20 Jul, 2025 - 14:27

Russia-Ucraina, a che punto è la diplomazia? Zelensky lancia una nuova proposta a Putin

Russia-Ucraina, a che punto è la diplomazia? Zelensky lancia una nuova proposta a Putin

Mentre la diplomazia segna qualche timido passo avanti, le armi continuano a parlare. L’Ucraina lancia una nuova proposta di cessate il fuoco, ma la Russia temporeggia. Trump, nel ruolo di mediatore, prova a sbloccare l’impasse con minacce economiche.

La nuova fase della guerra

La guerra tra Russia e Ucraina, iniziata nel febbraio del 2022, prosegue da oltre tre anni.

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha anche segnato una nuova fase nel conflitto. Gli Stati Uniti ora fungono da principale mediatore tra le parti e hanno avviato la diplomazia tra Mosca e Kiev.

L'obiettivo di Trump, fin dal periodo elettorale, era quello di porre fine alla guerra in tempi brevissimi. Aveva infatti promesso di raggiungere un accordo in "24 ore". Questo obiettivo si è però rivelato più tumultuoso per il leader americano. I colloqui promossi dagli Stati Uniti non hanno portato a una pace rapida. Mosca non ha firmato la proposta americana di cessate il fuoco, mentre Kiev l’ha già accettata nel mese di marzo.

Sono stati registrati tuttavia alcuni progressi, come quello dei colloqui diretti tra le parti. I delegati russi e ucraini si sono incontrati il 16 maggio e il 2 giugno, in due cicli separati, a Istanbul, in Turchia.

L’irrigidimento della posizione americana

In questo contesto, il presidente americano Donald Trump si è dichiarato frustrato dalla situazione attuale. Sebbene negli ultimi mesi sia stata stabilita una linea di contatto tra Trump e il suo omologo russo, Vladimir Putin, il leader americano ha deciso di inasprire le sue posizioni contro il Cremlino.

Oltre alle critiche aperte nei confronti del leader russo, Trump ha annunciato la spedizione di armi all'Ucraina. Ha successivamente minacciato la Russia con dazi secondari del 100 per cento se non fosse stato raggiunto un accordo entro 50 giorni.

Mentre la diplomazia procede a rilento, la Russia ha intensificato l’offensiva estiva che minaccia numerose regioni ucraine, dal nord-est, a partire da Sumy e Kharkiv, fino a Dnipro e alle aree meridionali. L'esercito russo ha anche intensificato i bombardamenti aerei su vasta scala.

Si ipotizza che Mosca punti a ottenere un vantaggio sul campo nei mesi estivi per rafforzare la propria posizione anche al tavolo dei negoziati. Nel frattempo, gli sforzi diplomatici si trovano ad un vicolo cieco e non è stata fissata una data per i prossimi colloqui ufficiali tra le parti.

La nuova proposta ucraina e la posizione di Mosca

Il capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa dell'Ucraina, Rustem Umerov, ha recentemente proposto un nuovo ciclo di negoziati con la Russia. Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

La data prevista dal vertice ucraino è la prossima settimana.

Si prevede che il nuovo ciclo si concentri sul cessate il fuoco, su uno scambio di prigionieri e sul ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia.

Zelensky ha inoltre affermato la propria disponibilità a incontrare direttamente Vladimir Putin dichiarando:

virgolette
È necessario un incontro a livello di leadership per garantire davvero la pace.

Secondo quanto riportato dall'agenzia russa Tass, Mosca si è detta pronta a procedere verso una soluzione rapida del conflitto in Ucraina. L’agenzia ha rilanciato le parole del portavoce del presidente russo, Dmitrij Peskov, al giornalista del VGTRK, Pavel Zarubin:

virgolette
La cosa principale per noi è raggiungere i nostri obiettivi. I nostri obiettivi sono chiari, evidenti, non cambiano. Ma il processo non dipende solo da noi.

Sebbene la Russia abbia spesso dichiarato la propria disponibilità a trovare un’intesa, alcuni analisti dubitano che questa sia davvero la sua intenzione. Restano intanto profonde divergenze tra le parti.

La diplomazia tra Russia e Ucraina resta appesa a un filo. Mentre Trump esercita pressioni e invia armi, Zelensky rilancia con una proposta concreta. Ma senza un accordo tra le leadership, l’offensiva sul campo continua a tracciare il destino del conflitto.

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