La sua Mini Cooper trovata in un fosso, la borsa sparita, il corpo ritrovato in un'area difficile da raggiungere con le stampelle che usava abitualmente per muoversi. Continuano le indagini sulla misteriosa morte di Erika Ferini Strambi, la 53enne dipendente di Luxottica, scomparsa nella notte tra il 5 e il 6 luglio 2025 e ritrovata cadavere dieci giorni dopo, nelle campagne tra Pantigliate e Peschiera Borromeo, nel Milanese.
La donna, che abitava a Milano da sola, aveva trascorso la serata in un bar di Segrate: dopodiché il buio. Le piste su quanto accaduto sono ancora tutte aperte, ma gli inquirenti propendono per l’omicidio, sebbene non siano emersi segni di violenza sul corpo.
Le prime risposte al giallo potrebbero arrivare dal suo cellulare, che però non è ancora stato trovato.
Alcune telecamere hanno ripreso Erika Ferini Strambi mentre, alla guida della sua auto, girovagava sulle provinciali tra l'aeroporto e il Lodigiano, come riporta l'Ansa, in direzione opposta rispetto a quella che l'avrebbe riportata a casa.
Il corpo era a circa duecento metri dalla sua auto, una Mini Cooper nera, notata da un agricoltore con la parte anteriore in un fosso.
La 53enne conviveva con una patologia fin dalla nascita e usava le stampelle per muoversi: sono state trovate vicine al cadavere, insieme a una scarpa (l'altra era indossata) e ai suoi slip.
Questo dettaglio farebbe pensare che la 53enne abbia incontrato un uomo prima di morire. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, alcuni conoscenti della donna hanno raccontato che aveva frequentazioni occasionali nell'ultimo periodo.
Che si sia trattato di un femminicidio? È ancora presto per dirlo, ma sono diversi gli elementi su cui ancora è necessario fare chiarezza.
La borsa, il cellulare e i documenti di Erika non sono ancora stati trovati. Nei prossimi giorni saranno effettuate ulteriori ricerche nell'area del ritrovamento del cadavere, dove l'erba è piuttosto alta.
Il cellulare potrebbe fornire delle risposte sulle ultime ore di vita della donna. Dai tabulati telefonici non sarebbero emersi elementi significativi: prima di spegnersi, all'alba del 6 luglio forse a causa della batteria scarica, avrebbe prodotto solo traffico dati.
L'autopsia, che potrebbe chiarire le cause della morte e l'eventuale coinvolgimento di terze persone, non è stata ancora fissata a causa della riassegnazione del fascicolo d'indagine al pm Francesco De Tommasi.
Il padre della donna, Sergio Ferini Strambi, è stato il primo a denunciarne la scomparsa lo scorso 7 luglio, dopo che la figlia non aveva fatto ritorno nella sua casa di Milano.
Intervistato dal TgR Lombardia sabato 19 luglio, quasi in lacrime, ha affermato di avere fiducia nelle forze dell'ordine che
Secondo l'uomo, considerando che la figlia si muoveva solo con le stampelle,