Il bonus fino a 500 euro, di cui si sta parlando molto negli ultimi giorni, è una misura particolare, a volte passata sotto tono, rivolta ad alcuni docenti di ruolo.
Non si tratta della più che nota Carta Docenti, bensì del bonus Continuità Didattica. Seppur poco conosciuto, negli ultimi giorni si stanno spendendo fiumi di parole su questo bonus, a volte con informazioni fuorvianti.
Il Ministero dell’Istruzione ha stanziato fondi per le scuole che si trovano in aree con difficoltà socio-economiche e che rispettano determinati requisiti. Il bonus spetta ai docenti di ruolo che lavorano in queste scuole, che hanno garantito continuità nell’insegnamento per almeno tre anni e che vivono in una provincia diversa da quella in cui insegnano.
In questo articolo, vediamo cos’è e a chi è rivolto, quanto spetta e i chiarimenti sulla presentazione della domanda.
Il bonus Continuità Didattica rappresenta un riconoscimento rivolto ai docenti di ruolo che, nel triennio scolastico 2021/22 - 2023/24, hanno scelto di non cambiare sede di servizio.
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha chiarito il funzionamento della misura con il decreto Ministeriale n. 242/2024. Infatti, con questa misura si intende premiare la loro decisione di restare nella stessa scuola, garantendo così agli studenti una presenza stabile e un punto di riferimento costante nel loro percorso formativo.
L’iniziativa mira a valorizzare l’importanza della continuità didattica, contrastando l’instabilità causata dalla mobilità del personale scolastico.
La permanenza degli insegnanti nelle medesime sedi per più anni consecutivi contribuisce a migliorare la qualità dell’apprendimento, favorendo la coesione educativa e rafforzando il senso di comunità all’interno della scuola.
I docenti, per poter ottenere il bonus fino a 500 euro, devono essere in possesso di due requisiti che giustificano la natura della stessa misura:
L’importo destinato ai singoli docenti è classificato come compenso accessorio e viene erogato entro il 31 agosto dell’anno di riferimento.
L’importo del bonus Continuità Didattica è variabile da un minimo di 200 euro fino a un massimo 500 euro.
A differenza, per esempio, della Carta del Docente che almeno fino a ora ha sempre previsto un importo fisso di 500 euro, questa misura prevede alcuni fattori da considerare, come:
Pertanto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito invierà i fondi alle scuole e solo queste ultime, in base alle risorse disponibili e agli altri fattori di cui sopra, stabiliranno in che misura erogarli ai docenti che ne hanno diritto.
Sebbene si stia parlando di modalità di richiedere il bonus, in realtà i docenti non devono presentare alcuna domanda perché le risorse per dare un riconoscimento ai docenti che hanno garantito la continuità didattica sono state inserite nel FMOF nazionale da quest’anno.
Pertanto, i docenti non sono tenuti alla compilazione di un’autodichiarazione da inviare tramite e-mail alla propria Istituzione Scolastica.
Per l’anno scolastico 2024-25 è previsto un nuovo bonus economico per i docenti di ruolo che vivono in una provincia diversa da quella della loro scuola.
Il Ministero dell’Istruzione ha stanziato 30 milioni di euro per questo incentivo, di cui 20 milioni già distribuiti attraverso il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa.
Novità importante: dal prossimo anno scolastico, la Carta del Docente, il cui importo diventa variabile, potrà essere usata anche per acquistare prodotti dell’editoria audiovisiva, un settore finora escluso.