reddito “ravvedibile”);
  • L’aliquota dell’imposta sostitutiva da applicare su tale base.

La base imponibile che può essere regolarizzata si determina applicando un incremento percentuale al reddito dichiarato per ciascuna annualità. L’entità dell’incremento dipende dal punteggio ISA ottenuto, secondo sei fasce predefinite.

Aumento percentuale del reddito in base al punteggio ISA

Punteggio ISAIncremento del reddito dichiarato
10+5%
Da 8 (incluso) a 9,99+10%
Da 6 (incluso) a 7,99+20%
Da 4 (incluso) a 5,99+30%
Da 3 (incluso) a 3,99+40%
Inferiore a 3+50%

Il reddito così aumentato costituisce la nuova base imponibile su cui calcolare l’imposta sostitutiva nell’ambito della regolarizzazione.

L’imposta da versare, sotto forma di flat tax, varia in funzione del livello di affidabilità fiscale raggiunto nel singolo periodo d’imposta. Anche in questo caso, il sistema è articolato in tre fasce.

Aliquote dell’imposta sostitutiva in base al punteggio ISA

Punteggio ISA nel singolo annoAliquota dell’imposta sostitutiva
Pari o superiore a 810%
Da 6 (incluso) a 7,9912%
Inferiore a 615%

Come funziona il ravvedimento speciale per gli anni 2020/21

Per gli anni 2020/21, si aggiungono vantaggi e nuove regole. Si tratta degli anni che saranno ricordati dalla storia come quelli della pandemia da Covid 19. Anni che hanno messo in ginocchio molte imprese e hanno comportato una inevitabile crisi economica.

Per queste ragioni, è stato previsto dall’emendamento una riduzione dell’importo del 30%. Ovviamente, limitatamente agli anni 2020-2021.

Quali sono i vantaggi della nuova sanatoria

Il nuovo ravvedimento speciale per le Partite Iva che hanno aderito al regime forfettario offre molti vantaggi. In sostanza, non si limita allo sconto sulle imposte, ma la sanatoria premette di proteggersi dai controlli dell’Agenzia delle Entrate.

L’emendamento approvato prevede un blocco degli accertamenti per i cosiddetti “anni scudati”. Pertanto, è previsto lo stop alla possibilità di rettificare i redditi d’impresa o di lavoro autonomo ma con eccezioni per chi decade dal concordato.

Tirando le somme, se abbinato a un nuovo patto con il Fisco, il ravvedimento ha un duplice impatto:

  • Permette la regolarizzazione dei redditi omessi a costo ridotto;
  • Diventa uno scudo ai controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Ravvedimento speciale: quando scatta la prima scadenza

Anche se ancora occorre attendere il via libera definito alla legge di conversione del decreto legge Fiscale, è possibile dire con certezza che per pagare ci sarà molto tempo.

Infatti, la prima o unica rata dovrà essere versata entro il 15 marzo 2026.

Sanatoria Partite Iva: cosa sapere

  • A chi si rivolge: solo ai titolari di Partita Iva che aderiscono al concordato preventivo biennale 2025-2026. Non è una sanatoria generalizzata;
  • Come funziona: permette di regolarizzare i redditi 2019-2023 con uno sconto legato al punteggio ISA. Per il 2020-2021 è previsto un ulteriore taglio del 30%;
  • Vantaggi e scadenze: oltre alla riduzione dei costi, c'è lo stop agli accertamenti per gli anni regolarizzati. Scadenza per il pagamento: 15 marzo 2026.
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