20 Jul, 2025 - 16:35

Sei mesi di Trump 2.0, il presidente Usa è sempre più impopolare: ecco cosa dicono gli ultimi sondaggi

Sei mesi di Trump 2.0, il presidente Usa è sempre più impopolare: ecco cosa dicono gli ultimi sondaggi

A sei mesi dall’inizio del secondo mandato di Donald Trump, emerge un quadro complesso e divisivo sull’approvazione del presidente da parte dell’opinione pubblica americana. Tra economia, immigrazione e politica estera, i dati dei principali sondaggi rivelano un consenso in calo e una crescente insoddisfazione. 

Il bilancio dei primi sei mesi dell’amministrazione Trump

Il 19 luglio 2025 ha fatto registrare il raggiungimento dei sei mesi del secondo mandato di Donald Trump.

Sebbene tradizionalmente siano noti i primi 100 giorni per comprendere l’agenda del presidente e per avere uno sguardo sui progetti futuri, tra dazi, diplomazia attorno alle guerre e numerose azioni presidenziali, questi sei mesi diventano rilevanti per capire l’opinione pubblica americana sull’approvazione delle azioni di Trump.

Il tycoon, fin dal suo primo mandato, ha dimostrato di voler cambiare radicalmente il quadro politico e sociale del paese. Soprattutto in questo secondo mandato, sta mettendo in azione un’agenda aggressiva che non teme di essere divisiva in numerosi casi, dalla legge sulla cittadinanza all’ambiente, dalla legge di bilancio “One Big Beautiful Bill” alle questioni sociali che spaziano fino al tema del genere.

Ma cosa pensano gli americani della presidenza Trump?

L’opinione pubblica americana

Trump ha trionfato alle elezioni presidenziali del novembre 2024 soprattutto grazie alle sue promesse sull’economia e sull’immigrazione. L'immigrazione resta un tema divisivo. Tuttavia, un recente sondaggio aveva messo in chiaro che i dazi non dividono solo i due schieramenti politici principali, democratici e repubblicani. Il Partito repubblicano di Trump è diviso sul supporto incondizionato alle tariffe commerciali. 

Un sondaggio di CNN/SSRS, condotto dal 10 al 13 luglio 2025, ha rivelato che la maggioranza è insoddisfatta del programma politico interno del presidente americano.

Oltre ad essere ampiamente impopolare, sempre più persone pensano che Trump stia dando priorità ai temi sbagliati.

Secondo il sondaggio, Trump si attesta al 42 per cento di approvazione, con il 58 per cento di disapprovazione. Rispetto a febbraio (48 per cento pro – 52 per cento contro), c’è stato un calo lento ma costante al sostegno del presidente. Nonostante il malcontento diffuso, il livello di consenso resta stabile attorno al 42 per cento, senza salti improvvisi. 

I principali ambiti di governo sotto la lente

L’opinione pubblica statunitense esprime una valutazione nettamente negativa sulla gestione di Trump in quasi tutti i principali ambiti di governo:

  • Economia: un tema storicamente favorevole a Trump ora mostra un’inversione. Solo il 40 per cento approva la sua gestione, contro un 60 per cento che la boccia, segnando una perdita rispetto al picco del 44 per cento di marzo.
  • Immigrazione: la sua linea dura perde terreno. A marzo la maggioranza relativa approvava le politiche del presidente (51 per cento), mentre a luglio siamo al 42 per cento, con una netta inversione di tendenza.
  • Affari esteri: anche qui il 60 per cento disapprova le strategie di Trump.
  • Dazi: tema polarizzante fin dal primo mandato, rimane ampiamente bocciato (61 per cento di disapprovazione).

Jeffrey Epstein e la divisione nell’opinione pubblica

Il Dipartimento di Giustizia e l’FBI non ha pubblicato nuovi fascicoli sul condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein. La questione ha diviso la base di Trump: i MAGA.

Secondo un sondaggio della Quinnipiac University, il 63 per cento degli elettori disapprova la gestione da parte dell’amministrazione Trump dei file su Epstein. Il 20 per cento non ha espresso un’opinione.

I repubblicani risultano divisi. Il 40 per cento approva il modo in cui l’amministrazione Trump sta gestendo i casi di Epstein, il 36 per cento lo disapprova, mentre il 24 per cento non esprime un’opinione.

Immigrazione: approvazione in calo

Si osserva uno schema simile anche sul tema dell’immigrazione: per quanto riguarda il modo in cui l’Immigration and Customs Enforcement (ICE) applica le leggi sull’immigrazione, il 39 per cento degli elettori approva, mentre il 57 per cento disapprova.

Inoltre, una larga maggioranza dell’opinione pubblica si oppone all’espulsione da parte degli Stati Uniti di immigrati irregolari in paesi diversi dal proprio. Il 64 per cento degli intervistati si dichiara contrario a questa pratica, mentre solo il 30 per cento la supporta.

Critiche su gestione dei conflitti internazionali

Sui conflitti internazionali, l’opinione pubblica rimane critica, nonostante Trump si proponga come "pacificatore" davanti alle crisi globali. Il 57 per cento disapprova il modo in cui il presidente sta gestendo la guerra tra Russia e Ucraina, mentre solo il 34 per cento sostiene l'operto della Casa Bianca. Anche sulla gestione del conflitto tra Israele e Hamas, il 54 per cento disapprova le strategie di Trump contro un 40 per cento che le approva.

Questi dati mostrano come, nonostante gli sforzi di Trump per presentarsi come un mediatore in questioni internazionali delicate, l’opinione pubblica americana fatichi a fidarsi della sua leadership in politica estera, mantenendo un alto livello di sfiducia.

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