21 Jul, 2025 - 10:25

50 giorni per armare l’Ucraina: ecco come il Regno Unito traina il sostegno europeo a Kiev

50 giorni per armare l’Ucraina: ecco come il Regno Unito traina il sostegno europeo a Kiev

Il Regno Unito si propone come guida del sostegno europeo all’Ucraina promuovendo una nuova iniziativa coordinata.  La “campagna di 50 giorni”, sostenuta da Londra, arriva in un momento cruciale, pochi giorni dopo l’ultimatum lanciato dal presidente americano, Donald Trump, alla Russia. Londra accelera gli sforzi per rafforzare la resistenza ucraina contro l’aggressione russa.

Il piano britannico

Il Regno Unito promuove una "campagna di 50 giorni" a sostegno dell'Ucraina.

Il ministro della Difesa britannico, John Healey, presiederà, il 21 luglio, una riunione degli alleati di Kiev, l’Ucraina Defense Contact Group (UDCG). Si prevede che Healey sosterrà, durante l’incontro, che l'Occidente debba aumentare il sostegno militare verso Kiev. Lo riporta The Daily Telegraph.

La mossa di Londra seguirebbe il recente annuncio del presidente americano. Il 14 luglio, il leader statunitense ha minacciato di imporre dazi secondari del 100 per cento alla Russia se non accetterà un cessate il fuoco entro 50 giorni dall'avvertimento. La scadenza prevista da Trump è il 2 settembre.

Trump ha, inoltre, annunciato di aver accettato di inviare armi all'Ucraina. Una mossa significativa da parte del leader americano che aveva precedentemente indicato un disimpegno per gli aiuti verso Kiev.

Il cambio di rotta è arrivato dopo le frustrazioni di Trump per lo stallo degli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra. Saranno gli alleati della NATO a finanziare l'acquisto di armi di difesa destinate all'Ucraina.

Il ministro britannico, quindi, oltre a sostenere la recente mossa di Trump, mira a una promessa: il Regno Unito "svolgerà appieno la sua parte affinché abbia successo nel sostenere la lotta immediata dell'Ucraina".

Il quotidiano britannico riferisce che si prevede che Healey inviti i membri del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina ad un’azione di 50 giorni per armare il paese. Questa mossa sarebbe volta ad aumentare la capacità bellica delle forze armate ucraine sul campo di battaglia.

Inoltre, l’impegno di Londra farebbe parte del tentativo di portare il presidente russo, Vladimir Putin, al tavolo delle trattative per porre fine alla guerra in Ucraina, che dura da oltre tre anni.

Coordinamento militare e ruolo della diplomazia

Mentre Mosca prosegue un’aggressiva offensiva estiva, Londra e Washington sembrano allineati nel ridimensionare il sostegno militare a Kiev. Questa posizione condivisa rappresenta un segnale strategico per indurre Mosca a rivedere i propri obiettivi sul campo.

Negli ultimi due mesi, il Regno Unito ha inviato missili di difesa aerea e proiettili di artiglieria per un valore di 150 milioni di sterline. Le spedizioni fanno parte dell'impegno di spendere 700 milioni di sterline in difesa aerea e munizioni di artiglieria a favore di Kiev nel 2025. Negli ultimi mesi, il paese ha consegnato all'Ucraina anche 50mila droni, che sono ormai diventati un'arma chiave dell'esercito ucraino nell'ultimo periodo.

Un’azione coordinata con altri partner occidentali, dunque, sembra essere il fulcro della strategia britannica in questa fase delicata del conflitto.

Il ministro britannico presiederà l'UDCG per la quarta volta e sarà accompagnato dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. I due politici hanno già presieduto l'incontro del gruppo tre volte.

Che cos’è il Gruppo Ramstein

L'UDCG, noto anche come Gruppo di Ramstein, unisce 54 paesi: oltre ai 32 stati membri dell'Alleanza Atlantica, vi partecipano anche altri paesi partner nel mondo che non fanno parte della NATO. Il gruppo coordina i continui aiuti militari all'Ucraina.

La prima riunione del gruppo è avvenuta pochi giorni dopo l’inizio della guerra, il 26 febbraio 2022. Il gruppo è stato guidato dagli Stati Uniti fino al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Trump ha inizialmente dichiarato di voler seguire una politica estera più isolazionista.

Tuttavia, i segnali recenti da parte di Washington e Londra suggeriscono un parziale riorientamento, in cui il Regno Unito si propone come guida e garante del fronte occidentale nel sostegno a Kiev.

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