Anche il Fisco va in vacanza. Le ferie dureranno per tutto il mese di agosto e i contribuenti potranno vivere all’insegna del bel tempo e dello stop ad avvisi bonari, lettere di compliance e controlli fiscali.
Un periodo di tregua ci voleva proprio, ma non sarà generalizzato: solo in casi d’urgenza la macchina dei controlli fiscali sarà pronta a ripartire.
In questo articolo, spiegheremo come funziona la tregua, quando ripartiranno i controlli e quali sono i casi in cui il Fisco si può prendere una tregua dallo stop.
Con l’arrivo dell’estate, scatta la sospensione delle comunicazioni fiscali. Durante questo periodo, l’Agenzia delle Entrate non può inviare ai contribuenti una serie di notifiche, tra cui gli avvisi bonari e le lettere di compliance.
Dopo la recente ondata di controlli sulle dichiarazioni dei redditi riferite al 2022, l’Agenzia delle Entrate è tenuta a rallentare la propria attività per tutto il mese di agosto.
Dal 1° al 31 agosto 2025, infatti, è sospeso l’invio ai contribuenti di avvisi bonari, lettere di compliance e altre comunicazioni di controllo non urgenti.
La misura, introdotta dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 1/2024, rafforza la tradizionale sospensione feriale degli accertamenti fiscali estivi, estendendo il blocco anche all’intero mese di dicembre.
Una pausa che, pur alleggerendo il carico fiscale durante le vacanze, non esclude il ritorno alla normalità subito dopo la sospensione.
Si tratta di una sospensione limitata, che tuttavia consente di avviare regolarmente i controlli fiscali nei casi di effettiva urgenza. Come vedremo, infatti, ci sono alcuni casi in cui la macchina dei controlli è costretta a ripartire.
Prima, però, vediamo cosa riguarderà di preciso il blocco dei controlli per tutto il mese di agosto.
Le vacanze del Fisco finiscono domenica, 31 agosto. Quindi, controlli automatizzati, formali e lettere di compliance resteranno nel cassetto fino al 1° settembre.
In particolare, restano bloccati:
Di fatto, tutte le comunicazioni finalizzate a favorire l’adempimento spontaneo vengono sospese. Una pausa che alleggerisce il carico fiscale in piena estate, ma solo temporaneamente: alla fine della sospensione, tutto riprenderà regolarmente.
La tregua estiva può comunque essere interrotta da alcune eccezioni. Per gli atti urgenti, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 9/E del 2024, è possibile proseguire le attività di controllo.
Per casi urgenti si intende, per esempio, una situazione in cui:
Pertanto, nonostante la consueta pausa estiva, l’Agenzia delle Entrate può comunque intervenire nel mese di agosto in specifici casi, soprattutto quando si avvicinano scadenze cruciali legate a termini di prescrizione o decadenza. In tali situazioni, l’interruzione delle attività dovuta alla sospensione estiva rischierebbe di compromettere il recupero delle somme dovute dai contribuenti.
Va comunque ricordato che resta in vigore la sospensione del termine di 30 giorni previsto per il pagamento degli importi richiesti a seguito di controlli fiscali.
Tale sospensione, come stabilito dalla normativa, è operativa fino al 4 settembre, garantendo così una finestra temporale di tutela per i contribuenti coinvolti in verifiche da parte del Fisco.